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Recensione di Evolve

Titolo: Evolve
Genere: FPS / TPS / Cooperativo / Competitivo
Piattraforma: PlayStation 4
Sviluppatore: Turtle Rock Studios
Publisher: 2K Games
Data di uscita: 10 febbraio 2015

Dalle ceneri di THQ, il titolo Turtle Rock si EVOLVE

Iniziamo questa recensione facendo un po’ di storia. Forse molti non sono abituati a sentire troppo spesso il nome Turtle Rock Studios. Eppure, avete presente i celebri Left4Dead 1 e 2?  Siamo sicuri di sì. Bene, il team Valve collaborò proprio con Turtle Rock per la creazione dei due shooter collaborativi di grande successo. Dal 2009 le software house presero, però, strade diverse e le “tartarughe” iniziarono lo sviluppo di Evolve sotto THQ, 2011). Al fallimento di quest’ultima (23 gennaio 2013) i diritti del gioco furono acquistati dai “paperoni” di 2K Games per la modica cifra di 10,8 milioni di dollari. E fu così che la Tartaruga superò le avversità, partendo da Valve ed EVOLVEndosi, camminando sulle ceneri di THQ, mostrandosi nelle diverse fiere tra un’alpha e una beta e raggiungendo la meta nel febbraio 2015.

“Un gioco fatto per giocare”: non “perderete” certo tempo a seguire la narrazione

Di solito alle premesse facciamo seguire l’analisi della trama del gioco. Beh, dopo avervi annoiato con la storia, continuiamo questa recensione atipica dicendovi che di plot narrativo ne parleremo ben poco, non perché vogliamo tralasciarlo ma perché effettivamente non esiste proprio una campagna single player. Oltre al tutorial iniziale le modalità offline sono costituite dalle stesse identiche esperienze multi giocatore ma con i bot che sostituiscono i player reali. In ogni caso le vicende son ambientate in un lontano futuro sul pianeta Shear, nello spazio remoto, dove l'umanità ha realizzato le proprie colonie. La tranquillità di tali insediamenti è però minacciata dall’attacco di mostri alieni, o più propriamente da alcuni esemplari di fauna locale, decisamente pericolosi. Per porre rimedio a questa situazione, è stata quindi allestita una squadra speciale di cacciatori, composta da personaggi piuttosto diversificati e spesso strampalati, tutti sotto la guida del “comandante” William Cabot.

La storyline non presenta però un filo conduttore e gli elementi narrativi sono offerti con il contagocce, tramite espedienti quali i dialoghi tra i personaggi dell’equipaggio, nei momenti di caricamento (di ogni partita) prima dello sbarco sul pianeta.

Scelte innovative e un concept con un buon potenziale... Rovinato dalla “politica DLC”

E’ parlando di gameplay che il titolo mostra il suo punto forte, o meglio, quelle idee piuttosto innovative che a nostro giudizio rappresentano un ottimo potenziale sfruttato non benissimo. Non c’è molto da girarci intorno: EVOLVE da il meglio di se quando giocato in compagnia di amici organizzati e pratici. Il lavoro di Turtle Rock è, infatti, focalizzato sulla cooperazione. Ogni team di cacciatori è composto da 4 classi di elementi diverse ognuna con caratteristiche peculiari e tra loro complementari ai fini della buona riuscita della missione. 

Assalitore - L’unità d’assalto è quella che può infliggere maggiori danni al mostro. Ha come abilità personale quella di generare uno scudo che garantisce una temporanea difesa dagli attacchi nemici. Di questa classe fanno parte Markov, Hyde e Parnell. 

Medico - I medici hanno il “semplice” compito di mantenere viva la squadra, curando la salute dei compagni. L’abilità della loro classe è la “Burst Healing”, che conferisce a tutti gli alleati circostanti un aumento sostanziale della loro salute. I medici a disposizione sono Val, Lazarus e Caira.

