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Recensione di Ratchet & Clank: Size Matters


Titolo: Ratchet & Clank: Size Matters
Genere: Azione
Console: Playstation 2
Sviluppatore: High Impact Games
Publisher: SCEA
Data di uscita: 21-03-2008

Appena conclusa l’ennesima avventura, Ratchet & Clank decidono di concedersi un po’ di meritato riposo sulle dorate spiagge di una isola tropicale del sistema solare. Appena trovato il modo di rilassarsi, tuttavia, vengono raggiunti da Luna, una loro ammiratrice, la quale li implora di farle vedere come se la cavano all’opera malmenando i cattivi dell’isola. È così che i due eroi si ritrovano a menar le mani, giusto per mostrare alla loro ammiratrice di che pasta sono fatti. Tuttavia il solito capitano Qwark non poteva non mettere il suo zampino anche in tempo di vacanza, rovinando la festa ai nostri eroi, questa volta rapendo la piccola studentessa e defilandosi indisturbato. Ovviamente l’etica dei nostri due tutori della giustizia non poteva che imporre loro di lanciarsi all’inseguimento dell’acerrimo nemico, al fine di liberare la loro nuova amica.

È questo l’inizio di Ratchet & Clank: Size Matters, un titolo caratterizzato da una trama a dir poco banale, come potete notare da quanto riportato qua sopra. Chiudendo un occhio sull’introduzione all’ennesima avventura dei due paladini della giustizia, va detto che il fatto positivo è che vi ritroverete immediatamente nel bel mezzo dell’avventura intenti a cacciare robot nemici e creature aliene ostili, esattamente come eravate stati abituati dagli altri episodi della serie. Allo stesso modo dei vari prequel apparsi su PS2, infatti, avrete a che fare con un titolo che si presenta come una miscela di elementi platform, picchiaduro e sparatutto, il tutto condito da una infarinatura di RPG e vari minigiochi a variare l’appeal del gioco.

Arsenale vario

Oltre a saltare da un livello all’altro dovrete eliminare lo schermo dalla presenza ingombrante dei vari nemici, cosa che potrete effettuare a suon di colpi di chiave inglese (combattimento ravvicinato) oppure con le vari armi a disposizione. Ogni uccisione di nemici (e di elementi facenti parte delle ambientazioni) vi farà guadagnare bolts, la moneta locale, utile per aggiudicarvi munizioni, armi e quanto altro disponibile nei vari distributori disseminati lungo il vostro cammino.
Una parentesi tutta sua se la merita l’arsenale a disposizione, che comprende armi come il Lacerator, le Bombe Acide, il Colpitore e varie altre, per la gioia dei giocatori abituati ai titoli in cui la potenza di fuoco la fa da padrona. Per impugnare facilmente un'arma il tasto triangolo è stato destinato all’accesso del menu rotativo dell’arsenale, piuttosto utile per prendere possesso immediato dell’arma necessaria a proseguire. Di ciascuna arma avrete munizioni limitate (non troppo abbondanti, a dire il vero), che potrete raccogliere lungo il tracciato oppure nei vari distributori piazzati qua e là lungo il vostro cammino. In essi potrete anche accedere a nuovi gingilli, purche abbiate bolts a sufficienza per l'acuisto. Ciascuna arma, infine, evolve man mano che viene utilizzata, diventando via via più potente ed efficace. Proseguendo lungo l’avventura, inoltre, troverete pezzi di armatura, utili per incrementare la vostra resistenza ai colpi nemici, in classico stile RPG.
La chiave inglese, oltre a rivelarsi utile nei combattimenti (specie quando finirete a corto di munizioni), si rivelerà indispensabile per azionare i meccanismi che compongono i pochi puzzle sparsi qua e là per le ambientazioni, tutti piuttosto facili e poco impegnativi.

