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Recensione di Disgaea 1 Complete

Titolo: Disgaea 1 Complete
Genere: JRPG
Piattaforma: PlayStation 4, Nintendo Switch
Sviluppatore: Nippon Ichi
Produttore: NIS America
Data di uscita: 12 ottobre 2018

Festeggiando i 15 anni della saga

In un denso mercato di remastered delle vecchie glorie, ecco che anche la saga di Disgaea fa la sua comparsa; a ben 15 anni di distanza dall’uscita di Disgaea: Hour of Darkness sbarca la versione riveduta e corretta per PlayStation 4 e Nintendo Switch: Disgaea 1 Complete. Dopo il recente Disgaea 5, NIS America ha deciso di puntare sulla rimasterizzazione del primissimo capitolo della saga, apportando piccole modifiche e freschezza ad un titolo decisamente di nicchia, dedicato puramente agli amanti degli strategici.

Questa è dunque un’ottima occasione di recuperare un gioco che, in questa versione definitiva, comprende tutte le aggiunte delle versioni PSP e Nintendo DS.

La saga è famosa per lo stile decisamente folle che caratterizza i personaggi e i loro strampalati dialoghi, un umorismo tutto giapponese che però funziona anche qui, portando situazioni e battute geniali condite da una graffiante grafica cartoon/anime.

Ridatemi il mio trono

All’inizio del gioco ci troviamo nel regno di Netherworld, dove ci viene raccontato della morte dell’Overlord e di una feroce lotta al potere. Passano due anni dagli eventi e il principe Laharl, erede al trono, viene risvegliato da Etna, vassallo del Re e ragazzina impertinente, che gli comunica i fatti avvenuti e che ha provato inutilmente a svegliarlo nei due anni trascorsi. Laharl decide quindi di andarsi a riprendere il trono perduto in compagnia di una schiera di pinguini malefici al suo fianco, dimostrando a tutti di essere il più temibile dei demoni sulla Terra.

A mettere i bastoni tra le ruote però arriva Flonne, una tenera angioletta che col suo cuore pieno d’amore cercherà di riportare Laharl sulla retta via.

L’incipit della trama è classico, ma l’umorismo no-sense e le assurde situazioni in cui si trovano i protagonisti rendono l’intreccio narrativo unica e inimitabile.

Ai posti di combattimento

I combattimenti tattici, per chi non ha mai masticato il genere potranno sembrare ostici al limite dell’impossibile, ma partiamo dalle basi. Gli scontri avvengono su una scacchiera con visuale isometrica, i due party (alleati e nemici) partono dalle estremità del “campo di battaglia”, e si muovono di casella in casella per scontrarsi. Detta così è facile ma, per padroneggiare e apprendere le fasi e le strategie giuste, bisognerà fare tanta pratica. Soprattutto è necessario considerare la natura di questo gioco, di quindici anni fa, quindi poco avvezzo ad aiuti e agevolazioni come accade nelle opere moderne. Ad ogni modo i primi combattimenti accompagnano il giocatore con esplicativi tutorial dediti all’apprendimento del giusto approccio al gameplay.

Man mano che si avanza nel gioco si ha modo di ampliare la strampalata schiera di reclute, divise per razza e classe; ognuna di loro partirà dal 1° livello, sarà, infatti, nostra premura farla diventare più potente. Il livello di sfida è calibrato verso l’alto, le tattiche cambiano radicalmente di stage in stage, contribuendo a variare sempre più il nostro stile di gioco. Se dovessimo trovare difficoltà nell’avanzare, l’unica cosa da fare sarà tornare indietro e ripetere i vecchi stage per far livellare i personaggi. Se questo non contribuisse più di tanto magari per il basso livello dei mostri sconfitti, possiamo sempre ricorrere alla Dark Assembly, dove si può indire una votazione per avere nemici più potenti e con un po’ di fortuna gli assessori ci accontenteranno. Stessa cosa si può fare per richiedere armi e oggetti più costosi, che serviranno appunto per fronteggiare scontri più impegnativi.

Sul campo di battaglia sono presenti i famosi Geo Symbol, piccole piramidi che possono donare pro e contro e ribaltare completamente le sorti dell’incontro.

Un Geo Symbol, se usato nel modo sbagliato, può rendere invincibile un determinato avversario o, al contrario, incrementare notevolmente le statistiche del party; bisognerà quindi pianificare con attenzione la distruzione o lo spostamento della piramide in modo da beneficiarne il più possibile.

È possibile sollevare le piccole piramidi, ma anche gli alleati stessi, in modo da dar loro una sistemazione  strategicamente vantaggiosa in un solo turno.

Ritorno al passato

Iniziamo col dire che il titolo ha già sulle spalle quindici anni, e già allora era stato fatto in old-style; ad ogni modo è stato restaurato in maniera eccellente, portando il supporto ai 16/9 e una definizione generale sui 1080p. Resta il problema degli scenari, spogli anche in questa nuova versione e che vanno ulteriormente in contrasto con le texture “moderne”; in linea generale, però, lo stile chibi dei personaggi e l’atmosfera cartoon rimane godibile all’occhio.

Ottima la colonna sonora, con pezzi sia strumentali che cantati decisamente evocativi e importanti; anche nelle scenette comiche, inoltre, molte tracce risultano perfettamente in linea con le situazioni, proponendosi buffe e divertenti. Il gioco offre la possibilità di scegliere la lingua parlata; inglese o giapponese, ugualmente di buona fattura, ma i puristi del gioco di ruolo di stampo orientale sceglieranno inesorabilmente la lingua madre. In più, scegliendo quest’ultima, ci saranno più parti doppiate rispetto alla controparte inglese.

In sintesi:

Disgaea 1 Complete fa breccia nei cuori dei vecchi appassionati della saga tornando in una veste grafica più brillante e con alcuni contenuti aggiuntivi. Si tratta ancora dei uno dei più competitivi giochi di ruolo strategici sul mercato odierno, capace, nonostante gli anni alle spalle, di regalare emozioni agli appassionati. Per chi, invece, si affaccia al genere ora, la difficoltà e la particolarità di questo sottogenere di JRPG potrebbe destare qualche grattacapo; sorvolata la difficoltà iniziale la trama ottimamente orchestrata, le scenette comiche e l’atmosfera davvero dark sapranno regalare ore e ore di divertimento.

Pregi:

  • Grafica e ambientazioni coloratissime e curate.
  • Umorismo tutto giapponese.
  • Musiche evocative.

Difetti:

  • La difficoltà potrebbe essere un problema per alcuni.
  • Alcuni scenari ancora spogli.
  • Non è immediato e intuitivo.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA 7,2

La recensione di Disgaea 1 Complete è stata scritta e curata da Morgana90 per GameStorm.it, pubblicata il 13-10-2018

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