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Recensione di Race Driver: GRID


Titolo:
Race Driver: GRID
Genere: racing
Console: PS3
Sviluppatore: Codemaster
Publisher: Codemaster
Data di uscita: 6 giugno 2008

La simulazione, come chiarisce lo stesso termine, è quel tipo di attività atta ad emulare il più efficacemente possibile una data situazione spesso cogente con il reale.
Trasposta in ambito videoludico inerisce  alla fedeltà nel reale e alla grande cura per i particolari, nonché alla realizzazione tecnica,  volta alla ricerca di una esperienza tipologica fedele al tipo di  attività fruibile dal giocatore.
Questo tipo di esperienza, da diversi anni, è quasi prerogativa della piattaforma Pc, basta dare uno sguardo al passato per rendersi conto che, per le console, l’ obbiettivo principale è certamente una giocabilità immediata e, come si dice in gergo, “arcade”, cioè  per nulla fondata sul realismo delle situazioni, ma protratta unicamente ad un divertimento fruibile a tutti.
Nonostante ciò Codemaster ha deciso di rompere gli schemi è si è tuffata nel mondo della simulazione automobilista con la sua ultima fatica Race driver GRID, gioco pubblicato per le console di nuova generazione, la cui versione PS3 sarà ora presentata .
Per non scontentare gli animi gli sviluppatori hanno altresì deciso di creare un titolo che misceli sapientemente elementi puramente arcade ad elementi improntati sull’ emulazione.
Questa tipologia di intenti è facilmente avvertibile dai primi momenti di gioco, e probabilmente quello che avrebbe potuto essere un pregio, a causa di alcune scelte è divenuto un difetto  ad opera compiuta.

“Simulazione arcade”

Race driver GRID presenta una serie di gare “professionali”, il giocatore si troverà ad affrontare circuiti regolari con tanto di premio in denaro a fine gara, ciò è un connotato del realismo ricercato da codemaster, ad aumentare tale fattore vi sono poi la difficoltà di guida di alcune categorie di automobili, difficoltà facilmente aggirabile per mezzo di opzioni specifiche come la frenata assistita, e il fattore incidenti, che vedrà il vostro veicolo andare letteralmente in pezzi qualora l’ impatto sia troppo violento.
Proprio quest’ ultima caratteristica, che avrebbe più di tutte dovuto distinguere giochi come GRID da titoli come Gran Turismo, ove l’ effetto danni al veicolo è inesistente, paradossalmente ha minato  le qualità del prodotto.
Questo perché in un certo senso sembra che gli sviluppatori abbiano eccessivamente calcato la mano sulla spettacolarità degli incidenti e sulla facilità della loro frequenza.
Saranno spesso i vostri avversari, guidati da una I.A. discutibile, a schiantarsi contro il vostro veicolo pur di superarvi, ciò chiaramente abbassa di molto il livello di realismo del gioco.
Per non parlare poi dell’ opzione di “istant replay” che vi permetterà di tornare letteralmente indietro nel tempo per evitare un determinato incidente o un errore di percorso, correggendo cosi una eventuale sconfitta in una vittoria; per fortuna  è possibile escludere questa funzione.

Se potessi avere mille lire al mese………

Per quanto concerne la struttura  “narrativa” del gioco, vestiremo i panni di un pilota squattrinato in cerca di uno sponsor per sfondare nel mondo dell’ automobilismo professionale.
Inizialmente ci verrà richiesto di partecipare a gare in nome di altri sponsor, i quali oltre al compenso per la partecipazione all’ evento, pagheranno un extra per il raggiungimento di determinati obiettivi, ad esempio piazzarsi tra le prime 3 posizioni ecc.
Una volta che avremo racimolato una somma sufficiente la nostra manager aprirà la nostra scuderia privata ove è alloggiata la prima auto a disposizione, una muscle- car americana, della quale potremo personalizzare la livrea, anche se il tutto è un po’ limitato rispetto ad altri titoli simili.
Sarà ancora possibile partecipare a gare per conto di altri sponsor, ma il guadagno in punti reputazione e in euro sarà nettamente inferiore.
Da questo momento chiaramente, più spenderemo e maggiore saranno le possibilità di vittoria, per fortuna i soldi non verranno guadagnati solo tramite la vittoria alle gare ma anche grazie agli sponsor con i quali potremo letteralmente tappezzare la nostra  auto.
Ogni sponsor richiede obiettivi precisi e sarà necessario  fare scelte mirate per decidere quali sottendere e quali no.

Veloce come……. un treno

I veri problemi cominciano quando si scende in pista, i controlli precisi alla lunga annoiano, non vi è alcun elemento che incrementi il realismo, l’ atrito della pista è inesistente e la comune legge di gravità non è rispettata con precisione tanto che sembra quasi che l’ auto sia imperniata sul terreno nemmeno stesse procedendo su dei binari.
Elementi quali lo sfruttamento della scia e le traiettorie ideali sono praticamente inesistenti, soprattutto considerando che i vostri avversari faranno di tutto per speronarvi facendovi il più delle volte finire fuori strada e costringendovi a comici testacoda del tutto innaturali.
Nonostante ciò anche ai livelli di difficoltà alti vincere una gara è piuttosto elementare.
Anche gli incidenti non sono esenti da difetti, il sistema del danno non è coerente con il punto di collisione e talvolta è addirittura possibile rimbalzare come palline da flipper contro il guard rail restando del tutto incolumi.

“Realismo” grafico

Per quanto concerne la grafica, bisogna ammettere che la codemaster ha fatto un buon lavoro, i modelli poligonali delle autovetture sono fedeli alle loro controparti reali e le piste dove si svolgono le corse sono ottimamente realizzate soprattutto dal punto di vista dell’ illuminazione dinamica.
Nonostante ciò siamo comunque ancora lontani dall’ incredibile realismo dei modelli presentatici da Gran Turismo 5 Prologue, in Race driver GRID è presente  un sistema di danni ai veicoli, completamente inesistente in Gran Turismo.

In breve

Codemaster ha tentato un connubio rischioso tra meccaniche puramente arcade ed elementi strettamente simulativi, ma come la storia ci insegna la via di mezzo non è sempre quella giusta e questo gli sviluppatori lo impareranno a loro spese.
Il connubio tra i due generi non è risultato positivo a causa di grossolani errori nelle realizzazione tecnica  che ha inevitabilmente portato ad un abbassamento del livello di godibilità del prodotto.
Il comparto grafico si attesta su buoni livelli così come quello sonoro, pur non raggiungendo la perfezione dei modelli poligonali del punto di riferimento che è Gran Turismo 5.

PAGELLA

Gameplay : 7

Nonostante il gioco persegua uno schema di tipo piramidale, nell’ avanzamento di carriera del pilota, sarà comunque possibile prendere numerose scelte riguardo alla propria auto e agli  obbiettivi da perseguire tramite sponsor.

Grafica : 8

I modelli poligonali sono ben realizzati cosi come l’ ambiente di gioco.

Sonoro: 7

Il sonoro è gradevole ma ci si sarebbe aspettati di più per quanto riguarda il rombo dei motori in fatto di fedeltà agli originali.

Longevità : 8

Come la maggior parte dei titoli automobilistici è fruibile un numero infinito di volte grazie anche al multiplayer.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 7,5

La recensione di Race Driver: GRID è stata scritta e curata da ocean84 per GameStorm.it, pubblicata il 02-08-2008

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