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Recensione di Time and Eternity

Titolo: Time and Eternity (Titolo originale “Toki no Towa”)
Genere: JRPG (Gioco di ruolo alla giapponese)
Piattaforma: PlayStation 3
Sviluppatore: Image Epoch
Publisher: NIS America
Data di uscita: 27 Giugno 2013

Una delle mie grandi passioni videoludiche è sempre stato il JRPG: ho sempre adorato l'emotività che esprimono, le trame cervellotiche, i gameplay mai banali, le missioni secondarie ecc. Un JRPG di solito è una garanzia di queste caratteristiche: tutti i giochi di ruolo del genere che ho provato fino ad ora mi hanno divertito e appagato in questo senso. Quindi quando mi hanno proposto di recensire Time and Eternity ero tranquillo: non avrei potuto rimanere del tutto deluso da un JRPG. Eppure....

L'ambientazione di Time and Eternity è come al solito in un tempo indefinito, in un mondo indefinito e con personaggi dall'età indefinita. Inoltre tutti hanno i capelli dai colori indefiniti ma le donne si distinguono molto bene dagli uomini per le dimensioni delle tette... molto ben definite. Gli animali da compagnia sono dei draghetti e tutti i luoghi lontani dalle città sono tempestati di mostri di ogni genere ed elemento. Niente di nuovo per un gioco di ruolo alla giapponese, quindi.

Il gioco comincia con il nostro eroe Zack dai capelli azzurri che deve sposare la sua bella rossa: Toki. Chiaramente succede un imprevisto: durante la cerimonia il protagonista viene ucciso da una banda di assassini e la bella rossa diventa bionda per la rabbia e stermina tutti inzaccherandosi di sangue l'abito bianco. Per cercare di salvare la vita al suo amato, Toki torna indietro nel tempo di sei mesi e cerca di capire chi ha voluto attaccare il suo matrimonio. Purtroppo però il nostro protagonista Zack finisce nel corpo del draghetto di compagnia di Toki e da questo momento in poi può assistere la sua amata solo come una sorta di famiglio.

Come inizio di trama non è per niente male: vengono introdotti diversi misteri da risolvere, che dovrebbero intrigare il giocatore e stimolarlo ad andare avanti cercando di capirci qualcosa di più della trama. Eppure per diverse ore di gioco si parla sempre e solo del problema dell'attacco al matrimonio. C'è una principessa che ha la facoltà di andare su e giù nel tempo, la stessa principessa ha 2 anime nel suo corpo (infatti la biondona è la seconda anima di Toki, la prorompente Towa), il protagonista diventa un draghetto di compagnia, ma su cosa si concentra l'80% della trama? In un cavolo di matrimonio di cui ci siamo già rotti le balle dopo la scena introduttiva perché eterna e noiosissima! Boh, sta scelta proprio non l'ho capita. Ma non è l'unica scelta che lascia perplessi, in effetti.

Il tono del gioco è più che altro divertente e scanzonato: tutte le scene hanno una componente comica, ed è sempre presente almeno un personaggio esagerato o abbastanza goffo da strappare un sorriso al giocatore. Almeno in teoria. Nella pratica invece le scenette comiche sono dei cliché già visti milioni di volte nei manga e nei cartoni animati giapponesi; inoltre le stesse scene vengono ripetute più e più volte fino a suscitare noia e un po di fastidio nel giocatore. Altro che strappare un sorriso.

Per quanto riguarda la realizzazione tecnica del gioco, la Image Epoch ha deciso di realizzarlo in uno stile un po' diverso rispetto i classici JRPG. In tutte le parti del gioco, i personaggi sono disegnati in 2D come un cartone animato, mentre i fondali di gioco sono tutti in 3D. All'inizio la cosa non suscita molto scalpore: capita spesso di vedere dei giochi del genere in cui i dialoghi sono realizzati con una figurina del personaggio che sta parlando, e il testo che scorre sotto. Capita anche spesso di vedere le scenette narrative realizzate in stile cartoon invece del classico 3D. Ma di solito i giochi in cui si vedono cose del genere sono giochi indie a basso costo, oppure hentai; ma qui non si vede nemmeno un capezzolo!

Inoltre la scelta del 2D su 3D non si limita solo alle parti già citate, ma anche i combattimenti e le parti di esplorazione della mappa sono realizzati con questa tecnica. E se all'inizio può non disturbare o addirittura incuriosire il giocatore, dopo pochi minuti di gioco ci si stanca della scelta stilistica, soprattutto per il fatto che il 3D è parecchio scarso (i pochissimi poligoni e le texture di scarsa risoluzione sembrano essere usciti da una Playstation 1) e per i dialoghi spesso fuori synch.

Insomma, tecnicamente Time and Eternity sembra un gioco di dieci anni fa. Ma non per una scelta stilistica volutamente vintage, ma proprio perché sembra che abbiano cercato di risparmiare sullo sviluppo. O almeno questa è la sensazione che ha l'utente giocando a questo JRPG.

