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Recensione di Monster Truck Championship

Titolo: Monster Truck Championship
Genere: Racing
Piattaforma: PlayStation 4
Sviluppatore: Teyon
Publisher: Nacon
Data di uscita: 15 ottobre 2020

Nell’immaginario collettivo i monster truck sono sicuramente una delle icone che maggiormente esprimono l’essenza della mobilità americana: quegli enormi bestioni con ruote alte quasi quanto una persona adulta e mossi da motori con centinaia di cavalli hanno portato la maggior parte di noi a sognare di guidarli, e magari anche di passare allegramente sopra le auto parcheggiate nelle varie arene al fine di ridurle ad un ammasso di rottami.

Ebbene, è giunto il momento di sedervi ai comandi virtuali di questi bestioni metallici e di esibirvi in acrobazie, salti e giri della morte grazie a questo Monster Truck Championship, che si propone l’obiettivo di calarvi nell’atmosfera del campionato di categoria a stelle e strisce, a partire dalla Lega Nazionale per poi proseguire con quella Professionale per giungere infine alla Major League, dove vi giocherete il titolo.

Tutorial introduttivo

Si inizia, al solito, con un tutorial che vi introdurrà alla guida di questi strani veicoli, dopo aver scelto gli aiuti alla guida che più si adattano al vostro stile.

La prima peculiarità di questi veicoli che salterà all’occhio è la loro capacità di sterzare entrambi gli assi in modo autonomo, il tutto controllabile mediante entrambi gli stick analogici del vostro dualshock, impostazione che tuttavia farà a pugni con qualsiasi assegnazione di comandi del cambio manuale, che difficilmente riuscirete a gestire in contemporanea.

Il tutorial fa il suo lavoro nell’insegnare le basi della guida, ma soprattutto delle acrobazie: sarete infatti sorpresi di apprendere quanto questi monster truck possano rendersi protagonisti di acrobazie davvero spettacolari, senza avere nulla da invidiare alle classiche moto da cross.

La simulazione della fisica si rivela più complessa di quello che ad una occhiata superficiale non possa sembrare, con una precisa analisi del trasferimento del peso in funzione delle accelerazioni e della conformazione del terreno. Il risultato è che per portare a termine uno dei trick suggeriti (ciascuno dei quali associati a un punteggio, con il solito sistema moltiplicativo per eventuali combo realizzate) occorre porre non poca attenzione al tempismo con cui le sospensioni vengono compresse dosando acceleratore, freno e sterzo per sfruttare tutta l’energia da esse incamerata. Ne risulta un modello di guida tecnico che richiede non poca attenzione per essere padroneggiato appieno.

Difficile

Acrobazie a parte, anche la guida richiede non poca concentrazione, soprattutto per una tendenza marcata del vostro mezzo a sovrasterzare che dovrete imparare a gestire con opportune controsterzate al fine di evitare di essere relegati al fondo del gruppo. Allo stesso modo dovrete porre non poca attenzione alla direzione impostata al veicolo immediatamente prima di un salto, dettaglio che potrebbe facilmente costarvi un atterraggio con il muso rivolto nella direzione sbagliata compromettendo così la gara.

La partenza infine si rivela particolarmente importante specialmente nei brevissimi duelli. In tali circostanze il contagiri mostrerà una finestra entro cui mantenere la lancetta per sfruttare al meglio i giri ottimali del vostro motore, sempre tenendo sotto controllo il countdown per ingranare la prima e rilasciare il freno al momento giusto..

Tutto ciò testimonia come si sia voluto dare una impronta molto tecnica al modello di guida, richiedendo al giocatore un livello di impegno medio alto per primeggiare nelle competizioni, anche se va detto che il modello di guida strizza l’occhio al genere arcade.

Numeri ridotti

I veicoli (che peraltro sono una ventina scarsa) potranno essere acquistati e personalizzati, a patto ovviamente che le vostre finanze ve lo consentano. Oltre a ridefinire i colori e la livrea della carrozzeria, potrete sbizzarrirvi anche nel customizzare una cinquantina di elementi che adatteranno l’estetica ma soprattutto le prestazioni del veicolo alle vostre esigenze.

25 sono i circuiti, dislocati tra le più disparate aree statunitensi, che vi impegneranno nelle varie tipologie di eventi che comprendono Freestyle, Gara, Distruzione, Time Attack e Duello. Scegliendo la modalità carriera sarete impegnati in eventi che raggruppano più tipologie di competizioni in quello che si rivela essere il torneo finale che metterà in palio il titolo.

Nella vostra progressione ai vertici della categoria, come sempre più spesso accade in questa tipologia di titoli, dovrete anche districarvi con le classiche beghe gestionali che riguardano il tenere sotto controllo le finanze, comporre il vostro team e scegliere sponsor per moltiplicare gli introiti, anche se la parte gestionale in questo caso non pesa troppo rispetto alla parte ludica, la quale si rivela l’indiscussa protagonista.

Tecnicamente sottotono

Tecnicamente il gioco lascia l’amaro in bocca per un livello di dettaglio non all’altezza dello stato dell’arte dei racing contemporanei: per quanto sia evidente che un notevole sforzo sia stato rivolto alla ricostruzione dell’atmosfera di questi eventi particolari includendo un pubblico che si fa sentire e applaude, per quanto siano stati inclusi anche i fuochi d’artificio nel momento in cui vi esibite in salti particolarmente alti elevando la spettacolarizzazione mediante l’impiego di viste da telecamere a bordo pista, va tuttavia detto che il livello di dettaglio generale lascia a desiderare, così come gli effetti particellari (da dimenticare) e gli elementi facenti parte dello sfondo.

Anche la gestione dei danni si rivela un’altalena tra un rappresentazione discreta delle parti che si staccano dalla carrozzeria, ma che scompaiono un attimo dopo aver toccato il terreno. Più pronunciato, invece, l’impatto dei danni sulle prestazioni del veicolo, capaci di compromettere facilmente una gara.

Discreto l’effetto della telecamera durante gli atterraggi dai salti, capace di rendere l’idea della pesantezza del vostro veicolo.

Chiudiamo con il multiplayer online, capace di mettere insieme fino a 8 giocatori in sfide, anche se è limitato alle sole gare e duelli, con davvero poche opzioni e poca varietà.

In conclusione

Monster Truck Challenge porta su console i mostri a Quattro ruote giranti, con una fisica piuttosto complessa e capace di impegnare il giocatore a fondo al fine di padroneggiare pienamente il veicolo.

Un comparto tecnico deficitario e una scarsa varietà delle gare che a lungo andare porterà a farvi assaporare una spiccata monotonia sono le note più negative di un titolo che tenta di distinguersi dalla stragrande maggioranza della concorrenza grazie alla peculiarità dei veicoli, ma nulla più.

Pregi

  • Finalmente ai comandi (vistruali) di un monster truck!
  • Fisica ben ricostruita, capace di donare un discreto spessore tecnico

Difetti

  • Tecnicamente obsoleto
  • Alla lunga monotono
  • Innovazione, questa sconosciuta…

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 6,5

La recensione di Monster Truck Championship è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 20-10-2020

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