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Recensione di MXGP 2: The Official Motocross Videogame

Titolo:  MXGP 2: The Official Motocross Videogame
Genere: racing
Piattaforma: PlayStation 4
Sviluppatore: Milestone
Publisher: Milestone
Data di uscita: 7 aprile 2016

Finora ci era capitato di vedere uscire un titolo di corse all’inizio dell’anno in corso (con il rischio di sbagliare completamente i valori in pista, tra piloti e moto) oppure verso la fine della stagione, quando invece è più facile azzeccare un corretto bilanciamento della AI al fine da ricostruire le classifiche finali effettivamente viste nella realtà.

È piuttosto inusuale, invece, dover accogliere un titolo di motocross caratterizzato dalla licenza completa relativa all’anno 2015, quando è iniziato da qualche settimana il campionato 2016. Chiudendo un occhio su quello che pare essere un ritardo nello sviluppo del titolo, va detto innanzi tutto che il titolo il questione, MXGP 2, taglia nettamente con il passato diversificando l’offerta rispetto a quanto successo nel prequel, offrendo il gioco alle sole console di ultima generazione oltre all’onnipresente PC. Questa scelta è stata portata avanti per riuscire nell’intento di fare quel passo avanti nel comparto tecnico che nel prequel aveva portato ad attirare tutta una serie di critiche.

Schermo affollato

La differenza è visivamente evidente, grazie al lavoro effettuato per adattare il motore grafico di Sèbastien Loeb Rally a tracciati molto più corti, opportunità che ha consentito di poter curare maggiormente le piste, anche se va detto che pubblico, mezzi di soccorso ed elementi di contorno lasciano un tantino a desiderare. Ad elevare il livello generale ci pensano i modelli tridimensionali di moto e pilota, che al solito passano l’esame a pieni voti grazie anche a tocchi di classe come lo sporco progressivo che si accumula sul vostro avatar piuttosto che il veder fluttuare la tuta durante un salto ad alta velocità, il tutto elevando il numero di piloti in pista dai 16 dell’anno scorso ai 22 che attualmente popolano il tracciato, incrementando così la sensazione di realismo e di sfida assaporata.

Un altro passo avanti è evidente nella deformazione attiva dei tracciati, ovvero sui solchi lasciati dalle moto ad ogni passaggio: in questo MXGP 2 sono maggiormente evidenti rispetto al prequel, ma comunque meno incisivi sulla guidabilità del mezzo rispetto a quanto ci si aspetterebbe in realtà.

Peccato per la solita pecca nella gestione delle collisioni con i rivali, tanto randomica nell’effetto finale (tra inspiegabili cadute e parapiglia da cui sguscerete miracolosamente indenni) da apparire ingiustificatamente approssimativa.

Solita carriera

Un’altra novità degna di nota è la frizione, capace di donare ulteriore spessore tecnico al gioco, anche se solo in un frangente molto limitato come la partenza. Rimane comunque il modello di guida apprezzato nel prequel, basato sul bilanciamento del peso del pilota e sugli scrub per accorciare i tempi morti dei salti, in questo caso da operare tramite un diverso impiego di entrambe le levette analogiche.

Il gioco mantiene la sua proverbiale scalabilità a mezzo degli aiuti disponibili, tanto da rendersi appetibile sia ai neofiti, sia a coloro che cercano un titolo capace di dare filo da torcere.

Tra le varie modalità disponibili figura la carriera, la quale comincerà dalla categoria inferiore (la MX2), a cui parteciperete come wild card alla solita sporadica gara, occasione che vi consentirà di guadagnarvi un posto da protagonista per il resto della stagione.

A suon di risultati, conseguendo gli obiettivi fissati dagli sponsor riuscirete nell’intento di guadagnare crediti da spendere nell’elaborazione della vostra moto acquistando accessori dall’effetto puramente estetico, piuttosto che apportare modifiche che hanno impatti anche sulle prestazioni della moto.

Eventi Reali 2015

Proseguendo nella carriera vi verrà anche proposto un campionato nella classe regina, dove dovrete cavalcare moto caratterizzate da prestazioni molto più marcate rispetto a quanto visto l’anno scorso.

Oltre alla carriera figurano anche le solite sfide contro il tempo, le gare singole sui 18 circuiti disponibili, ma anche le sfide indoor in palazzotti dedicati, lo scontro tra nazioni (in cui si sfidano dream team composti da piloti della stessa federazione), senza dimenticare gli immancabili Eventi Reali 2015, ovvero 19 spezzoni di gara in cui dovrete impegnarvi per ripercorrere le gesta dei piloti che hanno portato ad episodi epici.

In conclusione

MXGP 2 migliora il punto di partenza del prequel, grazie a un comparto tecnico superiore (facilitato dalla scelta di abbandonare le console di vecchia generazione), alcune aggiunte come la frizione, le gare indoor, lo scontro tra nazioni e gli eventi reali 2015, senza contare il numero di piloti che ora popolano lo schermo (22 contro i precedenti 16).

Peccato per le solite pecche che provengono dalla gestione delle collisioni, da alcuni sporadici rallentamenti al via e dalla scarsa qualità degli elementi di contorno.

Pregi

  • Discreto passo in avanti
  • Molte novità
  • Gameplay scalabile

Difetti

  • Collisioni da rivedere
  • Elementi di contorno deficitari
  • Licenza relativa all’anno scorso

VALUTAZIONE COMPLESSIVA 7,5

La recensione di MXGP 2: The Official Motocross Videogame è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 21-04-2016

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