Ci siamo addentrati nella nuova "tormentata" avventura di Red Barrels. Abbiamo percorso assieme ad Outlast 2 poco più di dieci ore dall'intensità variabile. Culti, visioni, mostri e macabre perversioni hanno dimostrato che il piccolo team di sviluppo canadese è stato in grado di ripagare l'affetto dei propri fan, ottenuto grazie alle inquietanti situazioni del primo Outlast. La struttura rimane, tuttavia, la medesima: scappa, scappa e ancora scappa, anche se, ogni tanto, bisogna anche fuggire. Potete consultare la nostra analisi completa cliccando nel collegamento sottostante. Vi auguriamo una buona lettura.
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