GameStorm

Recensione di Monster Hunter: World

Titolo: Monster Hunter: World
Genere: Action RPG
Piattaforma: PlayStation 4 (testata), Xbox One, PC
Sviluppatore: Capcom
Produttore: Capcom
Data di uscita: 26 gennaio 2018

 

Nuovo Mondo

Monster Hunter: World rappresenta un particolare cambiamento per la serie targata Capcom. Con i precedenti capitoli, infatti, la compagnia giapponese ha imposto in breve tempo la propria opera in terra natia, diventando un vero e proprio fenomeno sociale. Fuori dal Giappone, però, la saga è sempre stata vista come un prodotto di nicchia, pur essendo fruibile attraverso altri media, oltre a quello video ludico, come manga e anime. Nel corso degli anni, comunque, il brand ha fatto diversi passi in avanti. Pur restando una killer app per console portatili, il passaggio da Sony a Nintendo ha portato alcuni benefici, riuscendo a fargli acquisire maggiore popolarità anche a un pubblico più casual. Con il nuovo capitolo, l’intenzione di Capcom è di arrivare alla consacrazione definitiva del brand in tutto il mondo. Anche per merito di un trailer d’annuncio ad alto impatto, tanti giocatori hanno cominciato ad avvicinarsi con curiosità al gioco, domandandosi quali siano i vari aspetti positivi che può offrire. Sin dalle prime interviste, Capcom ha chiarito che, malgrado si tratti di un’opera molto accessibile proprio per i principianti, lo stile peculiare hardcore non è messo da parte, semplicemente verrà fuori più lentamente. Queste parole hanno diviso i giocatori: i veterani preoccupati per un possibile snaturarsi di alcuni concetti fondamentali, i neofiti dubbiosi sull’effettiva curva di difficoltà diminuita.

Dopo tanto tempo, però, siamo finalmente in grado di rispondere alle vostre domande, e possiamo anticiparvi che il lavoro svolto da Capcom ha sfornato un titolo veramente di altissimo livello.

 

Che la stella di zaffiro vi guidi, cacciatori

Il primo aspetto che è subito evidente in Monster Hunter: World, è una maggiore attenzione verso una trama centrale in grado di guidare il giocatore in maniera logica durante le tante missioni di caccia. La storia principale riguarda il trasferimento della quinta flotta in un mondo totalmente nuovo e inesplorato, con l’obiettivo di scoprire di più sulle migrazioni decennali dei Draghi Anziani verso queste terre sconosciute. Tali creature leggendarie hanno un’importanza altissima all’interno del mondo per com’è conosciuto, tanto da andare a influire in fattori come l’ecosistema. Le migrazioni un tempo avvenivano l’una dall’altra in un arco temporale maggiore, per cui i troppi cambiamenti ravvicinati stanno creando non pochi problemi a tutti gli esseri viventi della zona.

Il cammino verso l’obiettivo finale è irto d’insidie perché, a causa dei fattori sopracitati, i mostri hanno un atteggiamento più aggressivo, andando anche a minacciare la vita comune. Il ruolo del cacciatore, quindi, consiste non solo nella ricerca d’informazioni, ma anche nell’abbattere il maggior numero di creature. Senza dilungarci troppo, evitando di incappare in pericolosi spoiler, il lavoro svolto da Capcom si pone a un livello superiore rispetto ai capitoli precedenti. La volontà di inserire una narrativa all’interno del gioco, è la chiara tenacia di accaparrarsi un pubblico più ampio, senza però scontentare i veterani. La trama principale, infatti, non è l’aspetto centrale del titolo, e i dialoghi e filmati accompagnano il giocatore nelle tante ore di gioco, stabilendo un giusto equilibrio per le due categorie di players citate.

Per quanto riguarda i contenuti, Monster Hunter: World è un titolo dalla longevità praticamente infinita. Le missioni presenti sono numerosissime, anche se, purtroppo, gli incarichi non sono ripetibili. Per ovviare a questo fatto, sono state introdotte le taglie delle particolari missioni che prevedono la caccia o la cattura di determinati mostri. Per attivarle è necessario combattere contro quante più creature possibili, rompendo le parti e raccogliendo indizi. La differenza rispetto alle missioni classiche, consiste nella possibilità di poter ottenere oggetti particolari, la cui rarità è indicata da un preciso colore. Si può quindi dire che “giocare genera nuovo gioco”.

