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Recensione di Il Padrino 2

Titolo: Il Padrino II
Genere: Azione
Console: Playstation 3 (Versione recensita) ; Xbox 360
Sviluppatore: Electronic Arts
Publisher: Electronic Arts
Data di uscita: 10/04/2009

Il Ritorno del Padrino

Correva l’anno 2006 quando Electronic Arts lanciò sul mercato Il Padrino, titolo videoludico ispirato all’indiscusso capolavoro di Francis Ford Coppola. Il Padrino, inizialmente, doveva essere uno dei tanti antagonisti di quel Grand Theft Auto che tanto successo stava riscontrando, invece col tempo riuscì a guadagnarsi una fetta di utenza tutta sua, questo perché a differenza del titolo Rockstar, offriva un’atmosfera molto diversa e alcune idee più “mafiose” che “criminose”. A tre anni di distanza e con un Grand Theft Auto ormai diventato indiscusso Re del genere, Electronic Arts ci riprova con il seguito del primo capitolo, proponendo alcune novità soprattutto in materia di gameplay.

Dirotta su Cuba

La prima scena del Padrino II, ispirata all’omonimo film, è ambientata a Cuba e vede protagonista oltre che al nostro alter ego Dominique, il buon Michael Corleone (nel film Al Pacino), il quale non perde tempo a metterci in un mare di guai. Questa prima fase di gioco, funge più che altro da tutorial, infatti è utile per familiarizzare con i comandi e per scoprire le varie mosse speciali eseguibili. Calci e pugni sono affidati ai due grilletti, mentre uno dei due dorsali richiama il menù delle armi che si hanno a disposizione, quest’ultimo poco originale in quanto già visto in Saints Row 2. Il sistema di puntamento può essere sia “libero” che assistito, anche se nel secondo caso si riduce notevolmente il divertimento e l’esperienza di gioco diventa più arcade.

Presente, inoltre, un sistema di copertura ben integrato, il quale permette di coprirsi a ridosso di sporgenze dalle quali è possibile sparare restando al riparo.

Dove c’è Mafia c’è Strategia

Il primo episodio del Padrino, nonostante fosse un Action – Free Roaming, offriva alcune soluzioni un po’ strategiche, cosa che questo seguito fa in dosi molto più elevate, spesso piacevoli ed interessanti. Dopo la breve esperienza Cubana, il nostro alter ego si ritroverà nella città di New York a capo della “famiglia”, con tutti i suoi pro e contro. Sì, perché se da un lato è colui che trae maggiori benefici dalle attività criminose e anche vero che è colui che ha il compito di organizzare il duro lavoro quotidiano, quale può essere quello di un vero mafioso.

Lo scopo base del gioco è quello di eliminare tutte le famiglie rivali e di impossessarsi di tutte le loro attività. La mappa della città di New York, raffigura tutte le attività controllate dai rivali presenti sul territorio, le quali sono suddivise per tipologie in base ai colori assegnati. Nostro compito sarà quello di recarci in queste attività ed accaparrarcele mediante sistemi più o meno amichevoli. Infatti dopo aver eliminato il bruto addetto alla vigilanza, dovremo contattare il proprietario e chiedergli il pizzo in cambio della nostra garanzia e tutela, utilizzando vari metodi intimidatori, quali possono essere la distruzione della merce, afferrarlo per il collo oppure sporgendolo a testa in giù dal tetto di un edificio. Il tutto, però, va fatto tenendo presente che ognuno di questi individui ha in serbo un punto di rottura riportato da una barra sullo schermo, il quale una volta superato, rende il nostro compito decisamente più ostico, in quanto il nostro nemico potrebbe anche rifiutarsi di collaborare. Riuscire nel compito di convincerlo, ci farà diventare proprietari di quella attività, alla quale dovremo assegnare delle guardie perimetrali per evitare attacchi da parte delle famiglie rivali intenzionate a renderci la vita difficile. Naturalmente niente è gratis, quindi le guardie avranno un costo giornaliero il che renderà necessario fare i conti con la propria disponibilità monetaria, rendendo dunque il gioco, sotto questo aspetto, più gestionale che action.

A questo punto, avendo ottenuto una nuova attività, debitamente vigilata dai nostri picciotti, non ci resta che procedere con la conquista di altre proprietà delle famiglie rivali. Ora vi starete chiedendo: “Tutto qui?”. No, è qui che invece  viene il bello e si scopre la vera anima strategica del Padrino 2.

