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Recensione di Need for Speed: Shift

Titolo:Need For Speed Shift
Genere: racing
Console: Xbox 360
Sviluppatore: Slightly Mad Studios
Publisher: EA
Data di pubblicazione: 17 settembre 2009


A pensarci sembra incredibile: la serie Need for Speed ha ormai varcato la soglia dei 15 anni. Per quanto tre lustri possano sembrare relativamente pochi, per quanto possa essere più o meno vicino nel tempo l’anno di USA ‘94 (quando Baggio colpì quella famigerata traversa lasciando il mondiale al Brasile), per quanto possa sembrare l’altro ieri l’anno del primo mondiale in 250 di Max Biaggi e il tragico primo maggio d’addio al mitico Senna, bisogna tuttavia realizzare che 15 anni nel mondo vdeoludico rappresentano il passaggio attraverso tre generazioni di console (per intenderci dalla Psx alla PS3) ed è proprio in quest’ottica che sembra essere passata un’eternità.

Nonostante tutto questo tempo trascorso, NfS è riuscito a sopravvivere alle leggi di mercato cavalcando le varie ondate di mode a mezzo di adattamenti periodici che ne hanno di tanto in tanto ringiovanito l’aspetto, così come le varie specie della natura si sono adattate ai mutamenti climatici, con evoluzioni che le hanno rese più adatte a certe condizioni esterne.

I mutamenti della serie NfS sono state più d’uno, con numerosi ritorni di fiamma. Per chi non lo sapesse, NfS ha esordito come gioco di corse in mezzo al traffico, ostacolati dalla polizia (un po’ come il Test Drive della fine anni ‘80), modificandosi poi per adattarsi alla moda delle corse clandestine notturne (in Underground), adottare lo stile free roaming (Underground 2), accogliere nuovamente la polizia come antagonista (con Most Wanted) per poi tornare nuovamente a far parlare di sé con questo Shift, che verrà sicuramente ricordato dai posteri come capostipite dell’ennesimo cambiamento radicale. Se siete curiosi di sapere di fronte a quale tipo di cambiamento siamo ora di fronte, basta continuare a leggere.

 

 

Visuale interna

La vostra carriera di pilota comincia nel circuito reso grande dai primissimi TOCA, Brands Hatch con i suoi tipici saliscendi, al volante di una BMW con la quale dovrete sfidare i 9 pretendenti alla vittoria. In palio c’è un bel gruzzoletto con il quale acquistare la vostra prima macchina, tra un discretamente nutrito numero di vetture a disposizione. Scordatevi tuttavia l’affollamento tipico di Gran Turismo e Forza Motorsport: EA non ha mai sposato la filosofia di includere vagonate di veicoli, propendendo per l’approccio “poche ma buone”. Questo NfS Shift non fa eccezione e delle quasi 70 auto incluse nel gioco, le più scarse sono auto sportivissime, come l’Audi S3 e la Civic Type R, mentre le più ambite saranno l’ormai onnipresente Bugatti Veyron, senza dimenticare Pagani Zonda, Porsche 911 GT3 RSR, Lamborghini Revention e così via. Non mancano le vecchie carrette (come la Toyota Corolla degli anni ’80), messe lì giusto per aggiungere chicanes mobili nelle retrovie della gara.

Ciascuna auto sarà customizzabile a mezzo delle classiche opzioni riguardanti la verniciatura della carrozzeria, le opzioni per migliorare le prestazioni del motore e infine i ritocchi per rendere la vostra vettura una macchina da guerra, ovvero l’alleggerimento della scocca e così via. Peccato solo che la tinteggiatura della carrozzeria si riveli laboriosa, costringendovi a implorare per la mancanza di un semplice copy-paste.

Sin dalle prime tornate risulta evidente il grande lavoro fatto per caratterizzare la visuale in prima persona, che si rende davvero apprezzabile e gratificante: con la telecamera posizionata sul casco del pilota, la visuale mostra parte dell’abitacolo, mima i movimenti della testa del pilota a seguito delle forze esterne (la forza centrifuga o gli urti), sfoca i dettagli dell’interno dell’auto concentrandosi sulla pista ad elevate velocità, offuscandosi invece a causa degli urti più violenti con un effetto di annebbiamento della mente piuttosto ben fatto.

A dire il vero quasi tutto quanto descritto qui sopra si applica anche alla visuale esterna classica, ma è chiaro come sia stato studiato per far apprezzare i bellissimi interni delle auto, ricreati con cura maniacale ed esplorabili a mezzo dello stick analogico destro.

 

 

Pilota in evoluzione

E veniamo al gameplay, il vero punto di svolta rispetto ai predecessori. Per l’occasione EA ha affidato a Slightly Mad Studios (una costola di Simbin Studios, autori di GTR e GT Legends) lo sviluppo di questo titolo, lasciando immaginare l’approccio simulativo che si è voluto dare a questo NfS Shift.

Dimenticatevi quindi i curvoni cittadini affrontati a 300 all’ora con una macchina taroccata, sfrecciando tra la macchina di una massaia e quella della polizia: qui l’acceleratore va dosato con cautela, lasciando spesso e volentieri il posto al freno, confinando le vostre scorrazzate a circuiti chiusi e proibiti al traffico e alle forze dell’ordine.

