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Recensione di The King of fighters XI

Titolo: The King of Fighters XI
Genere: Picchiaduro
Console: PS2
Sviluppatore: Ignition Entertainment
Casa Pubblicante: SNK Playmore

Dal 1994 al 2003 abbiamo assistito alla periodica comparsa sugli scaffali, ogni anno puntuale come un orologio svizzero, di produzioni della serie The King of Fighters, titolo picchiaduro di passata generazione caratterizzati da una monotonia pressoché totale, tale da rendere quasi indistinguibili i vari episodi se non all’occhio critico di chi la saga la conosce bene.
In realtà si possono enumerare alcune migliorie che con il passare del tempo ne hanno variato un tantino l’appeal: da un certo punto in poi, ad esempio, è stata introdotta la possibilità di combattere 3 contro 3 (comunque sempre uno per volta), con la facoltà di switchare da un personaggio all’altro a seconda delle circostanze. Infine si segnò un altro passo in avanti con il passaggio dall’hardware Neo Geo all’Atomisware, il quale ha consentito di arricchire un tantino il quantitativo di frames che compongono ogni singola mossa, così come sono stati introdotti gli sfondi tridimensionali (pur mantenendo la classica bidimensionalità dei lottatori).
Questo è il retroscena che fa da sfondo alla venuta di the King of Fighters XI, il quale non ambisce minimamente a spiccare dall’anonimato delle altre puntate della serie se non per alcune piccole migliorie apportate al gameplay.


Piccola rivoluzione

Il gioco comincia con la selezione dei tre picchiatori che comporranno la squadra da voi governata, quindi vi verrà chiesto di specificare l’ordine di intervento e chi di essi occuperà il ruolo di leader (ovvero colui che potrà portare a termine le Leader Desperation Moves, le quali vi toglieranno dai guai al costo di 2 tacche della barra energetica).
L’altra novità consiste nella comparsa di un’ulteriore barra, posta sopra quella dell’energia, che vi consentirà di compiere alcune mosse in collaborazione con i vostri alleati. Le mosse in questione sono la Quick Shift, che consiste nell’interrompere una combo iniziata con un personaggio per concluderla con un altro, la Saving Shift con la quale potrete chiedere aiuto a un compagno se bersagliati da una combo avversaria, infine potrete eseguire la Dream Cancel che, come tutte le Super Cancel e tutte le mosse che bloccano un’altra mossa trasformandola in una più potente, viene associata alla Leader Desperation. La nota positiva risiede nel fatto che a queste mosse è abbinata una barra dedicata, preservando quindi la barra offensiva che perciò non viene intaccata.
A tutto ciò va aggiunto infine il Judgement System, un sistema che, nel caso di partita patta, determina il vincitore non semplicemente sulla base dell’energia residua posseduta dai giocatori, bensì anche dall’attitudine offensiva mostrata durante il match e da tanti altri parametri di giudizio.
I personaggi disponibili sono in tutto 47 (tra cui alcuni in esclusiva per la PS2, tra cui vale la pena menzionare Mai Shiranui, Robert Garcia, Geese Howard, Mr. Big, Tang Fu Rue, Hotaru Futaba, e Kyo Kusanagi), più 7 boss impersonabili dal giocatore, giusto per provare l’ebbrezza della superiore potenza dei più ostici personaggi da battere.
Tali giocatori li potrete scegliere per partecipare alle varie modalità presenti nel gioco, che contemplano la classica arcade, il team play, la sopravvivenza (battezzata in questo caso Endless) e la modalità missioni, che consta di una quarantina di obiettivi da portare a termine, come ad esempio vincere con determinate mosse, eseguire solo contrattacchi, usare solo pugni e calci, resistere fino alla scadenza del tempo e così via. È grazie a questa modalità che potrete sbloccare i vari elementi nascosti, che tuttavia non sono altro che immagini e artworks.

Anacronistico

Per il resto il gioco si mostra tale e quale alle altre apparizioni della serie, incapace di offrire una grafica degna della console su cui gira: i personaggi, infatti, sono caratterizzati da una bassa definizione e mostrano animazioni davvero scadenti, in linea con le produzioni di una decina di anni fa. Meglio si presentano gli sfondi, tridimensionali e con qualche elemento animato, ma comunque lontani anni luce dall’accettabilità. Gira il dito nella piaga l’assenza nella versione nostrana delle opzioni online, che vi impediranno di sfidare chiunque altro non sia appartenente alla vostra più o meno ristretta schiera di amici.
Anche la musica non va oltre al più mero anonimato, rimasta tale e quale ai primi episodi della serie.
In conclusione, siamo di fronte all’ennesimo tentativo di SNK Playmore di propinarci titoli che sono stati capaci di riscuotere successo, ma in un’epoca ormai remota; la preistoria videoludica. La vera pecca di questo gioco risiede nella mancanza di un motivo tale da giustificare l’acquisto anche per chi la serie l’ha apprezzata e amata all’estremo, vista la bontà di altri giochi appartenenti al genere attualmente in commercio.


PAGELLA

Gameplay: 6

Il gameplay è immutato rispetto ai titoli della metà degli anni ’90, nel bene e nel male

Sonoro: 4

Tale e quale alle vecchie produzioni anche il sonoro, senza alcun tentativo di renderlo attuale

Grafica: 4

Analogo discorso per la grafica, colpevolmente anacronistica e inadatta ai tempi moderni

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 4,5

La recensione di The King of fighters XI è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 20-10-2007

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The King of fighters XI

  • Immagine della copertina del gioco The King of fighters XI per PlayStation 2
  • Data di uscita:
    N/D
  • Categoria:
    picchiaduro
  • Disponibilità per:
    PS2
  • Popolarità:
    0.07 %

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Valutazione del gioco 7.9

L'ultimo voto è stato 10 dato da shake84

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