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News del 24 febbraio 2017

Il game director di Overwatch parla di inclusivitá e sessualità sul palco del DICE

 

Lo sparatutto di Blizzard è stato applaudito per aver incluso nel suo roster personaggi di varie etnie, un punto a favore del titolo che ha scatenato vari spunti di conversazione, al quale il team ha risposto in maniera sorpresa, confessando che “La diversità non è mai stata un obiettivo del gioco. Volevamo semplicemente che tutti si sentissero i benvenuti nell’universo che andavamo a creare, un universo dove ogni giocatore avrebbe potuto rivedere una parte di sé nei personaggi. Il vero obiettivo era accogliere tutti, e farlo con una mentalità aperta”.

E il team di Overwatch non si è fermato al far sentire inclusi e ben voluti solo le persone di differenti etnie, ma anche quelle che rientrano nella comunità LGBTQ, grazie al personaggio di Tracer, che nel fumetto "Reflections", si è rivelata frequentare una ragazza, sorprendendo molti. Su questo, Jeff Kaplan dice che “Le cose normali sono semplicemente questo: normali. Ed è importante mostrarle come tali. In molti pensavano che il personaggio LGBT sarebbe stato un altro, ma, più che altro, quello che volevamo sottolineare di Tracer era il suo lato cazzuto da eroe in grado di viaggiare nel tempo”.

Kaplan prosegue parlando anche di altri sparatutto che hanno preceduto il suo titolo e ci fa notare che “Mettendo vicino tutte le copertine, ho visto che in primo piano c’era sempre un soldato brizzolato, facendomi capire quanto Overwatch sia diverso, dato che ha un personaggio femmina ed LGBT in copertina. È una cosa che ci rende estremamente orgogliosi”.

Link di riferimento: http://www.eurogamer.net/articles/2017-02-22-overwatch-game-director-talks-diversity-inclusivity-and-tracers-sexuality

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