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Recensione di Resistance Retribution


Titolo:
Resistance Retribution
Genere: Azione
Console: Sony PSP
Sviluppatore: Sony Bend
Publisher: SCEE
Data di uscita: 20 Marzo 2009

Resistenza "tascabile"

Una delle esclusive più allettanti Sony in campo di Shooter in prima persona è sicuramente Resistance. I primi due capitoli hanno fatto capolino sulla scena con l’arrivo della console casalinga PS3. A distanza di poco tempo dall’ultima apparizione di Resistance 2, ecco arrivare - con grande soddisfazione di tutti i fan - il nuovo Resistance, sottotitolato per l’appunto Retribution. Sviluppare per una console portatile un titolo dalle meccaniche complesse non è sicuramente un compito facile, ma le potenzialità della piccola handheld Sony possono certamente onorare l’impresa. Registriamo anzitutto due particolari differenze rispetto ai capitoli precedenti. La storia, in primis, segue un filone diverso e distaccato dall’ultima edizione e la visuale non è più in prima persona bensì in terza.

Trama

Siamo, infatti, nella seconda guerra mondiale e in campo è sceso un esercito dotato di fattezze aliene e poteri sovraumani. Sono i Chimera, insediatisi in massa nel territorio Russo. In una spedizione del 1951, il nostro protagonista, tale James Grayson, fa una raccapricciante scoperta: il fratello è stato contaminato dalla fazione aliena e purtroppo deve essere abbattuto. Perso il senno, il nostro eroe decide allora di disertare l’esercito, con l’unico scopo di trovare giustizia e vendetta solitaria. Questo gesto costa caro al soldato, tanto da fargli fruttare un biglietto di sola andata per le prigioni inglesi. Ma la guerra contro i Chimera incalza, e James è l’unico a poter portare a termine vittoriosamente lo scontro con gli alieni invasori. A tal fine ci sarà data un’altra opportunità di combattere e, dopo l’iniziale stupore dei nostri vecchi comandanti, eccoci calcare nuovamente il territorio bellico. Da qui parte l’avventura di Resistance Retribution.

Gameplay

Anzitutto è bene sottolineare il radicale cambiamento apportato al titolo. Lasciando la visuale da FPS, il gioco assume le sembianze di un third person shooter, rimodellando così un nuovo gameplay. La prima cosa che salta agli occhi degli “addetti ai lavori” è la mancanza di un secondo stick sulla PSP. Niente paura, fortunatamente il movimento delle telecamere viene affidato ai quattro tasti azione(X, O, quadrato e triangolo), che spiazzeranno sicuramente l’utente nelle prime fasi di gioco, ma si mostreranno confortevoli dopo aver appreso per bene i comandi. I grilletti superiori servono, invece, alla gestione del nostro armamentario con la possibilità di azionare una visuale in prima persona in alcuni frangenti, nei quali sarà necessario riporre maggiore precisione.

Il sistema di puntamento degli avversari è del tutto automatico, ciò semplifica di molto le cose e toglie in parte quel feeling ricreato solo nelle versioni casalinghe; gli unici momenti in cui dovrà essere eseguito manualmente sono quelli dove ci verrà chiesto di mirare a parti limitate del personaggio. Quando, infatti, occorrerà sparare alla testa - unico punto debole di alcuni avversari, le "Racchie" - si dovrà utilizzare la seconda visuale e mirare manualmente alla parte superiore del corpo.

Non manca in questa versione portatile la possibilità di interagire con l’ambiente circostante, soprattutto per quanto riguarda le coperture. Anche in questa trasposizione portatile converrà sfruttare muri o feritoie per proteggerci dagli assalti nemici. Una mancanza è ravvisabile nell’impossibilità di sparare mentre si è rannicchiati dietro un riparo. Ogni qual volta decideremo di far fuoco, il nostro personaggio uscirà allo scoperto, ponendo il fianco ai proiettili avversari, non esistendo di fatto il cosiddetto “blind fire”, ossia sparare alla cieca. L’arsenale di armi a nostra disposizione è sufficientemente ricco. Il fucile Tempesta 303 è l’arma principale, dotato anche di un lanciagranate che potremo utilizzare come arma secondaria. A seguire, il BM003 Razor, sarà il secondo fucile con cui entreremo in contatto. Non mancheranno le missioni da cecchino: a tal proposito verrà in nostro soccorso un preciso Fareye FR-1, che permetterà per qualche istante di rallentare il tempo, così che, durante lo slow motion, avremo la possibilità di prendere perfettamente di mira l’avversario di turno. A concludere l’armamentario troviamo grossi lanciamissili, bombe a mano e fucili in grado di attraversare i muri e di individuare i Chimera appostati dietro qualche riparo.

Grafica & Sonoro

Veniamo ora al reparto tecnico. Certamente quanti avessero già provato il titolo su PS3 noteranno un downgrade sostanzioso. I modelli poligonali appaiono, infatti, abbastanza spigolosi, anche se questo non si traduce per forza di cose in un reparto tecnico scadente. Anzi, è possibile notare ambienti ben disegnati ed effetti di luce ben realizzati. Il framerate è buono e le cutscene sono realizzate con la stessa grafica del gioco. Le musiche di sottofondo sono abbastanza coinvolgenti, e riescono ad enfatizzare in modo efficace i momenti di lotta decisivi. Il doppiaggio è interamente in italiano, anche se molto spesso manca di forza, così che nella maggior parte dei casi i dialoghi risultano appiattiti e poco consoni all’azione che ci apprestiamo a compiere.

Resistance Retribution vanta anche di una splendida modalità online. Questa permetterà a otto giocatori contemporaneamente di sfidarsi su un’unica mappa con l’ausilio della chat in-game e delle classifiche post match. Ci troviamo di fronte ad un’architettura online davvero ben curata che non sfigura nemmeno a confronto con alcune versioni casalinghe. Presenti modalità classiche, come Death Match o Ruba la bandiera, che concorrono ad aumentare sensibilmente la longevità dell’intero prodotto che in single player si attesta sulle 8 ore di gioco circa.

Conclusioni

Eccoci presentato un titolo molto curato per quanto permetta una macchina portatile. Il reparto grafico appare nella sua generalità ben gestito e riesce comunque a sfruttare al meglio la piccola handheld Sony. Trasportare un gioco siffatto su una console portatile non era sicuramente impresa facile, ma grazie ad un buon lavoro di riadattamento, il team di sviluppo è stato in grado di onorare l’impresa. Confortevole il gameplay, anche se inizialmente spiazzante. L’assenza di un secondo stick si fa sentire nei primi momenti della storia, anche se con il progredire dell’avventura riusciremo a padroneggiare abbastanza bene i tasti in sua sostituzione. Peccato per un doppiaggio privo di enfasi che avrebbe sicuramente dato maggiore brillantezza al gioco. Lodevole l’inserimento della modalità online, vero fiore all’occhiello dell’intera produzione.

Pro

Uno shooter ben fatto
Modalità online

Contro

Longevità campagna singola
Troppo semplificato rispetto alle controparti casalinghe

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 8


La recensione di Resistance Retribution è stata scritta e curata da Orsoraro per GameStorm.it, pubblicata il 17-05-2009

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Resistance Retribution

  • Immagine della copertina del gioco Resistance Retribution per PlayStation PSP
  • Data di uscita:
    20-03-2009
  • Categoria:
    sparatutto
  • Disponibilità per:
    PSP
  • Popolarità:
    2.5 %

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Valutazione del gioco 7.9

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