Non mancano di certo le numerose sessioni incentrate sulla raccolta di materiali, le missioni Arena e le Sfide, in modo da mettersi alla prova, per cercare di completarle nel minor tempo possibile. Come avviene da prassi ad ogni nuovo episodio della saga Monster Hunter, non sono presenti le missioni di Grado G, ma il supporto online da parte del team di sviluppo sarà garantito ancora per molto tempo. La prima missione Evento riguarda Horizon: Zero Dawn ma, periodicamente, saranno rilasciati nuovi contenuti relativi ad altri brand, tutti in maniera gratuita.

Sono state inoltre implementate le Spedizioni, che si differenziano dalle classiche missioni per l’eliminazione del limite di tempo e degli svenimenti. In questo modo il giocatore può trascorrere tutto il tempo che desidera all’interno della mappa scelta, e anche i mostri, in maniera ciclica, compaiono e scompaiono garantendo anche una diversificazione delle battaglie. Questa feature è molto utile anche per chi vuole dedicarsi esclusivamente alla raccolta, in modo da non sentirsi addosso la pressione di un possibile fallimento della missione. Inoltre, scoprire nuovi accampamenti nelle aree si dimostra un vantaggio per alcune situazioni di gameplay.

Tirando le somme, sotto l’aspetto della trama, Capcom ha fatto molti passi in avanti, riuscendo a inserire una narrativa azzeccata, coerente e che non ruba un eccessivo spazio al gameplay. Probabilmente i temi trattati non sono i più profondi in circolazione, ma a far chiudere un occhio su quest’aspetto ci pensano i numerosi contenuti che aumentano notevolmente la longevità totale.

Tutti a caccia!

L’aspetto più importante di Monster Hunter: World, risiede nel gameplay. Per quanto la formula di base del gioco sia rimasta invariata rispetto ai capitoli precedenti, le migliorie apportate sono diverse. La curva di difficoltà è stata leggermente abbassata per rendere il titolo più accessibile ai neofiti durante le prime ore di avventura ma, fortunatamente, con il passare del tempo la vera natura del titolo viene fuori. Lo scopo principale è quello di uccidere o catturare i mostri completando la moltitudine di missioni che  vengono assegnate. Le accortezze da seguire sono quelle di non subire tre svenimenti, e non superare il termine del tempo prefissato. Per alcune missioni particolari sono previste altre condizioni di fallimento ma non ve le spiegheremo per evitare spoiler sulla trama principale.

L’arsenale del cacciatore è molto vasto: parliamo, infatti, di ben 14 tipologie di armi differenti, più una moltitudine di armature adatte ad ogni esigenza. Il numero di armi è rimasto invariato rispetto all’ultimo capitolo, questo perché la volontà di Capcom è di offrire uno stile di combattimento molto tecnico e tattico, andando quindi a raffinare le meccaniche del passato senza aggiungere ulteriore carne al fuoco con nuove armi. Ognuna di esse offre approcci diversi, andando a influire sensibilmente nel metodo di gioco, un punto a favore che aiuta anche nella diversificazione delle varie situazioni. Per capire in modo semplice se l’arma sta infliggendo un cospicuo ammontare di danni, basta affidarsi ai numeri che appaiono su schermo durante gli attacchi. Tratta a grosse mani dagli Action-RPG più famosi, questa feature si divide in due categorie: danni minori con numeri che appaiono di colore grigio, danni maggiori con numeri che appaiono di colore arancione. Per tutti quelli che vogliono scoprire ogni dettaglio in maniera indipendente, questa meccanica può essere disattivata, affidandosi, quindi, semplicemente alle reazioni dei mostri colpiti.