Supporto - I membri dell’unità supporto sono sicuramente quelli con le caratteristiche più versatili. Utili ma non eccellenti sia in azioni offensive che in quelle di difesa. Tramite un dispositivo di occultamento possono conferire un’invisibilità temporanea a se stessi e ai cacciatori nelle vicinanze, in modo da permettere un’eventuale fuga in caso di situazione critica. Gli uomini “supporter” sono Hank, Bucket e Cabot.

Trapper - I trappers hanno un ruolo fondamentale ovvero quello di rintracciare il mostro e di costringerlo al combattimento possibilmente prima che questo riesca ad evolversi e diventare così più tosto da sconfiggere. Proprio per tale motivo sono dotati della skill “Mobile Arena” ovvero la possibilità di imbrigliare la bestia all’interno di un campo di forza che circoscrive una determinata area. In questo modo il mostro non può darsi alla fuga ed è costretto alla lotta. Fanno parte dei Trappers Maggie, Griffin e Abe. Maggie, inoltre, sarà accompagnata dal suo animale domestico Trapjaw, Daisy.

Tra i suddetti personaggi solo il primo che abbiamo nominato per ogni classe è disponibile fin dalle prime partite mentre, per utilizzare gli altri, è necessario progredire nel gioco. Ogni cacciatore oltre alla propria abilità classe, ha equipaggiamento differente e abilità diversificate: questo rende il gameplay diversificato e una personalizzazione dei team piuttosto interessante. Il fatto che solo un personaggio sia disponibile fin da subito aumenta il livello di sfida del gioco, anche se ad alcuni il sistema di sblocco dei contenuti potrebbe risultare pesante e ripetitivo.

Per quanto riguarda il “Quinto Elemento” delle partite questo è rappresentato dal mostro. Attualmente sono solo tre le bestie disponibili, Goliath, Kraken e Wraith di cui solo il primo utilizzabile dall’inizio.

Analizziamo ora le modalità di gioco disponibili:

Caccia - I cacciatori devono uccidere il mostro prima che possa distruggere il relè di potenza situato nella mappa.
Allo stesso tempo nei panni della bestia é necessario fuggire, nutrirsi ed evolvere fino alla fase 3. In questa si può vincere la partita attaccando il relè o uccidendo tutti i cacciatori. 

Nido - Nei panni del mostro bisogna proteggere sei uova poste in luoghi random della mappa per una durata di 18 minuti. Inoltre è possibile covare una di queste per far nascere un servitore. Di pari passo invece i cacciatori devono distruggere tutte le sei uova e gli eventuali servitori entro il tempo limite.

Salvataggio - La squadra di estrazione dei cacciatori ha il compito di recuperare i Coloni che cercano di sfuggire ai mostri. Il mostro ne deve uccidere il più possibile. Vince chi salva / uccide un maggior numero di civili.

Difesa - Nei panni dei cacciatori si deve difendere la stazione di rifornimento della nave spaziale da un mostro alla massima evoluzione e dai suoi servitori Goliath. Il mostro deve distruggere due generatori ed eliminare così la fonte di alimentazione del veicolo.

Per quanto riguarda il gameplay vero e proprio le caratteristiche del lavoro Turtle Rock uniscono elementi FPS quando si gioca nei panni dei cacciatori a meccaniche TPS con un pizzico di Hack and Slash e di Stealth quando si controlla il mostro. Pur mancando una vera e propria possibilità di personalizzazione dei personaggi (fatta eccezione per qualche perk) la diversificazione delle abilità di base permette comunque di ottenere partite piuttosto varie. Le mappe, abbastanza ampie, danno una sensazione di ripetitività nella loro struttura. La fauna locale e la mobilità offerta dal jet pack (e dall’abilità scalata della bestia) le rendono interessanti e nel complesso appaiono ben realizzate sposandosi benissimo con le caratteristiche del gioco.

