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Recensione di Shin Megami Tensei: Devil Summoner: Soul Hackers

Titolo: Shin Megami Tensei: Devil Summoner: Soul Hackers
Genere: Gioco di Ruolo
Console: Ninendo 3DS
Sviluppatore: Atlus
Publisher: NIS America
Data di uscita: 20 settembre 2013

Shin Megami Tensei: Devil Summoner: Soul Hackers, nome chilometrico che possiamo accorciare semplicemente in Shin Megami Tensei, non è un gioco completamente nuovo all'interno del panorama videoludico. Originariamente rilasciato nel 1997 per Sega Saturn, il prodotto vide una nuova edizione nel 1999 su Playstation. Oggi, lo stesso titolo, anche  graficamente , riappare sulla piccola console a due schermi di Nintendo.

Un GDR d'altri tempi

Shin Megami Tensei: Devil Summoner: Soul Hackers è un classico GDR, che ci metterà di fronte a sfide impegnative. Non si tratta di un genere adatto a tutti e sicuramente siamo di fronte ad un prodotto di nicchia. I titoli del genere, solitamente, ci portano all'interno di un contesto Fantasy, fatto di draghi e di strane creature. Questo titolo, invece, abbandona completamente queste atmosfere per gettarci in città virtuali, piene di hacker. Siamo, dunque, all'interno di un mondo Cyberpunk, che risulta originale, anche perché non molto utilizzato in ambito videoludico.

La trama di gioco ci metterà nei panni di un hacker e presenterà, oltre alla città reale di Amani City, anche una città virtuale, tale Paradigm X, che consentirà ai protagonisti di gioco di farsi una seconda vita. L'accesso a questa realtà virtuale non è ancora consentito a tutti. Naturalmente, il protagonista dell'avventura riesce ad intrufolarsi in questo sistema, anche se ben presto scoprirà che il mondo virtuale che aveva sempre sognato, è in realtà un mondo colmo di demoni.

Nel pieno rispetto di un GDR (dobbiamo però pensare ai GDR degli anni '90 dato che siamo in presenza di un remake), avremo la possibilità di girovagare nell'ambiente di gioco, anche se dobbiamo pensare ad un mondo stilizzato e non certamente tipizzato come ci aspetteremmo al giorno d'oggi.

A livello del gameplay, ci troviamo di fronte ad un classico del genere, anche se la difficoltà di gioco consiste nella mancanza di tutorial avanzati che riescano a farci comprendere tutti i meccanismi in modo approfondito. Sarà solo con molta pazienza, e con molte sessioni spese tra i menù di gioco, che riusciremo a capire a fondo la meccanica di questo prodotto. Il nostro party è composto da  2 umani, più 4 demoni evocabili da ciascuno. Come al solito, per avere la meglio in battaglia, sarà necessario fare attenzione al posizionamento dei personaggi. Inoltre, dobbiamo pensare che l'evocazione dei demoni andrà a consumare magnetite, che può essere considerata come la risorsa vitale dei demoni stessi. Terminata la magnetite non potremo più contare sui demoni, ragion per la quale sarà bene fare attenzione alla strategia da utilizzare, dovendo capire quando è utile utilizzare i demoni e quando, invece, superficiale. Dovremo così centellinare le nostre risorse!

Demoni, che caratterino!

La caratteristica principale di questo titolo, però, risiede nella indole dei demoni che potremo catturare all'interno de nostro computer portatile. Alle volte, la loro fedeltà verrà meno così che si rifiuteranno addirittura di coadiuvare il nostro operato. Sarà meglio, in alcune circostanze, fare agire i demoni autonomamente, anche se con il rischio che il loro operato si volti contro noi stessi. Dovremo quindi capire l'indole di ciascun demone e trattarlo di conseguenza. Ovviamente, per capire esattamente di cosa stiamo parlando è opportuno testare il gioco con mano. Si tratta di meccaniche che difficilmente i giocatori odierni conoscono, ma allo stesso tempo si tratta di situazioni originali, che potranno essere apprezzate dopo un dovuto allenamento. Purtroppo, oggi siamo abituati alle spiegazioni di comandi anche intuitivi e semplici, e la mancanza di una vera e propria guida all'interno del gioco potrebbe scoraggiare i più, almeno inizialmente.

Conclusioni

Se avessi dovuto recensire questo Shin Megami Tensei: Devil Summoner: Soul Hackers negli anni 90 avrei certamente assegnato un voto maggiore. Il titolo odierno è molto simile al passato, ma ovviamente sono cambiati i tempi. Ritengo che un titolo del genere poteva essere apprezzato in passato, ma oggi risulta più difficile calarsi in quella realtà. I lievissimi interventi tecnici apportati al titolo non sono in grado di nascondere i tratti “anacronistici del gioco”, segnatamente un'interfaccia confusa e dungeon che si alternano in modo troppo ripetitivo. E' anche vero che si tratta di un gioco che difficilmente torneremo oggi a giocare sulle console tradizionali, ragion per la quale possiamo considerare questo Shin Megami Tensei: Devil Summoner: Soul Hackers, come un ultimo baluardo dei bei tempi passati. Il genere certamente non lo rende adatto a tutti, ma chi ama i GDR dovrà comunque confrontarsi con un passato molto divertente, ma forse non più attuale. E' come se la “vecchiaia” di questo prodotto fosse, al tempo stesso, croce e delizia del titolo. E' strano, ma è così.

Pregi

  • Longeità alle stelle
  • Meccaniche dei demoni originali
  • Trama interessante

Difetti

  • Non più attuale
  • Dungeon ripetitivi
  • Interfaccia obsoleta

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 7

La recensione di Shin Megami Tensei: Devil Summoner: Soul Hackers è stata scritta e curata da Orsoraro per GameStorm.it, pubblicata il 22-09-2013

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Shin Megami Tensei: Devil Summoner: Soul Hackers

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