Il miglioramento dell’equipaggiamento passa attraverso la Forgia, dove si possono sfruttare i soldi e i materiali ottenuti durante le missioni. L’upgrading è facilmente intuibile grazie a una sorta di “albero abilità” denominato Diagramma. Una nota negativa, almeno per i veterani della serie, è la possibilità di poter far tornare un’arma allo stato precedente. Questa particolare funzione permette di recuperare i materiali utilizzati e, di conseguenza, di provare diversi esperimenti per trovare l’arma più adatta a ogni situazione. Le nuove leve apprezzeranno sicuramente tale feature per la sua immediatezza ma, come accennato poc’anzi, i giocatori storici potrebbero non gradire appieno un farming più semplice e sbrigativo. Allo stesso tempo alcuni materiali dei livelli più alti sono molto rari, per cui sono necessarie diverse cacce per ottenere quelli desiderati. Le armature si possono migliorare attraverso le sfere e il conseguente aumento di livello. Ogni Sfera-Armatura equivale a un certo tot di punti, per cui è anche possibile combinarle per raggiungere il livello successivo. Non mancano di certo le diverse abilità/perk (attive e passive), presenti nei vari set, oppure implementabili attraverso gioielli e amuleti.

Lo stile di gioco è molto più dinamico rispetto al passato, lo si può notare sin dai primi minuti. In questo capitolo sono stati aggiunti gli insetti guida dei particolari alleati, dotati di svariate funzioni. La principale è quella di individuare oggetti e tracce negli scenari: in questo modo è possibile capire dove si trovano alcune zone di raccolta più nascoste. Purtroppo una nota dolente riguarda la “non presenza” di alcuni oggetti storici delle precedenti incarnazioni della saga. In Monster Hunter: World, infatti, le Coti per l’affilatura, i picconi e i retini per insetti sono “infiniti”. Questi ultimi, però, sono stati sostituiti da un retino di cattura applicabile sulla fionda da braccio, e permette di catturare creature estranee alla caccia o afferrare oggetti lontani.

Per quanto riguarda le tracce, invece, gli Insetti-Guida vanno in qualche modo a sostituire le palle pittura del passato. Cercando indizi e raggiungendo un determinato punteggio nella barra ricerca del relativo mostro, si crea una scia luminescente d’insetti che, individuato il mostro, indicano la via per raggiungerlo. È giusto spiegare, però, che la meccanica degli insetti guida a volte tende a fare le bizze (speriamo che il team di sviluppo intervenga con qualche patch correttiva). La funzione degli indizi però non termina qui. Capcom ha deciso di implementare, attraverso il laboratorio biologico, una sorta di Wikia all’interno del gioco. Tutte le informazioni raccolte sono catalogate nella Guida dei Mostri, e consentono di conoscere debolezze elementali e agli status negativi, parti di mostro che si rompono, oggetti che si ottengono e altro ancora. Una trovata curiosa ma che si rivela molto utile vista la possibilità di consultazione anche durante le missioni. Purtroppo, questa enciclopedia si limita alle informazioni sui mostri, per cui altri tipi di materiali e consumabili sono da scoprire in loco e da memorizzare.

Le novità non finiscono qui, infatti, non sono più presenti le micro zone separate, ma adesso ogni mappa è collegata, eliminando i fastidiosi caricamenti degli spostamenti. Ogni area è molto grande e “viva”, data la possibilità di sfruttare l’ambiente per la caccia. Si possono creare nubi per mimetizzarsi, utilizzare le api per la cura, infliggere status negativi ai mostri e via discorrendo. Alcune di queste funzioni sono disponibili anche attraverso la combinazione degli oggetti dell’inventario, per cui non è necessario trovarsi in un’area precisa nel caso di necessità. Proprio a tal proposito, è interessante una particolare features legata alle creazioni. Attraverso uno specifico menù, infatti, è possibile unire alcuni materiali in modo automatico, eliminando di conseguenza la necessità di dover intervenire manualmente. Molto intelligente anche l’introduzione della fionda da braccio citata poco fa, grazie alla quale è possibile lanciare alcuni degli oggetti creati. Restando in tema automatismi è necessario citare l’introduzione dei menù rapidi. Con questa meccanica, è possibile utilizzare gli oggetti in pochi secondi, senza doverli selezionare dall’inventario normale.

In tutto questo non può certo mancare un cenno legato al mantello, che rappresenta un oggetto fondamentale nella caccia. Il suo uso è limitato nel tempo, ma è possibile utilizzarlo per mimetizzarsi o per altre funzioni sbloccabili con il progredire del gioco.

