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Recensione di L'Era Glaciale 3: L'alba dei Dinosauri


Titolo:
L'Era Glaciale 3 – L'Alba dei Dinosauri
Genere: Giochi d'azione
Console: Playstation 3, x360, PC
Sviluppatore: Eurocom Entertainment
Publisher: Activision
Data di uscita: 28-08-2009

Dal grande schermo al divano di casa vostra

Se la terza fatica di una delle saghe più riuscite nell'animazione dell'ultimo decennio imperversa al cinema attirando categorie di ogni genere e disparità, è ora di constatare quanto il suo alter-ego su console riesca nell'emulazione.

Il prodotto ha certamente un indirizzo specifico e questa è la fondamentale distinzione che è bene venga tenuta a mente: il gioco è semplice, destinato ad un pubblico giovane che vuole ritrovare i personaggi, gli scenari e le azioni chiave dapprima osservate in passivo al cinema, ora trasposte lungo diversi livelli e pronte per essere ri-vissute.

 

 

Una doppia certezza!

Il brand dell'Era Glaciale funziona, talmente bene da proporre una trama semplice ma non per questo noiosa, rinfrescando la fantasia con colpi d'occhio stilistici di un mondo preistorico mai così bello e “fiabesco” (una concezione moderna della fiaba, lo riconosciamo); ed è così che anche nel ritrovarvi a ripercorrere la stessa trama del film che magari avete già visto al cinema con amici, vuoi per la simpatia, vuoi per testare il 3D, non vi annoierete. Questo è dovuto essenzialmente a due caratteristiche: la prima è che, certamente, come ricordato sopra non è la trama, non solo almeno, il punto di forza del brand. La seconda è rappresentata dall'ottimo lavoro del team di Eurocom Entertainment: da un lato nel far percorrere al giocatore momenti magari non raccontati o solo accennati nel film, costituendo paradossalmente un “dietro le quinte”, dall'altro proponendo una varietà di livelli in grado a tratti di rasentare una serie di citazioni ai generi videoludici di maggior rilievo decisamente divertente.

Troveremo infatti richiami al più classico degli action quando nei ruoli di Buck, il nuovo personaggio di questo episodio, dovremo proseguire a suon di frustate e salti doppi; se necessario (e lo sarà), potremo anche sparare con visuale in terza persona ed autolock (possibilità introdotta con le palle di neve di Sid), per dopo passare ad un platform od un livello di volo a scorrimento orizzontale o, addirittura, in 3D (come i canonici simulatori di volo, anche se ovviamente semplificato nei comandi).

E' questa varietà estrema ma mai forzata, sempre piacevole, che spinge anche l'utente con qualche anno sicuramente in più rispetto al target medio del titolo a voler vedere il livello successivo.

Giocandolo, si constata che il punto di forza, in realtà, costituisce il principale elemento di critica: se infatti fosse stato concepito il titolo in maniera più profonda (senza essere traditi dal termine, non profondità nella trama quanto nel gameplay), con un livello di difficoltà maggiore e sfide più impegnative, certamente – complice soprattutto il fortissimo brand – ne sarebbe uscito un titolo con un target più ampio ma, soprattutto, una più che buona qualità, alla stregua di un vecchio marsupiale bandicoot dal pelo ormai imbiancato.

Ogni schema di gioco, nonostante possa essere fortemente diverso dal precedente, si rivela semplice ma anche semplicistico, risolvendo anche le boss-battle ad un semplice lavoro di comprensione di come vada affrontato e quindi alla risoluzione tramite ripetizione dell'azione un numero finito (per fortuna!) di volte.

 

 

Pronti a tornare tra i dinosauri?

