Titolo: Mars Horizon – the Irregular Corposation
Genere: strategico
Piattaforma: PlayStation 4
Sviluppatore: Auroch Digital
Publisher: The Irregular Corporation
Data di uscita: 17 novembre 2020
Era luglio dell’anno scorso quando abbiamo assistito alla celebrazione in TV del cinquantenario del primo passo sulla luna, ricordata mediante tutta una serie di documentari che ci hanno raccontato per filo e per segno le vicende che hanno portato Neil Armstrong a pronunciare quella che è ricordata come una delle frasi più famose della storia, ovvero quel “Questo è un piccolo passo per un uomo, un gigantesco balzo per l’umanità”.
Ad una cinquantina di anni di distanza la situazione sociopolitica terrestre è cambiata radicalmente, non c’è più la contrapposizione tra le sole Unione Sovietica e Stati Uniti nell’aggiudicarsi la corsa allo spazio, mentre i budget per le missioni spaziali si sono ridotti considerevolmente dopo che -l’euforia iniziale si è affievolita a valle di multiple missioni sul terreno lunare. È quindi seguita una fase in cui le stazioni spaziali orbitanti attorno alla Terra sono diventate protagoniste.
Da alcuni anni, infine, sta prendendo piede l’idea di metter piede sul pianeta rosso che ha sempre stuzzicato la fantasia degli appassionati del sistema solare.
Un po’ come ha fatto il buon Alessandro Manzoni con I Promessi Sposi, il quale ha preso spunto dagli avvenimenti accaduti in un certo contesto storico per raccontare le vicende da lui inventate di personaggi frutto della sua fervida fantasia, allo stesso modo gli sviluppatori di Auroch Digital, coadiuvati per l’occasione dall’ESA (l’European Space Agency, ovvero la NASA europea) hanno deciso di ritagliarsi lo spazio per narrare le vicende che hanno accompagnato l’evoluzione dell’umanità dalla fine degli anni ’50 fino al momento in cui potremo finalmente mettere piede su Marte, l’obiettivo finale di questo Mars Horizon – the Irregular Corposation.
E anche in questo caso non mancheranno le licenze poetiche: la prima selezione che il giocatore dovrà affrontare sarà quella dell’agenzia spaziale tra le cinque disponibili, che includono quella americana, giapponese, europea, cinese e russa, scelta che influenzerà la posizione geografica della base di lancio senza dimenticare i rapporti con le altre agenzie.
Si comincia nel 1957, agli albori dell’epopea spaziale, e dovrete cominciare a gestire la base, il budget per la ricerca, la costruzione dei vettori spaziali, senza dimenticare l’attrezzatura necessaria per portare a termine una determinata missione.
Le missioni si dividono tra primarie e secondarie: le prime si rivelano particolarmente utili per aggiudicarsi booster nel caso in cui le completiate per primi, mentre le secondarie vi daranno vantaggi limitati, ma comunque importanti nell’economia generale del gioco. Portare a termine le missioni aggiudicandosi tutti gli obiettivi incrementa il consenso da parte degli investitori, quindi il budget che avrete disponibile per le missioni successive.
Inizialmente avrete modo di esplorare solo lo spazio attorno al nostro pianeta, ma man mano che inanellerete successi (non illudetevi, non mancheranno nemmeno i fallimenti) avrete modo di allargare gli orizzonti andando a visitare il nostro satellite naturale, esplorare altri pianeti del sistema solare, senza dimenticare l’obiettivo finale, che rimane lo sbarco su Marte.
Il tutto viene affrontato attraverso una struttura di strategico a turni in cui non solo dovrete pianificare oculatamente le vostre mosse, ma dovrete tenere d’occhio ance quelle dei vostri avversari: un po’ come la ricerca del Santo Graal, questa è una gara in cui per chi arriva per secondo posto non è previsto alcun premio di consolazione. E tanto più elevato è il livello di difficoltà selezionato (tra explorer, pioneer e veteran), tanto maggiore sarà l’attenzione che dovrete porre a quanto stanno facendo le altre agenzie.
Ogni missione, ogni passaggio e ogni nozione vengono ben spiegate da tutorial dedicati, il cui unico difetto risiede nel non essere stato localizzato in italiano, fatto che potrebbe in qualche modo annoiare o spaventare chi non se la cava troppo con l’inglese, a maggior ragione se si tratta di inglese tecnico.
Una volta organizzata la missione dovrete infine scegliere la finestra di lancio, quindi si passa in sala di controllo dove il vostro compito sarà limitato: da qui dovrete solo completare alcuni rompicapi per aggiudicarvi il massimo dei premi a disposizione.
Un ultimo elogio se lo merita la presenza di riferimenti agli eventi storici che hanno accompagnato l’evoluzione storica terrestre, così come l’inclusione di Spacepedia, una sorta di wikipedia dello spazio che include tutta una serie di spiegazioni che vi rapiranno letteralmente.
Tecnicamente il gioco si staglia su livelli discreti, supportato quanto di buono proposto dal gameplay senza stupire ma senza nemmeno porre il fianco a critiche eccessive. Il sonoro invece non spicca, a parte alcuni documenti raccolti nella sezione dedicata.
.jpg)
Mars Horizon – the Irregolar Corporation è una sorta di enciclopedia spaziale capace di rapire gli appassionati di strategici e dell’esplorazione spaziale in genere. Si tratta di un sistema a turni in cui dovrete confrontarvi con la gestione della base della vostra agenzia, le attività di ricerca, la costruzione di vettori spaziali e della preziosa attrezzatura scientifica per portare satelliti in orbita, esplorare il sistema solare fino compiere i primi passi su Marte, obiettivo ultimo del gioco.
Un titolo di nicchia, capace di convincere ed ammaliare.
La recensione di Mars Horizon - The Irregular Corporation è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 18-01-2021
Elenco degli utenti collegati in questo momento su gamestorm
×
