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Recensione di TV Superstars

Titolo: TV Superstars - Facce da reality
Genere: Casual, Simulazione
Piattaforma: Playstation 3
Sviluppatore: SCEE
Publisher: Sony
Data di uscita: 27 Ottobre 2010


L'arrivo di Move nel parco offerte di casa Sony ha portato con sé un'inevitabile conseguenza: la rivoluzione del genere casual nel monolite nero. Quello che prima era un genere "di nicchia", in netto sfavore rispetto alla mole di titoli action/fps che hanno accompagnato l'evoluzione di PS3 dal suo debutto, ha avuto nell'ultimo periodo un boost significativo, portando sui nostri scaffali una serie di IP non propriamente hardcore rivolte ad un pubblico più variegato e, senza dubbio, dal palato meno esigente. Dal party game di matrice Nintendiana all'evoluzione del quiz game (la serie di Buzz docet), il numero di titoli che fa uso obbligatorio dell'accoppiata PS Eye e Move è cresciuto rapidamente sotto i nostri occhi, ritagliandosi una fetta di mercato notevole: e proprio a questa frangia appartiene TV Superstars, scanzonata IP targata Cambridge Studios che catapulta il giocatore nel bel mezzo di un Reality Show in perfetto stile americano. Si prospettano tempi bui per gli hardcore gamers.

In scena!

Immaginate di prendere il meglio (o il peggio, a seconda dei punti di vista) della TV americana, di amalgamare il tutto e fonderlo alchemicamente in un unico, delirante programma televisivo: et voilà, ecco a voi il set di TV Superstars. Il vostro sogno più grande è quello di andare in televisione e di vivere quei leggendari quindici minuti di gloria assoluta? Benissimo, la neonata creatura degli studios inglesi è pronta ad esaudire il vostro desiderio represso, proiettando il giocatore in un'improbabile reality show pieno zeppo di prove da affrontare: almeno nei videogiochi, la fama bisogna guadagnarsela fino in fondo.
Come tradizione insegna, caratteristica principale dell'IP è la forte vocazione al multiplayer (sia off che online): l'intero parco di minigiochi potrà essere affrontato da un massimo di quattro giocatori per sessione, ciascuno dei quali - ricordiamo - provvisto di un proprio controller Move. La parte di scelta e di customizzazione del personaggio merita sicuramente attenzione, date le grandi potenzialità offerte dalla PS Eye: è infatti possibile scattare alcune foto del volto di ogni giocatore, che verrà poi elaborato digitalmente per essere applicato sull'avatar prescelto. Inutile sottolineare i risvolti comici di una tale feature, qualora si opti per una partita tra amici.
Le sfide disponibili nel corso della trasmissione sono suddivise in quattro categorie principali, che andremo ad analizzare nel dettaglio. Pur trattandosi di minigiochi tematici non eccessivamente complessi e dal basso spessore ludico, va comunque apprezzata la scelta dei designers di dare vita a prove d'abilità che fanno il verso a vere trasmissioni televisive: una piccola chicca, purtroppo, che pochi abitanti del Bel Paese apprezzeranno appieno. Iniziamo da Frockstar, parodia di Project Runway (molto celebre in USA, un po' meno in Italia dove è stato trasmesso per la prima volta lo scorso maggio) dove un presunto guru della moda metterà alla prova le nostre doti di portamento, bon ton e - udite udite - trucco e camminata su passerella. Onore alla parità dei sessi videoludica, insomma. I maschietti potranno rifarsi con Let's Get Physical, trasposizione del celeberrimo American Gladiators dove, come suggerisce lo stesso titolo, saremo chiamati ad affrontare prove fisiche della più bizzarra natura: preparatevi a correre su enormi ruote che girano a velocità inumana, ad essere lanciati contro oggetti vari e, perchè no, a sparare enormi getti di vernice verso il vostro bersaglio. In tutta onestà avrei preferito qualcosa più simile a Mai Dire Banzai, ma tutto sommato di carne al fuoco non ne manca. Se i fornelli sono la vostra passione e, per qualche strana coincidenza, siete amanti della musica rap, Big Beat Kitchen sarà il vostro paese delle meraviglie: in sostanza, si tratta di una rivisitazione di Cookin' Mama in chiave Rap, sotto gli attenti occhi di uno chéf obeso, caricatura del belloccio Gordon Ramsay di Hell's Kitchen. Manca soltanto Diy (Do it yourself) Raw, dove finiremo per diventare degli autentici tuttofare alle prese con lavori di carpenteria, arredamento e ristrutturazione domestica: anche qui, i richiami alla serie Design on a Dime si sprecano.
Ciascuna delle sezioni appena elencate richiederà al giocatore di utilizzare Move in una determinata maniera: e qui, purtroppo, arrivano le prime dolenti. Non tanto per la reazione del controller di casa Sony, che ancora una volta da prova delle proprie abilità esibendo precisione e affidabilità, quanto per delle scelte ludiche non proprio geniali che obbligano a compiere mosse al limite dell'impossibile. Provando anche solo per pochi minuti alcune delle sfide di Diy Raw e Frockstar ci si accorge della perfidia dei designer, che sembrano esigere una precisione millimetrica per ogni singola azione. Un esempio su tutti, provate a truccare come si deve il volto del vostro avatar utilizzando Move, di volta in volta, come rossetto, pennello et similia: a risultato ultimato, la creatura che vi si parerà di fronte sarà molto più simile ad un Joker imbruttito che ad un essere vagamente umano. Diego della Palma si vergognerebbe di voi. Lo stesso dicasi per le innumerevoli azioni previste da Diy: fare il carpentiere con martello e cacciavite è nettamente più facile - ed interessante - che farlo con un gelato elettronico colorato. La situazione diventa certo più gestibile nelle due rimanenti modalità, anche se in taluni passaggi si avverte una certa mancanza di immediatezza nel sistema di input.