Chi non si è perso nessun episodio avrà notato qualche somiglianza vaga con il Pro Street di qualche anno fa, ma in questo caso l’approccio utilizzato è ancora più rigoroso, testimoniato dalla facilità con cui finirete fuori pista finché non avrete imparato a domare la vostra irruenza evitando quindi di arrivare lunghi in staccata, dosando la velocità in percorrenza di curva, accelerando al momento giusto e così via.

A venirvi incontro c’è tutta una serie di aiuti che vi faciliteranno nell’affrontare le prime curve (suggeritevi dalla stessa CPU dopo aver sondato il vostro stile di guida nella gara iniziale di Brands Hatch), ma che tuttavia vi suggeriamo di eliminare alla prima occasione utile per assaporare quanto di buono questo NfS Shift sa offrire.

Il gioco ha un sistema che gestisce l’evoluzione del vostro pilota, in due diverse tipologie: pilota aggressivo e pilota preciso. Il primo evolverà a suon di sportellate, derapate e azioni violente nei confronti degli avversari. Il secondo, invece, beneficerà di sorpassi puliti, mantenimento della corretta traiettoria e così via. Ciascuna azione assegnerà dei punti al vostro pilota, il quale evolverà di livello rendendo quindi disponibili le gare della fascia successiva, da affrontare con un altro gruppo di auto.

È inoltre presente un sistema di attribuzione di punti sulla base di stellette, che vengono affibbiate al completamento di precisi obiettivi secondari, come affrontare tutte le curve in modo corretto, effettuare un giro pulito, oltrepassare una data velocità, buttare fuori pista tot avversari e così via, rappresentando un sistema ottimo per invogliare a ripercorrere gare già completate.

 

 

Lunga carriera

Le gare disponibili sono circa 150, tutto sommato abbastanza varie: si va dalla gara classica alle competizioni ad eliminazione, includendo i drifting e sfida a due. Mentre le gare di derapate sono afflitte da controlli poco gratificanti, che rendono gli eventi davvero poco divertenti, le sfide a due (duello in due manches in cui vengono invertiti gli ordini di partenza) sono invece caratterizzate da un’eccessiva difficoltà a causa dell’estremo vantaggio (presumibilmente in termini di tenuta di strada) che viene affidato alla CPU quando questa si trova alle vostre spalle, costringendovi di fatto a gareggiare chiudendo tutti gli spazi per evitare di essere sopravanzati dal vostro avversario.

Fortunatamente la struttura del gioco non vi impone di completare tutti gli eventi al fine di procedere nella carriera, consentendovi quindi di skippare le categorie meno riuscite.

Va detto che il numero di circuiti incluso in questo NfS Shift si rivela adeguato: 36 sono i circuiti, che includono gli ormai immancabili Nurburgring, Spa e Laguna Seca, consentendovi inoltre di gareggiare in percorsi cittadini ritagliati ad hoc tra i viali di Londra e Tokyo.

Ogni circuito appare davvero splendido, grazie a una grafica che riproduce le ambientazioni in modo davvero splendido. Stesso discorso per la realizzazione delle auto, i cui modelli poligonali sono davvero bellissimi a vedersi, anche se un tantino surreali si rivelano i riflessi sulla carrozzeria.

Grafica e Sonoro

Da notare inoltre che le vetture sono parzialmente danneggiabili, anche se anche gli urti più violenti scalfiscono solo parzialmente la forma della vostra vettura, così come solo marginalmente vengono penalizzate le prestazioni.

Ottima gli effetti particellari dei polveroni sollevati quando si passa sulla sabbia, così come davvero belli a vedersi sono gli effetti luminosi generati dal sole che compare sull’orizzonte e le scintille che sbucano dal fondo dell’auto quando si affronta un avvallamento. Il tutto gestito a 30 fps davvero costanti, anche nelle fasi più affollate.

Il sonoro è caratterizzato dalla splendida riproduzione del ruggito dei motori e da una tracklist un tantino sottotono se paragonata ai fasti apprezzati in versioni passate.

Chiudiamo l’analisi ai raggi x con la modalità online, piuttosto funzionante e capace di regalare frenetiche competizioni con i vostri amici. Divertente si rivela effettuare sorpassi a suon di sportellate, mentre crea un po’ di disappunto la penalizzazione per aver tagliato una curva, molto gravosa e affibbiata indipendentemente dal vantaggio effettivamente ottenuto.

In conclusione, questo NfS Shift si discosta dalla tradizione della serie abbandonando le scorrazzate cittadine a 300 km/h, proponendo invece una gameplay più rigoroso e impegnativo, particolarmente adatto ai cultori della guida simulativa e appagante. Ottima la realizzazione grafica e il sonoro di gara, così come buona si rivelano le modalità online. Un titolo consigliato a tutti gli amanti dei racing pistaioli.

Pro

- Grafica e sonoro riusciti

- Gameplay convincente

- Una buona realizzazione complessiva…

Contro

- ...anche se non eccelle in nulla

- Caricamenti lunghi

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 8,5

NfS Shift si discosta dalla tradizione della serie abbandonando le scorrazzate cittadine a 300 km/h, proponendo invece una gameplay più rigoroso e impegnativo, particolarmente adatto ai cultori della guida simulativa e appagante. Ottima la realizzazione grafica e il sonoro di gara, così come buona si rivelano le modalità online. Un titolo consigliato a tutti gli amanti dei racing pistaioli.


  

La recensione di Need for Speed: Shift è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 08-11-2009

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Need for Speed: Shift

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