Anche in questo capitolo sono presenti i Felyne delle simpatiche creature simili a gatti che svolgono il ruolo di supporto per il cacciatore. Il Felyne ha la possibilità di aumentare di livello al termine di ogni missione, migliorando in salute, attacco e in difesa. Inoltre, è possibile sfruttarne i gadget, una particolare funzione utile per attivare aiuti molto importanti. Inizialmente è presente solamente la Vigorvespa dedicata alla cura ma, con l’avanzare del gioco, si ottengono gadget diversi e, oltretutto, sono anche migliorabili nell’efficacia e nel numero di utilizzi. Molto spesso i Felyne sono il principale bersaglio dei mostri più grandi, dinamica che offre un buon vantaggio tattico al giocatore, evidenziando, però, un limite nell’IA dei nemici che prediligono attaccare prima i poveri compagni.

La difficoltà del gioco è regolata con l’avanzare dello stesso. Forse ci ripetiamo ancora una volta ma Monster Hunter: World è molto accessibile per i neofiti e aumenta progressivamente il livello di sfida per accontentare anche i giocatori di vecchia data. Attenzione però: accessibile non equivale per forza a essere semplice. Molto presto chi è alle prime armi farà i conti con numerosi fallimenti, momenti di frustrazione dovuti allo sbilanciamento tra gli attacchi dei mostri e la propria difesa, armi poco affilate e altro ancora. Lo scopo intrinseco, infatti, è quello di studiare il pattern dei propri nemici, capire i propri sbagli e preparare strategie migliori, magari aiutandosi con i bonus generati dal cibo della mensa o nel campo base. La presenza di armi differenti offre molte possibilità, e non per forza un’arma è nettamente migliore di un’altra. È necessario anche capire il momento esatto per eseguire i salti e cavalcare i mostri, o ancora capire quando piazzare trappole. È possibile anche sfruttare i combattimenti territoriali tra i mostri più grandi per recuperare energia, aumentare la stamina, affilare le armi o, più semplicemente, riordinare le idee in una manciata di secondi. Gli scontri territoriali sono una curiosa implementazione, hanno un alto impatto visivo e, la maggior parte delle volte, si concludono con il mostro più debole che scappa a gambe levate. Insomma, la componente di prova, fallisci, studia, vinci, ripeti, non è stata annullata, ed è l’ingrediente principale per cui la saga è diventata così apprezzata dagli appassionati.

Da non dimenticare anche il settore del multiplayer. Quest’aspetto è stato ulteriormente potenziato rispetto al passato. Oltre al potersi unire alle missioni dei giocatori presenti nella stessa stanza, parliamo di 16 giocatori totali di cui massimo 4 per missione, è possibile entrare nelle partite anche se sono già in corso. Non è tutto, perché attraverso l’utilizzo del Razzo SOS, è possibile partecipare e invitare giocatori anche se non sono presenti nella stessa stanza, aggregandosi alle sessioni di caccia altrui in qualsiasi momento.

È doveroso evidenziare anche alcuni aspetti negativi. Nonostante i numerosi passi in avanti, dovuti anche all’hardware di cui parleremo approfonditamente tra poco, la telecamera continua a essere una problematica non da poco. Il suo controllo avviene con l’analogico destro ma, purtroppo, alle volte fa troppo le bizze, andando a creare momenti di confusione indesiderati. A sopperire in parte questo difetto ci pensa il lock-on. Purtroppo questo non è controllabile liberamente, infatti, è necessario premere R3 più volte per selezionare il giusto mostro da lockare. Abbiamo, inoltre, riscontrato alcuni problemi nell’intelligenza artificiale dei mostri, come anticipato sopra, propongono un comportamento a tratti anomalo. Allo stesso tempo, alcuni mostri inediti mostrano un moveset quasi riciclato dal passato, e chi ha già giocato ad altri capitoli, potrebbe credere di aver già avuto a che fare con la bestia, anche se non completamente, una sorta di déjà-vu.

La bellezza della caccia

Diciamolo senza giri di parole, Monster Hunter: World è una vera gioia per gli occhi. Non parliamo per la pura potenza grafica, sotto quest’aspetto produzioni come Horizon: Zero Dawn e Uncharted 4 sono superiori, ma il titolo propone un comparto artistico eccellente, accompagnato in modo complessivamente solido dalla componente tecnica. Il mondo creato da Capcom è ricco di particolari, a partire dalla fauna che trascorre il tempo normalmente, fino alle riproduzioni di foreste, deserti e quant’altro; il lavoro svolto è eccellente, soprattutto in considerazione che, fino a questo momento, la serie non ha mai avuto hardware potenti per esprimere il proprio potenziale visivo. I mostri sono molto particolareggiati ma, soprattutto, hanno dei movimenti fluidi e poco limitati, merito del motore di gioco MT Frameworks. Purtroppo, stesso discorso fatto in precedenza per il moveset, alcuni design sembrano riciclati ma non per questo identici al passato.