Una volta descritti questi aspetti generali però dobbiamo considerare l’elemento cardine di EVOLVE, la cooperazione. Il tutto, infatti, risulta funzionale quando si riesce a giocare in un team organizzato in cui i membri collaborano sfruttando le proprie abilità. Al contrario, spesso e volentieri, ci siamo trovati in mezzo a partite online disordinate, confuse e casuali dove ogni player agisce pensando solo al proprio cacciatore. Nei panni del mostro l’esperienza è sicuramente più divertente e meno complessa visto che dipende solo dal proprio “lavoro”. Il team ha comunque svolto un ottimo lavoro per quanto riguarda il net code, con fenomeni di lag in sostanza assenti e un match making rapido (nella maggior parte dei casi) e riuscito. Un piccolo appunto lo facciamo invece sui tempi di respawn che in alcuni casi sembrano interminabili. 

Analizziamo ora quello che proprio non ci è piaciuto: la politica dei DLC e i contenuti di base piuttosto esigui. Il titolo sembra più che altro un ottimo free-to-play che punta sulle microtransazioni (e non solo micro). La presenza di contenuti a pagamento è davvero pesante: si va dalle semplici skin dei mostri all’estetica dei personaggi passando per la possibilità di acquistare un nuovo cacciatore per ogni classe, per finire con un quarto mostro Behemoth, già disponibile per chiunque avesse pre-ordinato il gioco. Il tutto sarebbe anche comprensibile se non fosse che il lavoro di Turtle Rock è venduto al prezzo (di Day One) di qualsiasi altro game “completo”. Insomma, non è la prima volta che si parla di DLC a pagamento ma in questo specifico caso la politica ci è sembrata troppo aggressiva.

Atmosfere funzionali e un’estetica quasi “mostruosa”

Da un punto di vista estetico il Cry Engine 3 fa un lavoro ottimo. Le mappe sono rese credibili da texture di alta qualità e da un sapiente utilizzo della gamma cromatica (cupa ma varia). Luci, riflessi e ombre contribuiscono alla bellezza del comparto tecnico, ad esempio l’aspetto delle fiamme è impressionante. Anche la realizzazione dei cacciatori è di pregevole fattura ed è ottenuta tramite un mix tra il “cartonizzato” e il reale che ci ricorda leggermente quanto visto sul titolo Bungie Destiny. La telecamera delle sezioni FPS è ben impostata mentre nelle partite nei panni del mostro abbiamo riscontrato sovrapposizione di texture e alcuni effetti pop-in. L’ambiente è distruttibile in molti casi ma di pari passo la fisica di alcuni elementi secondari è stata completamente tralasciata.

La soundtrack, quasi angosciante, è assolutamente adatta allo stile di gioco. I doppiaggi sono ben realizzati, anche se, in quelli italiani, perdono credibilità e rendono i personaggi più stereotipati di quanto non lo siano già di loro. 

In sintesi:

Evolve è un gran bel free-to-play… Ah, scusate ci stavamo confondendo. Si tratta di un titolo innovativo, divertente, con un net code ottimo ed esteticamente valido. L’assenza di una campagna, le scarse modalità, la politica DLC e una certa ripetitività del gameplay lo limitano fortemente. Se fosse davvero un titolo free si spiegherebbero i suoi limiti, e probabilmente sarebbe un gioco da 8. Ma, ahimè, non è così: consigliamo l’acquisto a chi è sicuro di avere un gruppo di amici che consenta di giocarlo bene in co-op, sfruttandone tutte le potenzialità, altrimenti sprecate.

Pregi:

  • Unisce meccaniche differenti in un buon mix innovativo.
  • Net code ottimo.
  • In co-op con amici organizzati si apprezzano tutte le sue potenzialità…
  • Esteticamente ben gestito dal Cry Engine 3.

Difetti:

  • Assenza di una campagna single player.
  • Poche modalità online.
  • ...ma senza tale organizzazione diventa confuso e frustrante. 
  • Politica dei DLC troppo aggressiva.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 7 

La recensione di Evolve è stata scritta e curata da Gabriele.Eltrudis per GameStorm.it, pubblicata il 02-03-2015

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