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Recensione di Prince of Persia


Titolo: Prince of Persia
Genere:
AzioneAvventura
Console:
Playstation 3 (Versione Recensita); Xbox360
Sviluppatore:
Ubisoft Montreal         
Publisher:
Ubisoft
Data di uscita:
04/12/2008

Una Vita da Principe

Nato nel lontano 1989, Prince of Persia fu un titolo apprezzato da tutto il popolo videoludico grazie alle sue qualità d’animazione e lo spirito adventure. Disponibile per quasi tutte le piattaforme esistenti in quel periodo e prodotto da Broderbund, fu seguito da un secondo capitolo nel 1993, anch’esso stupefacente e capace di far appassionare numerosi videogiocatori. Nel 1999, viene pubblicato Prince of Persia 3D, il quale segna un passo avanti soprattutto grazie ad una grafica moderna, ma che non riesce a far innamorare i suoi nostalgici fan, come ben fecero i suoi due predecessori. Anno 2003, la svolta, Ubisoft lancia sul mercato Prince of Persia: Le sabbie del tempo, remake del primo capitolo, il quale riscuote un ottimo successo, grazie al motore grafico e allo stile di combattimento, gradevole e innovativo. Il capitolo fu seguito da altri due titoli nel giro di pochi anni, Spirito Guerriero e I due Troni, entrambi amati dal pubblico, ma che iniziarono pian piano a dimostrare il peso degli anni. Alla Ubisoft si accorgono che il loro fruttuoso prodotto sente il bisogno di un consistente rinnovamento e lanciano una sfida molto azzardata, annunciando il progetto di uno stile grafico totalmente innovativo, grazie all’utilizzo del Cel Shading e l’aggiunta di un secondo protagonista, una Principessa. Dopo una lunga attesa, Ubisoft lancia sul mercato Prince of Persia, titolo che lascia intendere l’inizio di una nuova generazione, abbandonando, quasi totalmente, quanto visto sino ad oggi.

 

 

Il Principe cerca moglie

La storia ha inizio con il nostro eroe che dopo essersi disperso in una tempesta di sabbia, si risveglierà all’interno di un enorme oasi, nella quale si trova l'Albero della Vita, ove vi è rinchiuso il demone Ahriman. Quest’ultimo, abbastanza scontatamente, riuscirà ad evadere, cominciando a diffondere malvagità e corruzione ovunque, sarà quindi compito del nostro aitante avventuriero, ritrovarlo e rispedirlo nella cella dalla quale è scappato. Durante questa difficile avventura, il nostro eroe sarà accompagnato dall’affascinante Principessa Elika, magnifica creatura, dotata di incredibili magie e abilità. Elika, a differenza di quanto si possa credere, per tutta l’avventura dimostrerà di essere fondamentale per il Principe, che solo grazie alle capacità della sua compagna, riuscirà a superare ostacoli e nemici, altrimenti impossibili. L’avventura, come anticipato, avrà inizio nell’eden, dal quale il malefico Dio del male è evaso, luogo in cui bisognerà tornare ogni volta che si vorrà acquistare un nuovo potere da far acquisire alla Principessa, grazie ai semi di luce raccolti durante il percorso.

Immediatamente, capiremo l’importanza di Elika, la quale ci fornirà lo slancio per un ampio salto e ci tenderà la mano, salvandoci, nel caso in cui compiessimo un salto sbagliato. Praticamente, in Prince of Persia, sarà impossibile morire, Elika ci seguirà ovunque, dotata di un intelligenza artificiale sbalorditiva, non sarà mai d’intralcio e sarà sempre pronta a salvarci la vita. Uniche  occasioni in cui saremo noi a  chiederle supporto, saranno nel caso dei doppi salti, durante i quali ci indicherà la strada da seguire, oppure davanti ad un nemico, dove i suoi attacchi saranno necessari per sconfiggerlo. Ogni volta che il nostro amico compierà un salto sbagliato, partirà da un luogo precedentemente attraversato, grazie al sistema di checkpoint, in puro stile platform, cosa che sicuramente per molti potrebbe risultare noiosa e ripetitiva.

