Recensione di Mobile Suite Gundam: Target in Sight

Titolo: Mobile Suite Gundam: Target in Sight
genere: Azione
piattaforma: Sony Playstation 3
sviluppatore: BEC
publisher: Namco Bandai
data di uscita: 27-03-2007

Un nome una garanzia ? Non sempre!

Ogni volta che viene annunciato un gioco ispirato alla saga Gundam sarebbe quasi giusto aspettarsi un titolo che, seppur non brillante, possa divertire il pubblico videoludico.
Dopo tutto, cosa c’ è di più esaltante che poter pilotare dozzine di enormi mech e darsela di santa ragione con i propri nemici a suon di spade laser, mitragliatrici, lancia razzi e cannoni laser?
Magari il tutto farcito con una grafica di ultima generazione, una campagna single player ben strutturata ed un online ricco di modalità.
Ebbene Mobil Suite Gundam: Target in Sight ... non ha nessuna di queste qualità.
L’ unica cosa che il gioco sembra offrire è una dozzina di Gundam graficamente ben realizzati e … questo è tutto gente!
Il titolo in questione è stato uno dei primi usciti al lancio della Playstation 3 ma non è assolutamente indice della qualità che la console può esprimere: la grafica delle ambientazioni è a dir poco scarna, il frame rate è lento, il gameplay è primitivo e non esiste una modalità online.
A conti fatti c’ è una sola ragione che possa spingere un potenziale acquirente ad avvicinarsi a questo titolo: il nome GUNDAM.

Testa o croce ?

Nel gioco si ripercorre la ormai famosa guerra che vede schierate le due forze opposte: La federazione terrestre e il principato di Zeon.
Il gioco non scende nei dettagli sul perché le due forze in campo stiano lottando quindi qualora si voglia avere una conoscenza maggiore sull’universo di Gundam è consigliabile leggere il manga o visitare i numerosi fan site sparsi sul web. Tutto ciò che è necessario sapere è che la guerra viene combattuta prevalentemente su unità mobili meccanizzate chiamate “mobile suit”, in pratica enormi mech corazzati ed armati fino ai denti.
Ci sono 2 modalità di gioco: il single player che presenta una campagna non molto esaltante e il multiplayer, anche se definirlo cosi è improprio dato che si tratta di una semplice modalità split screen estremamente tediosa e visivamente complicata.
Come anticipato non esiste gioco online, nonostante al lancio della ps3 quasi tutti i giochi presentassero un online almeno abbozzato.
Nella campagna in sigle player ci viene richiesto di schierarci con una delle due fazioni: la differenza tra la difesa terrestre e il principato di Zeon è principalmente nei mobile suit utilizzati, a prescindere dalla scelta comunque le missioni affrontate saranno le stesse giocate dai due punti di vista diversi delle fazioni coinvolte.
La struttura della campagna è basata su cicli giornalieri: ogni giorno verranno presentate delle missioni che sarà possibile affrontare o ignorare.
Con il passare dei giorni sarà possibile ripristinare la salute del pilota, riparare il proprio mech è fare diversi upgrade relativi ad armi e corazza.
Il passare dei giorni determina anche la fine della campagna, essa ha termine una volta raggiunto il 31 dicembre o quando si è raggiunta la battaglia finale.
Non mancano le missioni secondarie ma esse sono completamente slegate dalla trama principale e i benefici ottenuti nel conseguirle sono davvero poca cosa in confronto all’impegno che richiedono.
Col proseguire del gioco si ottengono skill point basati sulle proprie capacità di combattimento e sul tempo trascorso per portare a termine la missione.
Questi punti possono essere spesi per l’ acquisto di mobile suit, per l’upgrade delle armi o per reclutare nuovi piloti.
Nella maggior parte delle missioni sarà possibile richiedere l’assistenza di un supporto, un bot che cercherà di appoggiarvi al meglio.
L’ upgrade dei mech può avvenire in 3 campi: Attacco, Difesa, Arma: il primo aumenta il danno inferto dalle armi, il secondo la salute e il terzo permette di apprendere la proficenza in nuove armi.
Come si può notare il Gundam target insight non brilla per “customizzazione” del proprio veicolo.
La maggior parte dei Gundam ha aspetto umanoide, ma chiaramente con movimenti legnosi e lenti tipici di automi fatti di metallo. La lentezza è lievemente compensata dal booster dorsale progettato per permettere al mech di scattare e sollevarsi per pochi istanti in aria per sorvolare il nemico.

La potenza è nulla senza il controllo... letteralmente!

Tutti i mobile suit possono essere armati con una arma da mischia, controllata dal pulsante triangolo; questa è particolarmente potente ma ovviamente può essere utilizzata solo a corta distanza.
Per la maggior parte del tempo comunque ci si ritroverà ad usare armi da tiro come fucili, mitragliatrici e raggi laser. Queste sono assegnate ai pulsanti quadrato ed R1. Le munizioni non sono infinite ma in ogni livello c’ è una sorta di deposito dove è possibile ricaricarle.
I controlli sono decisamente imprecisi, soprattutto il sistema di mira: il tutto è complicato dall’assenza di un reale tutorial, l’unica trainign mission ci vede già alle armi con i primi reali nemici.
Ad ogni modo il titolo consta di circa 25 missioni che alla lunga sono estremamente ripetitive: la maggior parte di esse richiedono infatti di distruggere tutti i mech avversari. Le locazioni, seppur estremamente scarne, sono varie: si spazia da sabbiose distese deserte a montagne rocciose, da ambienti urbani a navi nel bel mezzo dell’ oceano.
L’ unica nota positiva della fatica Namco Bandai sono i modelli poligonali dei Gundam ; vi sono circa 30 modelli tutti sufficientemente dettagliati da risultare gradevoli alla vista. Notevole è anche lo smembramento subito dagli stessi qualora vengano colpiti in modo critico, è possibile continuare a combattere addirittura senza braccia, calciando letteralmente l’ avversario.
Nonostante la sfilza di “brutte cose” descritte in questa recensione non è ancora stata detta la peggiore: il frame rate. E’ praticamente impossibile fare una partita senza subire tremendi rallentamenti e improvvisi cali di frame, è a dir poco snervanti essere interrotti nel bel mezzo dell’azione.
Il tutto poi diventa un vero inferno se vi sono numerosi avversari su schermo, spesso annientare un suit è più una questione di fortuna che non di bravura a causa di questa pesante lacuna.
Nemmeno il comparto sonoro si salva a causa delle esplosioni a volte “mute” e dell’irrealistico suono delle armi (la mitragliatrice fa più rumore del lancia missili!!!), i temi musicali poi sono noiosi e per nulla adatti alle “adrenaliniche” situazioni.

Commento finale

A conti fatti più che un gioco per Ps3 sembra di trovarsi di fronte ad un mediocre gioco per Ps2. Nemmeno i fan più sfegatati della serie Gundam potrebbero apprezzare quello che sembra un gioco fatto senza la minima cura, probabilmente ideato in maniera frettolosa per essere pronto in concomitanza con l’uscita della Ps3. Grafica scarna che si salva solo nella realizzazione del Gundam e una giocabilità ampiamente insufficiente rendono purtroppo, questo titolo sconsigliato a tutti, anche ai fans della serie.