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Anteprima di Fallout 76

Provata la BETA di Fallout 76

"Take Me Home, Country Roads": storie di una beta di nome ma non di fatto

“Avendo a disposizione un codice per la B.E.T.A. del nuovo capitolo della storica saga Fallout (nata su pc nel lontano 1997), potevamo esimerci dall'imbracciare nuovamente il nostro Fucive Vaser (wink wink ai nostalgici), prendere qualche spiedino di scoiattolo e partire alla volta della Virginia dell'Ovest? Le nostre scorribande avranno dato i loro frutti e l'hype nei confronti di questo titolo ormai prossimo all'arrivo sugli scaffali sarà aumentato? Oppure la smania di averlo sarà finita schiacciata tra gli artigli di un DeathClaw? Vi raccontiamo come è andata!

Fallout 76 è un progetto ambizioso ma che in casa Bethesda hanno già sperimentato: già con The Elder Scrolls Online, la software house di Rockville, Maryland, aveva provato a trasporre in MMORPG l'atmosfera e le ambientazioni di Tamriel, coi suoi draghi, gli elfi e tutte le creature che popolano il suo mondo fantasy.

Fallout 76, allo stesso modo, tenta di inserirsi nel mondo dei giochi online, questa volta attingendo all'immaginario dell'omonima saga post-apocalittica. Sin da subito molti hanno storto il naso, magari memori dei difetti di TESO (compreso chi scrive questa recensione), urlando al sicuro fallimento. Possiamo rassicurarli senza troppi problemi: il nuovo capitolo rende giustizia al nome che porta e, per quello che abbiamo potuto provare in questi giorni di Closed Beta, è tutt'altro che un brutto gioco. È ancora lontano dai fasti di Fallout 3, soprattutto a livello di trama (ma su questo punto ci riserviamo di giudicare in via definitiva solo dopo aver messo mano alla versione completa e averla sviscerato come merita), ma merita sicuramente la vostra attenzione. Andiamo con ordine.

Come da tradizione, impersonerete un Vault Dweller, un abitante di un Vault, che dovrà lasciare la sicurezza del proprio rifugio sotterraneo e cercare fortuna nel difficile e ostile mondo esterno. Nella fattispecie, il nostro sarà il Vault 76, così nominato perché inaugurato il 4 luglio 2076, in occasione del trecentenario della nascita degli Stati Uniti d'America. Come chi mastica questa serie da abbastanza tempo sa, anche nel Vault 76 si svolge un esperimento. O meglio, un addestramento: gli abitanti, infatti, sono stati selezionati ed addestrati per ricostruire gli Stati Uniti dopo la guerra. Il motore principale che vi spingerà fuori dal Vault sarà proprio questo, anche se ben presto le cose cominceranno a peggiore con grande rapidità. Verrete, infatti, guidati in giro per la mappa dagli audio-messaggi della Soprintendente, uscita prima di voi per una sua missione personale: ottenere il controllo di tre silo di lancio missilistici, armi che, se cadessero in mani sbagliate, segnerebbero la definitiva estinzione della razza umana. A questo, si aggiungerà presto la ricerca per una cura ad un nuovo mortale morbo che affligge la Zona Contaminata: la Malattia Ardente. Ci saranno, inoltre, mostri provenienti dal Folklore del West Virginia, nuove zone da esplorare e saccheggiare. Insomma, avrete di che tenervi impegnati per svariate decine di ore. Piccola nota negativa (ma nemmeno tanto piccola): non sono presenti, o comunque nelle nostre ore di test non ne abbiamo trovati, NPC con cui dialogare e da cui ricevere missioni. Gli unici sembrerebbero essere mercanti robot, ma ci riserviamo il beneficio del dubbio, come per la trama.

A livello di gameplay, Fallout 76 non si discosta molto dai suoi predecessori: avrete a disposizione armi da mischia e armi da fuoco, con le ultime divise, come da canone, in armi leggere, ad energia e pesanti. Esattamente come in Fallout 4 potrete crearne di nuove o modificarne di esistenti, a patto di avere i progetti. Lo stesso dicasi per le armature. La differenza sostanziale nel combat-system, ovviamente, è data dallo S.P.A.V.: esso, per la natura online del titolo, non metterà più in pausa il gioco, facendovi selezionare l'area da colpire, ma andrà a “target tare” il bersaglio costituendo una sorta di aimbot, la cui percentuale di successo è determinata da vari fattori quali la distanza e la nostra bravura con l'arma che staremo impugnando.

Per le armi da mischia, invece, il Sistema di Puntamento Automatico Vault-Tech vi permetterà di compiere uno scattino in avanti, chiudendo la distanza fra noi ed il nemico. Le armi e le armature, a differenza dei vecchi titoli, avranno un loro livello di riferimento necessario affinché le possiate utilizzare. Esse si degradano ed andranno riparate ai vari banchi.

È stato rivisto il sistema S.P.EC.I.A.L.: partirete con 1 punto in ogni caratteristica e ne otterrete 1 ad ogni lvl-up (infiniti, a detta degli sviluppatori). Con ogni lvl-up otterrete anche una carta perk da poter equipaggiare. Esse saranno ottenibili così, oppure attraverso delle speciali bustine che vi verranno donate dopo determinati aumenti di livello. In base al punteggio in ogni singolo S.P.EC.I.A.L., potrete equipaggiare carte sempre più potenti, aumentando di efficacia coi relativi perks. Ogni card ha una determinata rarità ed è possibile fonderne due assieme di uguale livello per ottenerne una di livello maggiore.

A livello grafico, si nota un miglioramento generale rispetto a Fallout 4, sebbene il motore di gioco sia lo stesso. Se avete apprezzato il precedente capitolo, apprezzerete anche questo. E viceversa, ovviamente.

Sfatiamo un altro mito: le microtransazioni. Sarà possibile acquistare, tramite una speciale valuta chiamata Atomi, degli oggetti in un apposito store. Essi, però, saranno oggetti di semplice cosmesi e non andranno ad inficiare in nessun modo sulle performance in-game. Gli Atomi, tra l'altro, saranno ottenibili in buon numero semplicemente giocando e completando delle mini-missioni legate all'abbattimento di nemici, alla progettazione di nuove armi, alla scoperta di luoghi di interesse e così via.

In buona sostanza, Fallout 76 si è dimostrato, in sede di beta test, un prodotto valido e che merita sicuramente un’analisi più approfondita e ragionata. Non è un prodotto esente da difetti, è innegabile e sotto gli occhi di tutti, ma se volete immergervi ancora in una delle ambientazioni più riuscite degli ultimi anni e volete provare un titolo comunque molto divertente e che vi terrà incollati allo schermo per centinaia di ore, questo è il titolo che fa per voi. Se doveste avere ancora dei dubbi, rimanete su queste pagine per la recensione vera e propria, che non tarderà ad arrivare.

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