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Recensione di Assassin's Creed 2


Titolo:
Assassin's Creed 2
Genere: Gioco d'azione/avventura
Console: Playstation 3

Sviluppatore: Ubisoft

Publisher: Ubisoft
Data di uscita: 19-11-2009

Una lotta secolare tra templari e Assassini

Se il primo credo dell'assassino non ha saziato la vostra sete di sangue e volete continuare la secolare battaglia tra i templari e gli assassini, questo secondo capitolo della serie di Assassin's Creed farà proprio al caso vostro. La vicenda, completamente ambientata in Italia, vedrà come principali scenari Firenze, Venezia e Roma, non disdegnando qualche passaggio sugli Appennini e qualche visitina nella bella cittadina di Forlì. Affilate le lame signori, ci immergiamo in pieno '400 in compagnia di Leonardo da Vinci e del nostro affascinante Ezio Auditore.

"Il primo credo affascina, il secondo Strega"

La prima incarnazione di Assassin's Creed ha riscosso in passato consensi unanimi. Le uniche critiche che giustamente sono state mosse riguardavano la ripetitività di gioco. Si trattava di scovare notizie sull'obiettivo di turno e di abbatterlo senza troppi rimorsi. Le missioni erano davvero  scarsamente eterogenee, così che l'azione generale ne risentiva parecchio costringendo il giocatore ad interrompere di frequente le sessioni di gioco e a prender un attimo di respiro. Nonostante ciò, Altair riscosse un successo mondiale, tanto che la fama che si è creata intorno al titolo ha preceduto di molto l'uscita ufficiale nei negozi ed è riuscita a creare un hype di dimensioni imparagonabili. L'attesa è finita, ed Ezio riesce in pieno a ripagare le aspettative.

La prima vera novità di questo secondo esponente della saga risiede proprio nella diversificazione delle missioni. È vero sì che molti degli incarichi secondari saranno di uguale tipologia, ma tutte le quest principali sono in grado di assicurare un grado di varietà ottimo. Da questo punto di vista possiamo paragonare questo secondo capitolo a GTA IV, dovendo però sostituire ai grossi fucili grandi lame affilate e a Nico Bellic il nostro Ezio Auditore. La trama seguirà, così, una serie di eventi progressivi e i vari personaggi che andremo ad incontrare lungo il nostro cammino ci assegneranno missioni che si incastreranno con quello che è il nostro scopo principale: vendicare l'uccisione di tutta la nostra famiglia. A tal proposito, ricordiamo - per quanti si fossero persi la trama di gioco - che tutto il percorso che andremo a compiere, altro non è che un semplice ricordo di Desmond Miles, rivissuto attraverso un particolare macchinario chiamato Animus 2.0. ( l'1.0 ovviamente lo si ritrova nel primo Assassin's Creed). Le quest principali, attorno cui si snoda l'intera avventura, ci vedranno protagonisti di uccisioni, grandi risse, borseggi, gare in maschera, balli e chi più ne ha più ne metta. Il quadro di compiti da svolgere è davvero ampio e, se l'avventura principale non dovesse saziarci, ci penseranno sicuramente i mille segreti da scoprire a farci spendere ore e ore alla disperata ricerca di ciò che cerchiamo. Oltre al cuore della storia, il nostro Ezio potrà dedicarsi alla ricostruzione e al restauro del proprio Borgo, potrà cimentarsi alla pittura e all'acquisto di quadri pregiati, potrà perfino andare alla ricerca delle cripte degli assassini sparse per il nord Italia. Insomma: in questo secondo credo c'è davvero di tutto. Ubisoft ci mette al centro di un'esperienza di gioco completa a 360 gradi.

Tra le piccole stradine di Venezia o di Firenze saranno anche sparse piccole botteghe nelle quali trovare cure adeguate, armature più resistenti e perfino armi per affrontare al meglio ogni incarico assegnatoci. La varietà d'approccio ad ogni missione è così più varia, potendo addirittura scegliere di affrontare ogni nemico a mani nude e di sottrargli l'arma con cui ci sta attaccando. Tra le piccolezze che caratterizzano l'approccio al combattimento ci sta anche la possibilità di gettare sabbia sugli occhi dei rivali, creando così diversivi e attaccandoli alle spalle in modo semplice e veloce. O perchè no, potremo anche iniziare a gettare denaro (i fiorini) per le strade, creando una calca di persone e passando così inosservati tra i vicoli di nostro interesse. L'interazione con l'ambiente o, più in particolare, con i vari personaggi primari e non, ricoprirà un ruolo fondamentale nella struttura di gioco. Come nel primo Assassin's Creed, anche in questo secondo, le nostre azioni avranno una ripercussione sul pensiero generale degli abitanti. Correre, scavalcare muri, fare a pugni per strada non faranno altro che porci al centro dell'attenzione delle guardie. Spesso per un assassino è meglio agire nell'ombra e indisturbati. Ragion per cui, anche una piccola componente stealth fa capolino in alcune missioni. Alle volte, sarà meglio evitare il combattimento diretto, cercando di abbattere le guardie "silenziosamente". Altre volte, invece, sarà bene dotarsi di piccoli eserciti alleati, potendo così contare sulla quantità piuttosto che sulla qualità. Questa possibilità di "comprare" combattenti mercenari e di intraprendere vere e proprie guerriglie civili andrà a caratterizzare gran parte del nostro cammino. Se, invece, non amassimo il sangue e non volessimo assoldare soldati per abbattere guardie nemiche, potremo decidere di "comprare" la compagnia di belle damigelle e di "scagliarle"contro i poveri combattenti di guardia che, in preda ad una tempesta ormonale, non avranno certo il tempo di accorgersi della nostra presenza. Mimetizzarsi tra la folla è anche un modo per passare "invisibili" agli occhi dei nemici. Se nel primo Assassin’s Creed questa operazione veniva effettuata automaticamente dalla CPU, bastando la pressione di un tasto sul pad, questa volta saremo noi a dover condurre il nostro Ezio a fianco dei viandanti e porci al riparo da occhi indiscreti.