Fondamentale sarà integrare nella nostra famiglia, collaboratori in possesso di caratteristiche speciali. Infatti, accedendo ad un particolare menù, si aprirà una sorta di albero genealogico, composto da spazi inizialmente vuoti, nei quali avranno posto dei personaggi che noi dovremo necessariamente arruolare per il completamento di alcune missioni. Questi personaggi sono il medico, utile per rianimarci in caso di pericolo di vita, il demolitore, abile con gli esplosivi, lo scassinatore, l’ingegnere ed in fine il piromane. A tutti i componenti della famiglia, al compimento di missioni, saranno implementate alcune abilità.

Quella appena illustrata è forse la parte migliore del titolo EA, in quanto lo stesso lascia per certi versi perplessi. Purtroppo il lato action del gioco non offre molto, le missioni sono abbastanza ripetitive e girare per la città di New York non è divertente come farlo in quella di Liberty City, giusto per intenderci. Certo, investire una vecchietta può attirare l’attenzione di più pattuglie della Polizia, ma gli inseguimenti non offrono divertimento a causa dei comandi che rendono la guida delle autovetture piuttosto legnosa. L’intelligenza artificiale dei nemici è stata ben al di sotto delle nostre aspettative, ma anche quella dei propri partner lascia perplessi, poiché se i primi sono poco più che bersagli in movimento, i secondi a volte sembrano disinteressati all’azione in atto.

La longevità è un’altra nota dolente, infatti non va’ al di sopra delle dieci – docici ore, poche se consideriamo che l’anima del titolo è comunque free roaming.

 

 

Il motore grafico di Dead Space non spaventa più

Come da titolo, il Padrino 2 sfrutta il motore grafico utilizzato per il Survival Horror uscito lo scorso ottobre, che un po’ a sorpresa è riuscito a guadagnarsi la stima anche dei più scettici. Peccato che in questo secondo episodio del Padrino, sia proprio il comparto grafico a penalizzare pesantemente il risultato finale.

Il Padrino 2 è padrone di un comparto grafico deludente, i modelli poligonali sono grezzi, spogli e poco curati, neanche le texture riescono a salvarsi.

La città di New York, ampiamente ridotta quanto ad estensione, è riprodotta discretamente, mentre un plauso va fatto alla ricostruzione dell’atmosfera, ottima come nel primo episodio.

Il comparto audio si mantiene sulla sufficienza, splendida la colonna sonora, la stessa del capolavoro di Coppola, buono il doppiaggio dei dialoghi tutti in lingua italiana.

Picciotti online

Un’altra piacevole novità di questo seconda uscita del Padrino videoludico, è l’implementazione di un comparto multiplayer che offre varie modalità di gioco.

Oltre al classico Deatmatch,  dove due bande rivali devono scontrarsi, vi sono altre modalità che sfruttano le caratteristiche dei componenti della famiglia: Scassinatore, Assaltatore e Incendiario.

Inoltre, è possibile giocare in modalità “Don”, nella quale si ha la possibilità di monitorare la mappa dall’alto e fissare così i punti strategici dai  quali colpire i nemici. Quest’ultima, per quanto innovativa e a sfondo più strategico che action, ci è parsa senza dubbio la più noiosa e forse meno azzeccata.

Conclusione

Il Padrino II ha il duro compito di portare sulle console l’atmosfera mafiosa e noire dei film da cui prende il nome, riuscendoci solo in parte, perché come per il primo episodio, quello prodotto da Electronic Arts, non è altro che un buon titolo, niente di più, niente di meno, arricchito di un gameplay solido grazie all’implementazione della parte gestionale, che se da un lato può essere piacevole, è anche vero che per alcuni amanti del free roaming, potrebbe sembrare un ostacolo.

Come già sottolineato alcune righe sopra, il comparto grafico fa storcere il naso, perché non sfrutta a dovere le potenzialità dell’ottimo motore di Dead Space e perché  ampiamente al di sotto rispetto a quello di titoli dello stesso genere, quali possono essere Grand Theft Auto IV e perché no, lo stesso Saints Row 2. Il multiplayer, piuttosto classico, regalerà sicuramente qualche ora di gioco supplementare.

Un titolo che raggiunge appena la sufficienza, ma che tuttavia vi consigliamo di prendere in considerazione se cercate un gameplay un po’ fuori dagli schemi.


Pro

E’ il Padrino!

Struttura del Gameplay

Atmosfera ben realizzata

Contro

Comparto grafico

Intelligenza artificiale

Alcune magagne tecniche

VALUTAZIONE COMPLESSIVA:  6,8

La recensione di Il Padrino 2 è stata scritta e curata da - per GameStorm.it, pubblicata il 08-05-2009

Commenti sulla recensione (1)

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Commenti
avatar di GiampieroCutrono
12-01-2020
GiampieroCutrono

Ragazzi mi serve x favore 😱😱

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Il Padrino 2

  • Immagine della copertina del gioco Il Padrino 2 per PlayStation 3

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Valutazione del gioco 9.1

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