Non all’altezza

Oltre a tutte quello precedentemente descritto, ci sono i vari minigiochi, tra cui lo sblocco delle serrature di alcune porte (in cui dovrete grindare su percorsi prestabiliti azionando interruttori ed evitando i classici pericoli) e gare a bordo degli skyboard, senza dimenticare le sezioni da affrontare nei panni ferrosi del vostro amico Clank, il quale spesso e volentieri se la dovrà vedere anche con altri personaggi da comandare e dirigere con semplici ordini.
Insomma, sembrerebbe che gli ingredienti che contraddistinguono i titoli della serie ci siano tutti, facendo di questo Ratchet & Clank: Size Matters uno degli ottimi titoli che abbiamo imparato ad accogliere sulla nostra PS2. Purtroppo non è così: vi renderete ben presto conto di come la qualità generale del gioco non sia all’altezza della fama della serie a causa di tutta una serie di difetti che rendono il gioco poco appetibile.
I minigiochi in primis si rivelano poco brillanti e divertenti, specie le corse sugli skyboard, caratterizzate da un sistema di controllo davvero inefficace e poco gestibile, peggiorato inoltre da un sistema di rilevazione delle collisioni quanto meno discutibile.
Anche l’avventura principale si rivela non troppo godibile, a causa dell’estrema resistenza di alcuni nemici, per i quali dovrete sparare addirittura una decina di colpi per vederli abbattuti (quando magari a loro basta un colpo a segno per farvi perdere interamente l’energia accumulata, come nel caso dei fiori del secondo livello), il che rende il gameplay in alcune circostanze frustrante.
Un ultimo terribile difetto, infine, si concretizza nella gestione delle telecamere, davvero troppo reattiva ai comandi della levetta destra e capace di dare il peggio di sé negli spazi angusti, dove vi sarà impedito di orientarvi.

Graficamente deludente

Se a tutto ciò si aggiunge una realizzazione grafica quanto meno deludente, caratterizzata da ambientazioni spoglie, textures mediocri e da un numero di poligoni davvero insufficiente (basterà guardare i reattori della vostra navicella, esagonali) si capisce come questo titolo si collochi al disotto delle aspettative, certamente nettamente inferiore allo standard a cui ci aveva abituati la serie.
Probabilmente la colpa di questo flop non la si può affibbiare al passaggio dal team di sviluppo Insomniac Games ad High Impact Games, che ha curato questo episodio. Probabilmente il passo indietro è da imputarsi alla natura del gioco, ideato e sviluppato per PSP (uscito all’inizio del 2007) e quindi semplicemente convertito al codice PS2 e propinato sul mercato senza apportare alcuna miglioria. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una grafica degna di una PsOne e una longevità che si assesta sulle 5-6 ore di gioco nella campagna in single player, per nulla prolungata dall’esperienza in multiplayer, modalità davvero deludente e in solo split screen. In questi casi sarebbe auspicabile includere alcune novità, livelli aggiuntivi o quanto altro, se non altro per incentivare ad acquistare la versione per la console casalinga anziché quella portatile.

In conclusione, si chiude in modo davvero deludente l’avventura sulla PS2 di Ratchet & Clank, con un titolo insipido e incapace di racchiudere in sé quanto di buono mostrato dagli altri episodi della serie, a causa della presenza di alcuni difetti sicuramente evitabili.

PAGELLA

Gameplay: 6,5

Il gioco si rivela un discreto mix tra platform, sparatutto, RPG e minigiochi, questi ultimi piuttosto monotoni e poco incisivi.

Sonoro: 7

Buone le voci, accompagnate da musiche azzeccate (create dal solito David Bergeaud)

Grafica: 4

La grafica di questo titolo è quanto meno vergognosa, essendo praticamente degna di una PsOne.

VALUTAZIONE FINALE: 5

Ratchet & Clank: Size Matters non si rivela all’altezza delle altre apparizioni della serie sulla PS2, risultando la semplice conversione su PS2 del gioco nato inizialmente per PSP.


La recensione di Ratchet & Clank: Size Matters è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 04-05-2008

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Ratchet & Clank: Size Matters

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Valutazione del gioco 8.2

L'ultimo voto è stato 8 dato da mario2009

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