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Recensione di Prototype


Titolo: Prototype
Genere: Action
Console: Playstation 3 (Versione Recensita), Xbox360
Sviluppatore: Radical Entertainment
Publisher: Activision
Data di uscita: 12-6-2009

Benvenuti nella grande mela, New York!

 Il titolo dei Radical Entertainment è finalmente sugli scaffali, rinfoltendo la categoria dei sandbox-action di questa gen; prossimo all'inevitabile scontro – con le ovvie e dovute differenze – con il titolo Infamous per PS3, scopriamo in questo titolo come gli sviluppatori abbiano fatto tesoro delle esperienze precedenti in campi estremamente simili.

Forse troppo, se si pensa al loro The Incredible Hulk: Ultimate Destruction: per certi versi – se si astrae il discorso del tie-in e si vede più il personaggio di Hulk come un cammeo grande tanto quanto il verde nerboruto – si potrebbe intravedere in questo un prototipo.

 

 

A furia di fare esperimenti...

La trama non è il punto forte di questo gioco, propinandoci un ormai canonico e quanto mai abusato discorso di esperimenti condotti dal governo americano sui civili; dopo anni di ricerca e numerosi prototipi di virus l'uomo perde il controllo e si trova a dover contrastare questo nuovo pericolo.

Tra i vari prototipi di virus è quello più avanzato, “il prototipo tra i prototipi”, a condurci in questa guerriglia urbana: Alex J. Mercer, Codename ZEUS per la scienza. Risvegliatosi in un obitorio, scatena il panico tra gli scienziati deputati alla sua dissezione, guadagnandosi una fuga quanto mai provvidenziale (a pochi centimetri dal bisturi!).

Al fianco della sorella incomincerà quindi il suo percorso, trascinato dac una vendetta a puro scopo informativo (così almeno ironicamente definita in sede redazionale): assorbendo genoma o acquisendo informazioni come ogni persona umana farebbe (domandare è lecito, rispondere è cortesia: davanti ad un mutante in grado di lanciare vetture e schiacciare carri armati, tuttavia, dovremmo rivedere la seconda opzione) Alex avrà modo di collezionare frammenti del suo passato, coaisì da poterlo ricostruire. Vittima dopo vittima la trama sarà corroborata dai vari elementi e si addentrerà sempre di più nella ricerca condotta nel 1969 a Hope, Idaho in cui il nostro antieroe è stato coinvolto.

Ben presto si ritroverà padrone dei suoi poteri – e così il giocatore – in una New York City ritrovatasi debole, completamente in balia del virus.

Sotto stretto assedio da parte dell'esercito, viene offerta quindi una porzione della città americana alquanto squadrata e (per quanto concerne la planimetria osservabile dalla mappa) abbastanza ripetitiva. Non c'è tuttavia da stupirsi né da allarmarsi di questo, data la preponderanza del titolo ad essere giocato in orizzontale (al contrario del suo diretto concorrente che vede nella verticalizzazione degli ambienti la sua chiave di lettura).

Il protagonista della storia avrà la facoltà infatti di poter correre ad una velocità sovrumana, spiccando salti indicibili e proseguendo nella corsa tranquillamente in verticale sugli edifici vari.

Non solo! Il particolare virus iniettatogli gli permette anche di assorbire le persone, assumendone quindi le fattezze ed eventuali capacità speciali a questi collegati: assorbendo un capitano dell'esercito, ad esempio, sarà possibile lanciare attacchi aerei.

In questi elementi Prototype concede una varietà inaspettata, tra assorbimenti, veicoli usabili, elementi dello scenario lanciabili ed armi splendidamente integrati nel contesto; a questi vanno aggiunte numerose skill sbloccabili nel corso dell'avventura ed eventualmente upgradabili.

Questa eccellente libertà data in mano al giocatore si rivela quanto mai vitale al titolo, traducendosi in un divertimento molto leggero ma probabilmente adatto ai buchi di tempo estivi relegati al videogaming.

 

 

Una valanga a base di genetica ed esplosioni!

Prototype offre un comparto tecnico complessivamente discreto. Palazzi e superfici – quest'ultime soprattutto su PS3 – si rivelano non appesantiti dalla natura freeroaming, costituendo uno scenario di fondo che sicuramente non regalerà scorci memorabili come un GTA ma comunque più che buono.

L'aspetto grafico delle vetture ed i modelli poligonali delle comparse sono invece inaspettatamente carenti, talmente da stonare anche nell'estrema velocità a cui il titolo si fa giocare. Solo negli scontri più concitati – che, è bene dirlo, non sono pochi – tra l'attenzione del giocatore posta al combattimento e gli ottimi effetti particellari a schermo, passeranno qualche volta adombrati dal divertimento.

Altra pecca è proposta dall'IA dei nemici, deludente: è da considerare però che il livello di sfida di Prototype, volutamente non eccessivo per mantenere il fluire dell'azione, si realizza nel ritrovarsi costantemente nel vivo dell'azione tra soldati, civili, carri armati, elicotteri ed esplosioni di ogni sorta.

Il giocatore, pad alla mano, troverà divertimento nella frenesia crescente degli scontri, ottimamente in coppia alla velocità cui il titolo si fa giocare: è vera e propria inerzia quella che spinge il giocatore a rimettere in movimento quel diavolo di Alex anche quando l'azione non lo richieda, spingendo il nostro alter ego virtuale a correre sulle auto per poi guadagnare in salto il tetto di un edificio e da qui lanciarsi alla conquista di un elicottero a svariati metri di altezza.

Questa incessante azione è sorretta dalle molteplici capacità di attacco di cui il nostro Alex dispone: nel corso del gioco infatti sarà possibile sbloccare skill di vario tipo e da qui anche particolari modalità offensive. A seconda dell'abilità infatti avremo modo di trasformare gli arti superiori del protagonista in diverse tipologie d'armi, da delle veloci e taglienti lame a dei pugni presi in prestito da Hulk e pitturati di nero e molto altro ancora. Al variare della situazione, dei nemici o semplicemente di vezzo e preferenze dell'utente si andranno ad alternare queste devastanti mosse.

 

  

 

Vola vola vola il carro armato!

L'ape Maia è salva anche questa volta, preferendole come proiettili giganteschi vetture di ogni sorta, il tutto a contribuire nel caos che questo titolo mette a schermo. E' un caos, badate bene, voluto e proprio in virtù di questo emerge un divertimento come più volte detto leggero, non profondo ma non per questo di scarso valore.

E' tuttavia nella realizzazione complessiva che Prototype mostra il fianco: se è vero che non è assolutamente finalizzato alla grafica e infatti ne risulta mediocre, l'IA e la trama potevano indubbiamente essere curati meglio.

Stile è un vocabolo assente tra i lemmi di questo prodotto – basterebbe vedere l'aspetto del menu, a voler essere maliziosi -, sacrificato forse in misura eccessiva al divertimento frenetico. Mancano quegli elementi in grado di stupire, chicche che altri titoli propinano per farsi riscoprire dall'utenza.

Forse Prototype semplicemente non ne necessita, limitandosi ad un divertimento vivace ma senza fascino.

 

Pro

- Pad alla mano è divertente senza richiedere al giocatore un grado di attenzione elevato

Contro

- Tecnicamente  altalenante
- IA troppo votata alla natura action, rivelandosi un supporto non adeguato all'ambito free-roaming   

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 8.0


La recensione di Prototype è stata scritta e curata da - per GameStorm.it, pubblicata il 02-07-2009

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Valutazione del gioco 9.7

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