Un altro dettaglio molto importante è la presenza del meteo variabile che, con il trascorrere del tempo, permette di scorgere tramonti suggestivi o feroci piogge. Segnaliamo anche alcuni problemi tecnici che, fortunatamente non vanno a influire in modo pesante sul gameplay. Il framerate si dimostra solido, con una fluidità complessivamente piacevole. In alcuni momenti, specialmente nel multiplayer con tanti giocatori e attacchi nello stesso istante, il drop di FPS diventa sensibile ma, per fortuna, si risolve tutto in una manciata di secondi.

Come negli scorsi capitoli sono presenti sporadiche compenetrazioni, ad esempio tra le armature e le armi riposte nella schiena ed effetti pop-up. A volte, alcuni mostri si “incantano” nei movimenti, restando, dopo uno scatto, incastrati nelle pareti.

I tempi di caricamento, su PS4 Standard, sono molto lunghi, specialmente nei menù di ritorno da una missione o prima di cominciare una partita. Rispetto ai primi giorni questi fattori sono stati risolti in parte con delle patch, ed è probabile che la situazione continui a migliorare con nuovi aggiornamenti.

Per quanto riguarda il reparto sonoro il lavoro è, anche in questo caso, egregio. I suoni emessi dagli insetti, lo scorrere dell’acqua nelle cascate, ogni dettaglio è curato nei minimi particolari. Anche i versi dei mostri sono particolarmente adatti, senza dimenticare gli effetti delle armi. Capcom ha registrato in presa diretta alcuni suoni da luoghi reali, riproducendoli e modificandoli a seconda delle esigenze. Non va messa da parte la soundtrack, che comprende nuovi brani nati per questo capitolo e alcuni arrangiamenti di melodie storiche della serie.

Di buona fattura, rarità per una produzione nipponica, è il doppiaggio in lingua italiana.

In sintesi:

L’attesa intorno a Monster Hunter: World era davvero alta ma, ora si può dire con certezza, è stata ripagata nel migliore dei modi. Il gioco è bilanciato, adatto sia ai neofiti sia ai veterani, e non ha perso la verve hardcore che negli anni è diventata una garanzia. Le implementazioni effettuate sono intelligenti ma, soprattutto, conferiscono maggior realismo ad un mondo di fantasia. Gli scenari sono molto suggestivi, e spesso, ci si perde a guardare i dettagli del mondo di gioco. Capcom ha sfornato il miglior Monster Hunter e non solo: parliamo di uno dei possibili candidati come Game of the Year 2018.

Pregi:

  • Adatto ai neofiti e ai veterani ma…
  • Trama coerente dall’inizio alla fine.
  • Ricco di contenuti.
  • Gameplay divertente e vario grazie alle armi a disposizione.
  • Superbo dal lato artistico.

Difetti:

  • …per chi è esperto, le prime ore di gioco saranno una passeggiata.
  • Moveset e design dei nuovi mostri sanno di già visto.
  • Tecnicamente presenta alcune incertezze.
  • Alcune bizze legate all’IA dei mostri e agli Insetti Guida.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 9

La recensione di Monster Hunter: World è stata scritta e curata da Albert91 per GameStorm.it, pubblicata il 07-02-2018

Commenti sulla recensione (0)

Ultimi commenti degli utenti

lascia un tuo commento


Scrivi un commento

Commenti
Messaggio non inserito o troppo corto.
 
 

×

Monster Hunter: World

  • Immagine della copertina del gioco Monster Hunter: World per PlayStation 4

Per effettuare questa azione occorre essere registrati.

×

Valutazione del gioco 8.5

L'ultimo voto è stato 8 dato da ozzo

Valutazione personale N/D

Dai la tua valutazione a Monster Hunter: World
 

Elenco degli utenti collegati in questo momento su gamestorm

×