 

Questione di gameplay

Di titoli in cui sono presenti combattimenti due contro uno in stile acrobatico ve ne sono molti, ma quanto visto in questo Prince of Persia, dimostra il proficuo lavoro di ricerca effettuato dagli sviluppatori. Ad ogni tasto del pad, corrisponde una funzione diversa, tra cui quello riservato ad Elika, che vi permetterà di richiamarla per allungare la gittata dei salti o per utilizzare la sua magia durante i combattimenti. Per tutta la durata dell’avventura tenere il ritmo sarà fondamentale, infatti, il sistema dei salti, si differenzierà da quello proposto nelle precedenti versioni, poiché ad ogni tocco del tasto corrisponderà un salto che non prevederà più la risposta al rilascio, ma sarà immediato. L’utilizzo del Guanto magico, sarà fondamentale per scivolare sulle pareti, mentre avremo a disposizione un tasto che ci permetterà l’utilizzo dei tanti anelli attaccati ai muri ed un altro per usare la spada. Tutte le azioni elencate, saranno rese in modo eccezionale, grazie allo stile grafico assolutamente stupefacente e piacevole. Le varie sezioni di esplorazione, combattimento e platforming, saranno tutte distaccate l’una dall’altra in maniera esemplare, infatti spesso capiterà di soffermarsi ad osservare i paesaggi, realizzati in maniera incredibile dai ragazzi della Ubisoft Montreal, i quali senza dubbio si sono dimostrati, ancora una volta, specialisti del genere. La mappa di gioco, è composta da quattro aree, all’interno delle quali vi saranno altrettanti livelli. Alla fine di ogni area, ci attenderà un temibile Luogotenente di Ahriman, il Cacciatore, la Concubina, il Guerriero e l'Alchimista, il quale incontreremo più volte durante il nostro tragitto, prima dello scontro finale.

Nei numerosi combattimenti presenti, fondamentale sarà trovare il giusto tempo di gioco, infatti dovremo imparare a stare sempre in guardia e colpire nei momenti cruciali, realizzando delle combo devastanti. La maggior parte degli  scontri avverrà su delle piattaforme sospese e il modo migliore per liberasi dei nostri nemici, sarà combattere fino a farli avvicinare al bordo per poi spingerli nel vuoto, si avete capito bene, proprio come Leonida spinge giù l’inviato di Serse prima di gridare la famosa frase “questa è Sparta!”, nel film 300.  Naturalmente non sarà cosa tanto facile, sconfiggere i boss delle quattro aree, questi saranno molto più duri da battere, infatti avranno il potere di mutare ad ogni colpo subito e di conseguenza dovremo attuare ogni volta un attacco diverso. Ogni qualvolta verremo colpiti mortalmente, grazie alla nostra amica Elika, avremo la possibilità di essere salvati spingendo l’apposito tasto, cosa che se non dovesse riuscirci, avverrà comunque, ma restituendo al nostro nemico gran parte della sua energia.

 

 

Una nuova esperienza, promossa a pieni voti

Tecnicamente Prince of Persia, si può definire un gioiello di rara bellezza, questo grazie al sistema Cel Shading, che aggiunge uno stile magico, al motore grafico che nonostante sia lo stesso utilizzato per Assassin’s Creed, in questa occasione appare in una veste del tutto innovativa.
Graficamente siamo vicini alla perfezione, è quasi impossibile trovare un difetto a questo titolo, tutto è al posto giusto, dalle splendidi animazioni, presenti in gran numero, ai livelli di dettaglio dei due protagonisti. Ma il vero fiore all’occhiello di questo Prince of Persia, è il level design, qui i ragazzi della Ubisoft Montreal si sono veramente superati, le quattro aree di gioco, molto diverse tra loro, sono un esperienza visiva unica, location tutte differenti e piacevoli da percorrere e ripercorrere.
Come scritto in precedenza, spesso ci capiterà di soffermarci ad osservare lo stile dei paesaggi, reso come in una fiaba, capace di far tornare l’animo fanciullo anche ai più grandi. Saranno presenti dei punti panoramici dove sarà d’obbligo effettuare una sosta in compagnia della nostra cara Principessa. Il comparto audio è caratterizzato da una stupenda colonna sonora, debitamente connessa allo stile del gioco. Il doppiaggio dei dialoghi è reso egregiamente e dona il giusto spirito ai due protagonisti. Ma come in tutte le fiabe, c’è anche un lato meno piacevole e in Prince of Persia si rispecchia nella longevità. Diecidodici ore, seppur quello in questione è un titolo di enorme fattura, ci sono sembrate veramente poche, nonostante dovremo ripetere alcune zone più volte data la loro difficoltà.  

