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Recensione di Stella Glow

Titolo: Stella Glow
Piattaforma: Nintendo 3DS
Genere: JRPG
Sviluppatore: Imageepoch
Publisher: Sega, Atlus
Data di uscita: 18 Marzo 2016

Una “Stella” illumina le ceneri di ImagePoch

Stella Glow è l'ultima fatica dello studio nipponico Imageepoch, compianta software house, che si è sciolta proprio dopo l'uscita del gioco in terra natia. Si tratta di un JRPG e una sorta di seguito spirituale di Luminous Arc, gioco per Nintendo DS con quasi un decennio alle spalle, che tratta tematiche molto simili e con cui condivide molte scelte artistiche.

 

La Magia della Musica

La trama di Stella Glow comincia sin dall'antichità dei tempi, in cui Dio, stanco degli innumerevoli peccati commessi dagli esseri umani, decide di bandire la musica, l'unico mezzo con cui si può manifestare la magia. Nel presente del Regno di Regnant, mondo fantastico creato da Imagepoch, esistono pochi individui capaci di utilizzare il canto e la musica per la magia, ovvero le streghe. L’incipit dell’avventura è la presentazione del protagonista del gioco, Alto, un semplice ragazzo di 17 anni che soffre di problemi di amnesia. Proprio a causa di ciò, a 14 anni, si perse nel bosco vicino al villaggio di Mithra, dove fu trovato da Lisette (sua futura sorella) e venne adottato dalla sua famiglia. Il nostro eroe decise quindi di sdebitarsi offrendo i propri servigi da cacciatore. Mithra, dove si trova la sua nuova casa, è però minacciato dalla comparsa di Hilda, la strega della distruzione supportata dalla sua squadra di combattenti chiamati Harbingers. Questa tramite la propria magia oscura "Song of Ruin” ha la possibilità di cristallizzare tutto quello che la circonda. Senza volervi rovinare inutilmente la trama con ulteriori spoiler, vi anticipiamo che il destino dei nostri protagonisti, è più intricato e collegato a quello delle streghe di quello che è possibile immaginare nelle battute iniziali. Riusciranno Alto e Lisette a contrastare gli incantesimi di Hilda e a ripristinare la pace.

2D “Statico” e 3D poco “Deformed”

Il team di sviluppo ha fatto un lavoro delizioso: si alternano sfondi in 2D per i dialoghi (molto piacevoli da vedere anche in modalità 3D se pur non necessaria) e cutscenes in stile anime. Ovviamente ci sono anche le battaglie, proposte in tre dimensioni e con sequenze di vera azione in cui i personaggi mostrano il proprio aspetto “deformed”. In realtà parliamo di uno stile non pesante che si discosta decisamente dal cosiddetto “super-deformed”. Le ambientazioni, come detto in 2D, sono ben realizzate grazie ad un sapiente utilizzo di una camma cromatica “vivace”. Si contraddistinguono edifici imponenti e paesaggi piacevoli alla vista e tipici delle produzioni giapponesi di questo genere di giochi. Purtroppo tutto questo è un po’ limitato dal motore grafico che non sembra essere all'altezza: qualche poligono di troppo nelle sezioni dei combattimenti e alcuni sprite poco curati, ci lasciano pensare ad un lavoro leggermente incompleto/sbrigativo dal un punto di vista tecnico. Un punto a favore va al comparto sonoro: musiche ed effetti, molto curati, danno quasi l'impressione di trovarsi in prima persona nei luoghi di gioco… Del resto, la musica è una parte fondamentale anche della trama. Una “nota” dolente è rappresentata dal doppiaggio che è sì curato nei momenti in cui è presente ma, alle volte, scompare durante uno scambio di battute anche in momenti salienti della trama. Sarebbe stato più apprezzabile se fosse stato presente nella totalità dei dialoghi.

