GameStorm

Recensione di Death end re;Quest

Titolo: Death End re;Quest
Genere: JRPG/Visual Novel
Piattaforma: PlayStation 4
Sviluppatore: Compile Heart
Produttore: Idea Factory
Data di uscita: 22 Febbraio 2019

Il progetto più ambizioso di Compile Heart

Se si segue il mondo dei JRPG portando lo sguardo oltre le saghe più famose, sicuramente sarà capitato di incontrare sul proprio cammino più di un titolo sviluppato dalla Compile Heart, divisione di Idea Factory, autori di diverse serie piuttosto famose come i Neptunia o i Fairy Fencer, sempre contraddistinte da toni allegri e abbondante fanservice. Con Death End re;Quest la casa giapponese vuole provare a scrollarsi di dosso questa nomea, rilasciando un gioco dai temi molto più maturi e dalla trama articolata. Vediamo insieme com'è andata.

La fusione di due mondi

Nella trentina di ore richieste dal titolo per essere portato al termine vestiremo i panni dei due protagonisti del titolo: Arata Mizunashi e Shina Ninomiya, dipendenti della Enigma Games addetti allo sviluppo di un MMORPG in VR: World's Odyssey. Purtroppo, però, Shina è dispersa da un anno e a causa di ciò lo sviluppo del loro titolo è stato sospeso nonostante fosse già all'80%. Una sera però Arata riceve una misteriosa e-mail il cui mittente è la stessa Shina e, contemporaneamente, scopre che i server del loro titolo sono stati rimessi in funzione da qualcuno. C'è un giocatore attivo al suo interno… la sua collega. Dopo averla raggiunta all'interno del mondo virtuale i due scoprono che la funzione di logout è stata disabilitata e l'unico modo possibile per far tornare la coscienza di Shina all'interno del suo corpo è quello di guidarla verso l'Ending Engage, ovvero il finale, cosa non semplice a causa dello stato in cui si trova il titolo, pieno di bug e incompleto.
Da qui parte il viaggio all'interno del “gioco nel gioco” verso il suo finale con l'obiettivo di far risvegliare la ragazza e ritrovarla.

Contemporaneamente nel mondo reale avviene un enorme attacco cyber-terroristico che mette fuori uso le comunicazioni su scala mondiale, e sugli schermi di tutti i telefoni compaiono immagini collegate alla Enigma Games, dando loro la colpa.
Come se non bastasse, più Shina va avanti nel gioco più trova al suo interno oggetti del mondo reale che non dovrebbero essere lì, come possono essere foto di luoghi reali o di persone, libri o diari, chiarendo come il mondo virtuale e quello reale si stiano fondendo.

La trama di Death End re;Quest è forse la sua parte migliore, eppure si perde molto spesso in cliché (non solo del genere ma anche delle trame di questo tipo in altri medium, ovvero l’abusato “isekai” che piaga da anni a questa parte light novel, manga e anime). L'inizio è lento ma si riprende dopo qualche ora di avventura, catturando il giocatore all'aumentare dei misteri e di stranezze in cui si imbatte Arata, salvo poi perdersi sul finale dando spiegazioni frettolose ad alcune domande e lasciandone altre senza risposta. Come detto ad inizio recensione, il titolo si propone con una trama matura, il che spesso però si traduce in un gioco che tende a prendersi troppo sul serio e ha alcune scene la cui scrittura sembra essere affidata ad un adolescente che adora inserire sangue e parole macabre ad ogni riga.

Inoltre, nonostante sia molto ridotto come quantità, il fanservice è ancora molto presente nel titolo come nelle altre serie della casa giapponese, rovinando le aspirazioni ben più alte degli sviluppatori.

Un gameplay fatto di alti e (molti) bassi

Il gioco si presenta come un misto fra JRPG e una Visual Novel. Se la trama, nonostante i suoi difetti, riesce ad essere godibile e a catturare il giocatore per gran parte del tempo, il battle-system non riesce mai a decollare nonostante alcune ottime idee al suo interno.

Il gioco è strutturato ad aree esplorabili e collegate fra loro, all'interno delle quali camminano i nemici che, se toccati o attaccati, ci porteranno nella fase di battaglia. Qui il gameplay ricorda tanto quello degli ultimi Neptunia e, in generale, si sente molto la mano di Compile Heart. I personaggi del party hanno libertà totale di movimento per il campo di battaglia e, per attaccare, bisogna mettere in coda tre azioni, ognuna con un suo range e una sua utilità, per poi confermare la scelta ed eseguirla. Il tutto, a prima occhiata, è molto semplice ed intuitivo ma, andando avanti nel gioco, si sente quanto sia limitato come battle-system. Per fare un esempio, i nemici possono essere resistenti alla magia o all'attacco fisico, ma per il giocatore non c'è modo di saperlo se non testando con gli attacchi visto che manca qualsivoglia tipo di statistica dei nemici. Tutto ciò che possiamo sapere di quest'ultimi è la loro vita e di quale dei tre elementi faccia parte fra Stella, Sole e Luna (per sapere di quale elemento deve essere la nostra azione per poter fare più danno). Le battaglie risultano così per gran parte del tempo noiose e quasi tutte uguali. Non aiuta il bilanciamento dei membri del party, con alcuni personaggi capaci di fare diverse decine di migliaia di danni gran parte del tempo e altri che invece sono al limite dell'inutilità.

