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Recensione di Dakar 18

Titolo: Dakar 18
Genere: Racing
Piattaforma: PlayStation 4
Sviluppatore: Bigmoon Entertainment
Editore: Deep Silver
Data di uscita: 11 Settembre 2018

Il nome Rally Dakar potrebbe evocare nella mente dei più la Parigi-Dakar, lo storico rally da cuila gara di cui stiamo parlando discende. Eppure da una decina di anni la destinazione finale non è più la città senegalese, bensì la combriccola si è trasferita in sud America per esibirsi in una sorta di coast to coast che spazia dal Perù all'Argentina, passando dalla Bolivia. Quello che è rimasto immutato nel tempo, invece, è la natura della competizione, ovvero un percorso tra deserti sabbiosi, ricchi di dune, dove i riferimenti sono pressoché inesistenti e i concorrenti devono affidarsi alla bussola e al contachilometri del loro veicolo per trovare la direzione che li porterà al traguardo.

Indubbio è il fascino di questo tipo di corsa, tale da spingere gli sviluppatori di Bigmoon Entertainment ad acquisirne la licenza ufficiale per poter ricreare sulla nostra PS4 i veicoli e i team ufficiali e ogni dettaglio di quella che spesso e volentieri è considerato il rally più duro al mondo, dando così vita a questo Dakar 18.

In inglese

Va detto che per il team di sviluppo portoghese si tratta della produzione che ne denota l’esordio da sviluppatori indipendenti, anche se in passato hanno collaborato con Milestone a titoli del calibro di WRC, dove hanno cominciato a farsi le ossa nei titoli racing.

Si comincia con un tutorial da cui traspare immediatamente un grosso limite di questo prodotto, ovvero la mancata traduzione in italiano del parlato del navigatore, che aggiunge difficoltà artificiale a un gioco che di fatto non ne ha bisogno, e che risulta difficile da giustificare essendo relativamente poche le battute del vostro compagno di viaggio.

In ogni caso dai primi chilometri percorsi traspare l'estremismo a cui punta il titolo nel tentativo di riproporre una simulazione difficile e verosimile, in cui l'obiettivo è quello di arrivare in fondo al percorso passando attraverso alcuni waypoint invisibili, il tutto con il solo ausilio del roadbook, ovvero indicazioni del tipo “procedi per tot km e poi svolta proseguendo in direzione 270", dove il numero corrisponde all’indicazione della bussola, la quale potrebbe anche non essere semplice da mantenere a causa di ostacoli, che vi costringeranno a percorrere deviazioni di cui dovrete tener conto nel computo totale dei chilometri.

Senza riferimenti

Se a tutto ciò aggiungiamo i pericoli derivanti dalla morfologia del terreno, come le dune, i torrenti e le zone rocciose, è facile capire come un possibile problema al veicolo sia letteralmente dietro l’angolo. Infatti sin dal tutorial vi verrà mostrato (in modo non del tutto chiaro, ad essere sinceri) come riparare la frizione che per qualche strano motivo ha deciso di abbandonarci a pochi minuti dal via. Numerose sono le tipologie di terreno, che vanno dall'asfalto alla terra battuta, per passare dalla sabbia al fango, quest'ultimo fonte di rallentamenti vistosi per e talvolta inesorabili probabili impantanamenti.

Tra le altre cose potrete anche decidere di soccorrere altri concorrenti che sono rimasti bloccati, scendendo dal veicolo per agganciarli a mezzo della corda e quindi trainarli fuori dai guai. Peccato solo che nel fare ciò venga evidenziata la goffaggine delle animazioni con cui il vostro avatar è animato.

Simulazione di testacoda

I veicoli presenti rispecchiano i team ufficiali, comprendendo auto, moto, camion, quad e SxS, con una certa diversificazione del modello di guida, che però non eccelle affatto a causa di una ricreazione della fisica approssimativa e incapace di donare al giocatore un feeling positivo. Al volante di un’auto, ad esempio, vi ritroverete a frecciare ad alta velocità, per poi perdere il controllo in modo improvviso e senza nessun preavviso, finendo così in testa coda. Dovrete quindi ripartire immettendovi di nuovo in carreggiata, quindi accelerare fino alla prossima sbandata.

Le moto si comportano un po' meglio, anche se il modello di guida si rivela anacronistico, senza alcuna profondità come la gestione del peso del pilota che da anni spadroneggia nei titoli motocrossistici.

Tecnicamente deludente

Anche le animazioni lasciano l'amaro in bocca, in quanto moto e pilota sono un tutt'uno, e se aggiungiamo che dalla vista dall'elicottero (peraltro pressoché inutilizzabile durante le fasi in game) l'ombra della moto sparisce spesso e volentieri lasciando solo quella del pilota, si capisce come il comparto grafico abbia molte lacune, che culminano nella totale mancanza di dettaglio delle ambientazioni. È vero che stiamo parlando di territori spogli per definizione, ma qualche riguardo in più rivolto ai cespugli e ai pochi elementi che spuntano dal paesaggio sarebbe stato auspicabile. Nemmeno le tracce dei vostri pneumatici convincono, in quanto spariscono dopo pochi secondi (come accadeva nei titoli della PS2), così come gli effetti particellari e luminosi, anni luce distanti rispetto allo stato dell'arte. Si salvano solo i modelli dei veicoli, sufficientemente dettagliati ma privi di una gestione dei danni visivi.

Concludiamo con l'esperienza online, che include un multiplayer fino a 8 giocatori che si potranno sfidare nelle ampie aree del gioco.

In conclusione

Dakar 18 ambisce a colmare la mancanza di titoli in un segmento in cui manca la concorrenza, i raid nel deserto, in cui l'obiettivo è quello di arrivare in fondo a mezzo delle poche indicazioni del roadbook.

Peccato per la realizzazione deficitaria del team di sviluppo, che ha confezionato un titolo di per sé difficile e complicato ulteriormente dalla mancata traduzione in italiano delle indicazioni del navigatore, il tutto appesantito da un sistema di guida insoddisfacente e un comparto tecnico antiquato. Peccato

Pregi

  • Il fascino della dakar

Difetti

  • Gameplay non convincente
  • Comparto tecnico inadeguato
  • Il parlato in inglese non aiuta

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 5​

La recensione di Dakar 18 è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 14-10-2018

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