Mission Time e Free Time

Il gameplay si divide in due fasi, "Mission Time" (trama principale e missioni secondarie) e "Free Time". Durante il Mission Time, possiamo muovere il protagonista nei percorsi stabiliti della mappa, tramite delle icone. E’ possibile distinguere se si tratta di una missione principale secondaria in base alle icone, rispettivamente rosse o a forma di mostro. Fatto ciò dobbiamo scegliere se livellare i nostri personaggi e per quanto tempo, oppure affrontare la main quest. Nel caso ci siamo scordati qualcosa sui passati avvenimenti, ci si può recare nella stanza di Alto e consultare un breve riassunto. I combattimenti si svolgono in uno scenario in tre dimensioni con visuale isometrica, al suo interno troviamo una scacchiera in cui muovere i personaggi. Questo rende più realistico il sistema di combattimento. State in guardia perché gli attacchi portati alle spalle del nemico infliggono più danni. Naturalmente questo non può avvenire completamente a nostro piacimento, dobbiamo stare attenti sia alla mobilità nostra e dell’avversario, organizzata su turni, sia alla portata dei diversi attacchi. Inoltre anche il terreno di battaglia influisce su questo fattore: corsi d'acqua e scenari rocciosi rendono i movimenti dei personaggi più difficoltosi. Ogni azione, come un movimento o un attacco o l'utilizzo di un oggetto determina il tempo di attesa per il turno successivo e, se si decide di non compiere nessuna azione per studiare meglio la battaglia o perché si ha in mente qualche strategia particolare, il nostro personaggio può eseguire la mossa successiva in un lasso di tempo minore. A destabilizzare questo equilibrio ci pensano le abilities e le skill di ogni combattente, che permettono di effettuare degli attacchi speciali a discapito di una spesa di SP: un doppio attacco, un attacco a un gruppo di nemici, l’utilizzo di magie curative e così via. Nel Free Time, invece, possiamo svolgere dei compiti extra per racimolare denaro, parlare con i compagni, per sbloccare delle nuove abilità, o esplorare alcuni scenari per trovare nuovi oggetti che ci possono essere utili durante il gioco. Una parte importante del gioco, è la possibilità di effettuare il “Tuning” (abilità di Alto), che scoprirete da soli, e che può influenzare la trama principale. Per il resto ci troviamo nello standard dei giochi JRPG, e non abbiamo rilevato nessun’altra novità degna di nota.

 

Longevità e semplicità vanno di pari passo

Il gioco è composto da un prologo più i successivi dieci capitoli. La durata della quest principale è di circa 30-40 ore, naturalmente se si vuole completare al 100%, o si vogliono sbloccare tutti i finali, la durata come minimo raddoppia, anche in base alla capacità del giocatore di progredire e migliorare. Questo è un aspetto da tenere in considerazione perché, da un punto di vista pratico, il gioco è accessibile davvero a tutti, l'aumentare della difficoltà cambia gradualmente e, nonostante le meccaniche classiche, non ci saranno dei momenti proibitivi, il che potrebbe far storcere il naso ai fan accaniti del genere. Il livellamento dei personaggi e la loro personalizzazione è appunto molto basilare, per ogni attacco e nemico sconfitto si ottengono dei punti esperienza, all'aumento di livello aumentano automaticamente i parametri del personaggio, noi possiamo utilizzare degli accessori chiamati Orb per potenziarlo, come bonus per l'attacco, la difesa e la precisione, oppure impostare uno status come il veleno nei nostri attacchi. La trama si sviluppa inizialmente un po’ a rilento, per via delle diverse sequenze di dialoghi, che alla lunga possono diventare frustranti, considerando anche il fatto che si svolgono su uno sfondo statico in 2D. Successivamente il ritmo del gioco si fa decisamente più sostenuto. Purtroppo, bisogna ammettere che, se pur i personaggi siano ben caratterizzati, alcune scelte nella trama sono poco originali. Interessante, invece, è possibilità di poter affinare l'amicizia con il nostro party durante il Free Time: si possono scoprire delle chicche sui personaggi secondari ma soprattutto sbloccare delle nuove abilità, a seconda dello stile di combattimento che ci piace adottare, possiamo scegliere con quale personaggio aumentare la nostra amicizia piuttosto che con un altro. Insomma, abbiamo molta scelta da questo punto di vista. Alcuni lavori extra ci hanno deluso perché si concludono semplicemente, attendendo qualche secondo o compiendo delle semplici azioni. Sarebbe stato interessante implementare dei mini giochi per rendere più corposa l'esperienza.

Conclusioni

Per concludere possiamo dire che Stella Glow è un gioco con delle fondamenta solide su cui c'è sicuramente da “costruire” ancora: merita sicuramente l'attenzione di chi si vuole avvicinare al genere dei JRPG ma anche di chi è un veterano dei giochi di ruolo e necessità di un'alternativa ai noti classici. Purtroppo il team di sviluppo ha chiuso i battenti, sarebbe stato interessante scoprire cosa avrebbero sfornato con un pò di coraggio in più.

Pregi

  • - Storia e personaggi ben caratterizzati ma...
  • - Comparto sonoro molto valido ma...
  • - Artisticamente delizioso ma...
  • - Gameplay semplice, efficace e mai proibitivo ma...

Difetti

  • ...alcune fasi scontate e alcuni passaggi un pò pesanti
  • ...il doppiaggio a volte è inesistente
  • ...un po’ carente dal punto di vista tecnico
  • ...pochissime novità introdotte
  • Fase di free roaming poco corposa
  • Nessuna localizzazione italiana

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 7.5

La recensione di Stella Glow è stata scritta e curata da Albert91 per GameStorm.it, pubblicata il 23-03-2016

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