Tuttavia, le meccaniche di combattimento non hanno solo lati negativi, anzi, il gioco presenta idee molto innovative che purtroppo, però, non riescono a risollevare il tutto. Molte azioni, ad esempio, possono far sì che alla fine della sequenza di attacchi il nostro personaggio esegua un Knockback, spedendo lontano il nemico e facendolo rimbalzare, a mo' di pallina del flipper, fra gli altri nemici, i membri del party o i muri, infliggendo un danno maggiore.

Altra meccanica interessante sono gli hack che Arata può effettuare per supportare Shina in battaglia. Può cambiare statistiche, curare gli alleati, evocare come alleati i boss precedentemente sconfitti o addirittura cambiare genere di gioco, avviando un veloce mini-game sulla base del genere scelto (giochi che spaziano in modo intrigante dai picchiaduro ai giochi di biliardo). Purtroppo, però, queste funzionalità sono utili solo per la prima metà del gioco, diventando dopo quasi inutili e forzando il giocatore a dedicarsi solo alla base del battle-system, ignorando tutto ciò che c'è di più innovativo.

Non aiuta la difficoltà altalenante. Per la prima metà del gioco i nemici prenderanno un grande ammontare di danni anche dalle azioni più deboli, portando il player a concludere illeso ogni battaglia. Raggiunto il 50% del titolo la difficoltà sale improvvisamente, i nemici sono molto più coriacei e potenti, costringendo a rivalutare ogni strategia adottata fino a quel momento.

Il gameplay non si limita alle sole battaglie: gran parte del tempo sarà passato leggendo le sequenze in stile Visual Novel con cui la trama viene raccontata. Queste sono le fasi giocate nei panni di Arata nel mondo reale, accessibili in qualsiasi momento senza caricamenti con la sola pressione di un tasto. Il passare costantemente da gioco di ruolo a visual novel è una funzione gestita molto bene e realizzata con cura. Anche queste fasi narrative hanno dei difetti, ad esempio sprite dei personaggi che seppur molto dettagliati mancano in quantità di pose e rendono meno credibili le scene. Molto è lasciato all'immaginazione del giocatore, fra cui intere scene d'azione o di suspense che avrebbero giovato della presenza anche di un semplice artwork, assente spesso a favore di uno schermo nero con testo.

In entrambe le fasi di gioco è possibile incappare nelle cosiddette “Death End”, ovvero al Game Over dovuto ad uno sviluppo sbagliato della storia. Questi finali sono ottenibili in diversi modi, fra cui l'effettuare scelte sbagliate durante le fasi Visual Novel.
Fortunatamente non risultano fastidiose perché è possibile salvare prima di effettuare la scelta, rendendo quasi impossibile perdere i progressi effettuati. All'ottenimento di ognuna di queste Death End il giocatore verrà ricompensato con un equipaggiamento speciale per il party in-game.

Piacevole, talvolta anonimo, a 30 fps

Dal lato tecnico il titolo non presenta nulla di speciale. I disegni dei personaggi sono ben realizzati e dettagliati, ma perdono d'effetto nella loro renderizzazione come modelli 3D in-game. La grafica non è articolata ma resta comunque piacevole all'occhio, nonostante l'inspiegabile limite di 30 fps.
Gli ambienti si presentano come spogli e anonimi, e la musica d'accompagnamento, fatta qualche ottima eccezione, non aiuta nel rendere il tutto più memorabile lasciando una sensazione costante di “già visto”.

In sintesi:

Se Death End re;Quest voleva essere la prova di maturità di Compile Heart il risultato non è pienamente positivo, ma è sulla strada giusta per esserlo. La trama incuriosisce e cattura il giocatore nonostante alcuni sviluppi banali nelle fasi finali e la difficoltà a seguire la storia ingarbugliata di Arata e Shina; bisogna fare i conti con un sistema di combattimento semplicistico e poco entusiasmante, che non viene salvato dalle poche idee innovative al suo interno. Il gioco tuttavia intrattiene per tutta la sua durata nonostante gli alti e i bassi.
Le basi sono buone e si apprezza il tentativo di Compile Heart di lavorare su un progetto più grande, sperando possa rendere Death End re;Quest un'altra delle sue serie in cui potrà limare i difetti in un sequel.

Pregi:

  • Trama appassionante con continui colpi di scena
  • Il titolo fonde molto bene il genere JRPG con le Visual Novel
  • Idee interessanti di gameplay

Difetti:

  • Sistema di battaglia poco chiaro e molto ripetitivo.
  • Tecnicamente non eccezionale.
  • Trama che a volte si perde in scene banali e non necessarie.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 7

La recensione di Death end re;Quest è stata scritta e curata da DavideSecondoMulas per GameStorm.it, pubblicata il 13-03-2019

Commenti sulla recensione (0)

Ultimi commenti degli utenti

lascia un tuo commento


Scrivi un commento

Commenti
Messaggio non inserito o troppo corto.
 
 

×

Death end re;Quest

  • Immagine della copertina del gioco Death end re;Quest per PlayStation 4

Per effettuare questa azione occorre essere registrati.

×

Valutazione del gioco 7

L'ultimo voto è stato 7 dato da ozzo

Valutazione personale N/D

Dai la tua valutazione a Death end re;Quest
 

Elenco degli utenti collegati in questo momento su gamestorm

×