La lunga strada verso il successo

Rispetto al fitto nugolo di quiz/party game da console, TV Superstars arricchisce il suo gameplay con un'interessante modalità carriera. Ogni nuovo contendente verrà iscirtto ad una lista di partenza, indicata con la lettera Z: la progressione nei vari mini-giochi garantirà un quantitativo di punti (ovviamente in relazione alla performance del giocatore) grazie ai quali sarà possibile scalare varie charts fino ad approdare alla fantomatica lista A, dove finalmente verremo consacrati a star dello showbiz. Seppur non innovativa, l'introduzione di tale feature rappresenta un'autentica manna dal cielo sia per la modalità single player, diventando a conti fatti uno dei motivi principali (se non l'unico) per procedere nelle varie challenge proposte, sia per quella multiplayer, dove il più classico agonismo ci obbligherà a scalare le suddette graduatorie prima dei nostri amici. Con il crescere della nostra "fama" potremmo sbloccare alcune sfide STAA (Super Television Acting Agency): nella fattispecie, nostro obiettivo sar quello di realizzare mini-spot di differenti prodotti, cercando di dare il meglio per tappezzare l'intera città di enormi cartelloni col nostro volto sorridente stampato sopra. Più saremo abili nell'arte della pubblicità, maggiore sarà il numero di sfide annesse a nostra disposizione.
Anche in questo caso, duole dirlo, non è tutt'oro quel che luccica. La scalata verso le parti alte della classifica è meno impegnativa di quel che sembra, e si finisce per raggiungere il podio mediatico in molto meno tempo di quanto si possa inizialmente pensare. Nel peggiore dei casi, bastano quattro o cinque ore al massimo per raggiungere l'Olimpo: e una volta raggiunto, trovare nuove motivazioni per perpetuare lo show televisivo diventa piuttosto difficile. Allo stesso modo, le sfide STAA lasciano il tempo che trovano, dimostrandosi in breve tempo assai limitate (sia per quantità che per qualità) nonostante la presenza di alcune variazioni sul tema. Ancora una volta, l'intera baracca trova la propria salvezza nel comparto multiplayer, capace di allungare sensibilmente la nostra permanenza agli studios - a patto di trovare almeno un amico disposto a mettersi alla prova nelle varie discipline.

The Show must go on

Da un punto di vista tecnico, la produzione targata Cambridge Studios si assesta su canoni sufficienti, finendo inesorabilmente per cadere vittima del paragone con altre serie casual, prima fra tutte quella di Buzz (con il recentissimo Ultimate Quiz). Sia chiaro, grafica e sonoro compiono il rispettivo lavoro senza lode né infamia, ma dagli studios creatori di titoli indimenticabili come Medievil, Primal o Little Big Planet per PSP è più che legittimo aspettarsi qualcosa di maggiormente curato. La resa visiva, nel complesso, è colorata e sgargiante, con una palette cromatica intensa e uno stile dal sapore cartoon che ben si addice alle tematiche di gioco: ma se escludiamo la possibilità di importare il proprio volto nell'avatar giocante, l'impianto grafico dei modelli è piuttosto carente in quanto a texturizzazione e poligoni. Notevole, invece, è la realizzazione degli studios e dei vari settings, anche se nell'impeto agonistico difficilmente il giocatore potrà apprezzarne la cura del dettaglio. Il comparto sonoro colpisce in fase iniziale, forte di battute esplosive e di effetti realistici (e allegramente rumorosi), per poi dimostrarsi piuttosto ripetitivo e privo di acuti. Non è un dramma, per carità, ma un ampio margine di miglioramento è innegabile.
Alla resa dei conti, pochi sono gli spunti di TV Superstars che colpiscono il giocatore: le nobili idee di partenza vengono perse progressivamente per strada, a causa di una meccanica di gioco non sempre equilibrata (e in certi casi estremamente ripetitiva), di una modalità in single layer non all'altezza e di un comparto tecnologico che, seppur non essenziale in un party game, lascia comunque perplessi gli utenti dell'ammiraglia Sony. Move dimostra ancora una volta di sapere il fatto suo, regalando al giocatore precisione millimetrica e un elevato grado di immedesimazione: ma un gameplay troppo sbilanciato e caotico, che spesso finisce per risultare persino frustrante, finisce per far passare i pregi del controller in secondo piano. Gli amanti indefessi del quiz/party game potranno trovare nel titolo di Cambridge Studios alcune sfide divertenti e, quantomeno, un diversivo con cui superare noiosi pomeriggi invernali (il tutto, sia chiaro, dando per scontata la presenza di tre amici con cui combattere in multiplayer): ma con un nuovo titolo del solito Buzz appena arrivato sugli scaffali, la battaglia del quiz da salotto rischia di essere già persa in partenza.

Pro

- Personaggi customizzabili con i volti dei giocatori
- In multi, è piuttosto esilarante
- Ottima l'idea di creare parodie di progammi reali

Contro

- Tecnicamente arretrato
- Gameplay bilanciato male, con sfide al limite della pazienza
- Single Player noioso e ripetitivo

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 6

La recensione di TV Superstars è stata scritta e curata da alberto_dex per GameStorm.it, pubblicata il 26-12-2010

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TV Superstars

  • Immagine della copertina del gioco TV Superstars per PlayStation 3
  • Data di uscita:
    27-10-2010
  • Categoria:
    arcade
  • Disponibilità per:
    PS3
  • Popolarità:
    0.03 %

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Valutazione del gioco 6.2

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