Titolo: Akiba’s trip: Undead & Undressed
Genere: RPG
Piattaforma: PlayStation 3
Sviluppatore: Acquire
Publisher: NIS America
data di uscita: 16 ottobre 2014
Otaku,un termine un po’ tecnico, un po’ giapponese per indicare i fanatici ragazzi nerd dagli occhi a mandorla che passano il tempo libero a dilapidare i loro risparmi acquistando manga, anime, idol e videogames prettamente giapponesi, magari recandosi di persona presso il quartiere di Tokyo Akihabara, il quale rappresenta per loro un vero e proprio luogo di culto.
Così come nel paese del sol levante, anche qui da noi stanno proliferando (relativamente) gli otaku, mentre una volta si dovevano impegnare per importare titoli giapponesi il più delle volte bistrattati dai nostri mercati, da un po’ di tempo a questa parte si nota una netta inversione di tendenza in quanto stiamo assistendo ad una sorta d'apertura delle frontiere videoludiche, consentendo di acquistare i tanto bramati JRPG direttamente presso il loro rivenditore di fiducia sotto casa.
Tra questi figura Akiba’s trip: Un dead & Undressed (d’ora in poi ATUU), secondo episodio della serie, anche se in occidente rappresenta il primo titolo importato ufficialmente.
La prima caratteristica di questo ATUU che salta all’occhio è l’ambientazione, che si colloca proprio presso il distretto di Akihabara, ricostruito fedelmente includendo ben 130 esercizi commerciali tra cui si potranno riconoscere (per chi ci è stato) negozi di anime e manga, poster pubblicitari, sale giochi, cafè e così via.
Il protagonista del gioco è Nanashi, un otaku che è stato appena attaccato dai Synthister (i moderni vampiri), ma salvato dalla bella Shizuku che con le sue abilità gli eviterà la tremenda sorte riservata a tutti i comuni mortali colpiti dai vampiri contemporanei, ovvero essere privati della propria linfa vitale e quindi cadere in una apatia accentuata.
Dopo essere stato salvato, Nanashi si aggrega all’organizzazione Akiba Freedom Fighters (di cui Shizuku fa parte) la cui mission è debellare la minaccia vampiresca. Per portare a termine il vostro compito dovrete affrontare missioni che spesso e volentieri si compongono di una prima fase di esplorazione, quindi una seconda di combattimento, nella quale dovrete sconfiggere il Synthister di turno.
Per avere speranze di vincere contro tali nemici dovrete sfruttare il punto debole dei vampiri, ovvero la loro avversione verso la luce. Purtroppo non basterà esporli al sole per sconfiggerli, bensì la maggior parte della loro superficie cutanea dovrà essere esposta ai raggi solari, il che vi obbligherà a spogliare il demone di turno dei suoi vestiti, fino a farli restare in biancheria intima, istante in cui saranno sopraffatti dai raggi ultravioletti. Per quanto il sistema di combattimento sembri essere quanto meno paradossale, va detto che è tutto sommato piuttosto articolato:tre sono i tasti dedicati all’attacco, ciascuno di essi per rivolgerli a una determinata zona del corpo per indebolirla, e quindi premendo in modo prolungato il pulsante i rispettivi indumenti (copricapo, magliette, camicie, pantaloni, gonne…) vengono strappati/sfilati. A tutto ciò si aggiungono Quick Time Events che consentono di eliminare più indumenti allo stesso tempo, semplicemente portando a termine la sequenza di tasti indicata sullo schermo.
Peccato solo che il gioco non riesca a convincere per longevità, un po’ per lo scarso livello di sfida, un po’ per la ripetitività dell’azione, per la quale anche le missioni secondarie non riescono a rappresentare una valida alternativa.
Un paio di altri difetti affliggono questo ATUU: il comparto tecnico in primis, in quanto la grafica generale è lontana anni luce dai titoli di riferimento, senza contare gli effetti di pop up, i cedimenti di frame rate, le textures approssimative e i frequenti caricamenti, che certo non convincono.
Anche l’interazione con i personaggi non giocanti e il non aver incentivato adeguatamente l’esplorazione (dei 130 esercizi commerciali per la maggior parte vi sarà consentito solo dialogare coi relativi commessi) lasciano l’amaro in bocca.
Discreta la longevità: una decina le ore che vi separano dai titoli di coda (anche affrontando le side quest), senza dimenticare i differenti finali che si sbloccano in funzione delle scelte fatte durante i dialoghi.
Buono, infine, il sonoro, con una colonna sonora degna di un titolo del genere e un doppiaggio piuttosto convincente, ovviamente in giapponese e inglese.
Akiba’s trip: Undead & Undressed è un titolo che si farà apprezzare da coloro che amano la cultura giapponese, manga, anime, idol e JRPG, mentre le persone "normali" non riusciranno a capire appieno i riferimenti e le parodie in esso contenute.
Un sistema di combattimento originale ma non troppo sviluppato, una ripetitività che si trasforma in poco tempo in noia e un comparto tecnico mediocre sono le principali pecche del titolo. Peccato
La recensione di AKIBA'S TRIP: Undead & Undressed è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 21-10-2014
"mentre le persone "normali" non riusciranno a capire appieno i riferimenti e le parodie in esso contenute." HAHAHA praticamente c'è scritto "Gli Otaku qualche problema ce l'hanno" apparte gli scherzi, bella recensione però nonostante il titolo mi attiri molto, credo che aspetterò una notevole riduzione di prezzo, insomma, il comparto tecnico sembra quello di jet set radio uscito nel 2000.
Bah, la dimostrazione che, anche in Giappone, per un titolo buono ce ne sono cento di mediocri.
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jack5d
Che schifo di recensione... L'autore ignorando chi siano gli otaku...