Avremo modo di osservare riprodotti gli scenari principali e tutti i personaggi della serie: ovviamente il distacco è netto (come potrebbe non esserlo!), qualificandosi tuttavia come una grafica ben al di sotto della media. Tutte le scene di intermezzo sono con motore in-game, tranne una scena ripresa dal film in CG (probabilmente per difficoltà nel rendere la distesa alle spalle del dinosauro, troppo per quel motore; il punto a cui facciamo riferimento è quello in cui i nostri personaggi, subito dopo essere entrati nel sotto-mondo dei dinosauri, si ritrovano ad un vicolo cieco con un dinosauro aggressivo alle calcagna, bloccato dalla coda in un cumulo di rocce).

Nonostante questo i personaggi non sono riprodotti male e, vuoi le curve dello stile scelto, vuoi la semplicità nel rendere espressivi certi volti e personaggi fortemente iconici, il risultato è un qualcosa che, contestualizzato al target di mercato – sicuramente meno attento a texture ed altro – non sarà motivo di livore.

I personaggi utilizzabili nel gioco sono Sid, Manny (pochissimo), Diego (solo un livello), Buck ed il duo Scrat-Scrattina sempre intenzionato all'inseguimento della ghianda; la varietà, soprattutto con Buck e – in minor misura – con Sid, è offerta da alcuni stage in cui saremo al controllo di uno pterodattilo, dovremo alternare azioni action, qualche colpo in terza persona a salti platform oppure rotolare sulle tre uova di Tirannosaurus Rex (Chiara, Gustuovo e Tuorlino) per stretti sentieri innevati con tanto di sfida a Dodo altrettanto giocolieri.

Nota di contorno è l'assenza del famoso coltello di Buck derivato dal dente di Rudy, celebrato nel film come arma principale: più che pensare come giustificazione ad uno sviluppo parallelo (impossibile non sia stato comunicato un dettaglio così pesante al team), viene in mente che effettivamente l'intento – ben riuscito – sia quello del pubblico più piccolo, motivo per cui una liana a mo' di frusta per stendere i dinosauri invece che un affilato dente strappato dal nemico sia stata ritenuta più consona.

Nello svolgersi dei livelli sarà possibile raccogliere delle bacche rosse (oltre a varie munizioni), valuta locale con cui potremo comprare da Tony lo Svelto (l'armadillo venditore) potenziamenti per il personaggio in questione (il gioco anche senza potenziamenti rimane tranquillamente affrontabile, è bene dirlo), sbloccare dettagli, artwork, musiche e modalità multiplayer del gioco tramite cui divertirsi con un amico ed un doppio pad. Di contorno, la presenza di diversi cristalli di cinque colori dislocati nei livelli, da raccogliere per poter ambire a vari trofei.

I bonus sbloccabili (mediante la raccolta delle bacche) consistono in diversi elementi “off-stage”: gli unici, a dire il vero, che a mio avviso si siano rivelati interessanti sono stati gli artwork di un prodotto di sicuro valore stilistico (d'altronde gli artwork sono del setting e dei characters quindi il rimando al film è ovvio). Saranno così tante, tuttavia, le bacche che vi troverete ad accumulare percorrendo i livelli (senza necessità di ripeterli per ulteriore incremento del capitale) che vi ritroverete per sbloccare tutto, ma proprio tutto, e ne avanzerete.

 

 

Pro

- Il brand è inarrestabile: funziona e diverte, fungendo da richiamo dopo la visione del film

- Simpatici minigame multiplayer da giocare in compagnia

- Le situazioni che vi troverete ad affrontare sono davvero molto varie...

Contro

- ...ma sempre troppo semplicistiche: male che va, ripartirete qualche metro prima e ritenterete infinite volte

- Il comparto tecnico è medio-basso e la longevità è praticamente inesistente

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 6.7

 
 

La recensione di L'Era Glaciale 3: L'alba dei Dinosauri è stata scritta e curata da Edodo per GameStorm.it, pubblicata il 27-09-2009

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L'Era Glaciale 3: L'alba dei Dinosauri

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Valutazione del gioco 9.1

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