Una nota a favore della realizzazione di questo gioco è la massiccia quantità di missioni secondarie. Queste sono necessarie ad acquisire monete e bonus per migliorare i personaggi e potenziarli, quindi il giocatore è anche stimolato a completarle e ricercarle. Il problema è che queste missioni sono di una banalità disarmante (si va dal “parla con tizio e poi torna qua” al “uccidi 5 mostri e poi torna qua”), e come se non bastasse tutti i punti di completamento di una missione sono mostrati in mappa con opportune segnalazioni. Quindi nemmeno nelle missioni secondarie si riesce a trovare quel gusto di ricerca e mistero che un giocatore desidera negli RPG quando lascia la trama principale per prendersi una pausa nelle side quest.

Parlando del gameplay, la base di gioco di Time and Eternity non si discosta di molto da tutti i JRPG: si esplorano le varie aree combattendo coi vari mostri e si risolvono le missioni secondarie per guadagnare esperienza, monete, bonus e gift. Questi permettono di far avanzare di livello e migliorare il party per riuscire ad affrontare sfide sempre più difficili.

La cosa interessante di questo gioco è che il party è composto solo da Toki. Però ogni volta che la nostra eroina aumenta di livello, cambia la sua anima e si passa da Toki a Towa. L'una più esperta nei combattimenti a distanza e nelle magie bianche, l'altra migliore nei combattimenti ravvicinati e nella stregoneria offensiva. Entrambe le personalità sono equipaggiabili indipendentemente e ci sono degli item che permettono di passare dalla rossa alla bionda senza dover aumentare di livello. E' quindi possibile sviluppare delle strategie basate sull'una o sull'altra anima della principessa a seconda della sfida da affrontare.

Per quanto riguarda il combattimento, la Image Epoch ha cercato di sviluppare un sistema abbastanza dinamico e diverso dai soliti JRPG: gli scontri sono in tempo reale e si basano solo sulla scelta del tempo opportuno per attaccare o schivare e parare. E' possibile attaccare a distanza o avvicinarsi per sferrare colpi ravvicinati. Dopo alcuni attacchi a segno si carica la mossa speciale che può essere un attacco potente o una magia, a seconda di cosa si è configurato nella schermata dell'equipaggiamento. Detta così non sembrerebbe male, però dopo i primi combattimenti si impara a schivare continuamente gli attacchi nemici, fino ad aspettare il momento il cui l'avversario è "rincoglionito" per qualche motivo (e questo momento c'è sempre) per sferrare gli attacchi (ovvero tenere premuto il quadrato) finché non si carica l'attaccone speciale da sbattere sul muso al mostro e vincere l'incontro. Una volta imparata la tecnica perfino i boss diventano noiosi da sconfiggere, figuriamoci i mostriciattoli che si incontrano continuamente per strada.

Quindi anche nel combattimento gli sviluppatori hanno avuto delle buone idee che hanno poi messo in pratica nel peggiore dei modi ottenendo un gameplay poco meno noioso del guardare la vernice che si asciuga.

In conclusione Time and Eternity potrebbe avere degli spunti davvero interessanti e sembra che sia stato concepito con delle buone idee: molti aspetti della trama potrebbero essere intriganti e i concetti di fondo del combattimento o della realizzazione tecnica sono originali e attraenti. Poi però nella realizzazione sembra che gli Image Epoch abbiano voluto creare un gioco per ragazzine di dieci anni, pieno di cliché, di una noia mortale e con la tecnologia degli anni '90. Penso che solo un collezionista di JRPG dovrebbe comprare questo gioco; a tutti gli altri non mi sento di consigliarlo... a meno che non siate ragazzine di dieci anni.

Pregi:

  • Trama con diversi spunti interessanti
  • Alcuni disegni sono ben realizzati
  • Buona l'idea del cambio di personalità all'aumento di livello

Difetti:

  • Trama concentrata su tutt'altro che gli spunti interessanti citati nei pregi
  • Narrazione estremamente lenta
  • Scenette comiche ripetute e piene di cliché
  • Pessima fusione tra il 2D dei personaggi e il 3D dei fondali
  • Sistema di combattimento poco vario e noioso
  • Combattimenti troppo semplici una volta imparata la tecnica
  • Dopo un po ci si rompe le scatole di Toki e Towa: un party più nutrito avrebbe dato un po' più di varietà

VALUTAZIONE COMPLESIVA: 4.5

La recensione di Time and Eternity è stata scritta e curata da Craving per GameStorm.it, pubblicata il 24-07-2013

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Time and Eternity

  • Immagine della copertina del gioco Time and Eternity per PlayStation 3
  • Data di uscita:
    27-06-2013
  • Categoria:
    giochi di ruolo
  • Disponibilità per:
    PS3
  • Popolarità:
    0.03 %

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Valutazione del gioco 6.3

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