A spezzare questo gameplay, già vario di per sé, ci pensano le numerose cut scene realizzate con lo stesso motore grafico del gioco. Queste non sono semplici "intermittenze" tra le missioni, ma narrano una storia e la raccontano attraverso riferimenti storici e personaggi noti: Leonardo Da Vinci su tutti. La presenza del grande genio, vissuto tra la prima metà del 400 e l'inizio del 500, serve a raffinare l'esperienza di gioco e a coinvolgere massimamente l'utente. Se a ciò affianchiamo anche il coinvolgimento di grandi invenzioni del passato, come ad esempio la famosa "macchina volante" di cui Ezio si servirà direttamente, capiamo come il contesto di azione diventi spunto per una rappresentazione storica e veritiera di tempi oramai lontani. La cornice del nostro paese, poi, suggella un piccolo capolavoro che, soprattutto noi italiani, sapremo apprezzare al meglio. Ogni città è caratterizzata in modo realistico, e soprattutto Venezia offre un colpo d'occhio globale non indifferente. Non mancano ovviamente le lunghe traversate in gondola per raggiungere la destinazione fissata di volta in volta, così che l'utilizzo di questi nuovi mezzi di locomozione servirà ad approfondire e variare al meglio le dinamiche di gioco.

Il lavoro strettamente tecnico svolto dal team Ubisoft Montreal è di ottima qualità, ma non mancano comunque i lati negativi. Partiamo da questi. Negli spazi di aperta campagna si ravvisano frequenti episodi di pop-up, uniti anche a fenomeni di tearing e bad clipping. Nelle fasi di guerriglia più concitati potrebbe fare anche capolino qualche calo indesiderato di frame rate. Tutto ciò non serve, comunque, a guastare l'ottima esperienza offerta e coadiuvata da un versante audio visivo di eccellente fattura. Nel complesso, sia i personaggi principali che quelli secondari, risultano ben disegnati e caratterizzati da particolari quali espressioni facciali o addirittura capacità di gesticolare durante i discorsi, tipicità questa prettamente italiana. Anche la cura nella parte sonora è evidente: il doppiaggio dei protagonisti è di ottima qualità, mentre le voci degli abitanti e dei personaggi secondari appare meno affascinante. Gli effetti sonori delle lame che si incrociano e le musiche che allietano le nostre lunghe camminate si rendono orecchiabili ma mai fastidiose o insistenti.

Conclusioni

Potremmo parlare di Assassin's Creed 2 per ore, senza riuscire mai a presentare con completezza l'esperienza di gioco offerta. Questo perché la varietà di situazioni presentataci è davvero notevole, così che risulta impossibile coglierne tutte le sfaccettature in un semplice scritto di questo genere. Assassin's Creed 2 è un'avventura che va vissuta in prima persona, ragion per cui l'acquisto è quasi obbligato per gli amanti del genere. Anzi, l'acquisto è caldamente consigliato a tutti gli amanti dei videogiochi. L'esperienza condita da una solida trama e da una storia affascinante e ben intrecciata fa di questo secondo credo una piccola opera d'arte. I lati negativi non mancano di certo: abbiamo già parlato dei cali di frame rate o dei pop -up, e se vogliamo essere pignoli e precisi dobbiamo anche spendere due parole per la relativa facilità con cui ogni missione viene condotta in porto. Ma al di là di questo, ammettendo che la perfezione non esiste, il team Ubisoft è riuscito a far centro ancora una volta, proponendo una storia in grado di emozionare e di avvolgere il giocatore in una strana dimensione: quella degli assassini!

Pro

- Più vario del predecessore

- Bella Storia

- Atmosfere Affascinanti

- Colpo d'occhio italiano di qualità

Contro

- Piuttosto Facile

- Fenomeni di Pop-up evidenti

VALUTAZIONE FINALE: 9,0

   
 

La recensione di Assassin's Creed 2 è stata scritta e curata da Orsoraro per GameStorm.it, pubblicata il 04-12-2009

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Assassin's Creed 2

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Valutazione del gioco 9.7

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