 

 

Conclusione

Capolavoro, ai ragazzi della Ubisoft va riconosciuta la vittoria di una scommessa ardua, nella quale non tutti credevano. Prince of Persia stupisce per quanto bello da vedere, ma anche da giocare, infatti all’originale stile grafico si affianca un sistema di controllo ben congeniato. Con questo titolo, inizia sicuramente un nuovo modo alternativo  di creare i videogames, perché siamo sicuri che il sistema Cel Shading, sarà sfruttato anche per successivi lavori. Il taglio, abbastanza netto, di  questo Prince of Persia con il suo passato, sembra una scommessa riuscita, ma che forse potrebbe non essere apprezzata dai nostalgici amanti del vecchio Principe, sicuramente dal carattere più nobile. Infatti, il nuov   o eroe, è una vera canaglia, spavaldo e prepotente come un avventuriero alla ricerca di se stesso. L’aggiunta di una coprotagonista, risulta essere un’ottima idea, ampiamente promossa, che aiuta molto anche lo svolgimento della trama, che pian piano, durante lo svolgimento del gioco, inizierà a diventare molto interessante e avvicinerà i nostri eroi. Salti, scalate, arrampicate e camminate sui muri, saranno affiancate a dei Puzzle ben studiati e a combattimenti frenetici, che forse a volte, spezzano un po’ il ritmo di gioco. La libertà di scegliere le zone da percorrere e il grande senso di esplorazione, cercano di spezzare la linearità e la ripetitività di alcune azioni, che potrebbero non essere apprezzate da tutti, infatti siamo convinti che qui gli sviluppatori potevano fare qualcosa di meglio, ma forse hanno sprecato tutte le loro capacità nel creare un gioco innovativo, che per certi versi abbraccia l’arte. Nonostante dovremo ripetere dei percorsi più volte, per riuscire a superarli, speravamo in una storia più longeva, cosa che avrebbe dato una spinta in più ad un titolo che siamo sicuri non deluderà comunque. La ricerca dei semi di luce, potrebbe essere una giusta causa per rigiocarlo, ma non basterà comunque per superare tale lacuna. In conclusione, suggeriamo l’acquisto di Prince of Persia a chiunque possieda una console, il suo stile, reso magnificamente dal Cel Shading, saprà ripagarvi con un esperienza magica quanto unica.

PAGELLA

Grafica: 9,5

Impossibile non innamorarsene, realizzata come un disegno su tela, segna l’inizio di un nuovo modo di creare un videogame.

Gameplay: 9

Salti e acrobazie ormai se ne vedono in molti titoli, ma va promossa l’idea di inserire una nuova figura, debitamente accostata al Principe.

Sonoro: 9

Incantevole soundtrack alla quale si aggiunge un doppiaggio realizzato alla perfezione, capace di esternare lo spirito dei protagonisti.

Longevità: 8

Ahimè, Prince of Persia, come la maggior parte dei titoli recenti, soffre una longevità sicuramente migliorabile.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 9


La recensione di Prince of Persia è stata scritta e curata da - per GameStorm.it, pubblicata il 05-12-2008

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Prince of Persia

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Valutazione del gioco 9.1

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