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Recensione di Pro Evolution Soccer 2009


Titolo: Pro Evolution Soccer 2009
Genere: Sport Calcio
Piattaforma: Sony Playstation 3
Sviluppatore: Interno
Publisher: Konami
Data di pubblicazione: 16 Ottobre 2008


Il duello continua

Ottobre è il mese della verità: è il mese in cui due colossi videoludici come Konami ed EA si scontrano per la conquista del titolo di “re del calcio videoludico”. E’ un appuntamento che tutti noi aspettiamo trepidanti, chi per una fazione chi per un’altra. Negli ultimi anni, specie nel corso del 2008, i fan del titolo EA sono cresciuti e non poco. Fifa, re incontrastato dei titoli di calcio della seconda metà degli anni novanta, con il nuovo secolo e l’avvento della ps2 ha visto perdere la sua reggenza in favore del titolo Konami. Ma l’ultimo episodio di questo avvincente duello ha rimescolato le carte in tavola, con una leggera ma importantissima pendenza del titolo made in USA. Quest’anno la sfida si ripropone, più accesa che mai, ma con spirito diverso: da un lato FIFA 09, cosciente del buon lavoro dell’ultimo capitolo e certo di rubacchiare altro mercato al concorrente; dall’altro lato Pes 2009, cosciente degli errori commessi nell’ultima non felice uscita, prova a ricordare a tutti chi è stato negli utlimi anni il re incontrastato del calcio su console.

REALISMO: un ritorno al passato ?

L’edizione 2008 del titolo Konami aveva issato non poche polemiche: grafica non eccezionale nonostante il passaggio alla next-gen; giocabilità non all’altezza dei suoi predecessori basata su un sistema di controllo che lasciava spesso a desiderare; poche licenze ufficiali e soprattutto un online che faceva rabbrividire la pelle. Per tutti questi motivi pes 2009 è atteso da Konami e da tutti i fan amareggiati dall’ultima esperienza come il titolo della “rinascita”. Una rinascita che avviene sulle ceneri del precedente capitolo (un po’ come l’araba fenice) e soprattutto sulla falsariga dei capitoli che hanno decretato il successo mondiale della serie Pro Evolution Soccer.
Sostanzialmente il sistema di controllo non ha subito particolari cambiamenti rispetto all’ormai consueto e collaudato schema al quale siamo abituati da diverso tempo. C’è da dire però che rispetto all’ultima versione, PES 2009 ha fatto registrare importanti variazioni per quanto riguarda il ritorno al realismo ed alla vocazione simulativa: innanzitutto è diminuita la velocità di gioco, troppo esasperata nel 2008, a vantaggio di manovre più ragionate ed organizzate. Oltre alla velocità di gioco è stato rivisto il sistema dei passaggi: passaggi filtranti e corti, triangolazioni ed uno-due, lanci lunghi e cambi di gioco vanno eseguiti con più accuratezza, calibrando con esattezza direzione e forza. Finalmente non si vedranno così più quegli orribili cross dal fondo che si trasformavano in vere e proprie sassate che attraversavano tutta l’area di rigore avversaria senza trovare alcun temerario pronto a indirizzare la palla verso la porta (mettendo a repentaglio la sua vita ?!?).
Anche i tiri in porta sono stati resi più realistici: influiranno infatti sulla loro buona riuscita in modo determinante e non più apparente la posizione del corpo rispetto alla palla, il contrasto con avversari, la corsa e naturalmente i parametri valoriali dei calciatori.
A completare una giocabilità di buon livello contribuisce e non poco, un IA ancora una volta migliorata. Nell’edizione 2008, l’intelligenza artificiale della cpu rappresentava una delle poche note positive. In questo nuovo capitolo sia nella fase difensiva che in quella costruttiva ed offensiva la IA risulterà sempre coerente con il sistema di gioco scelto. I giocatori seguiranno quasi alla lettera tattiche e strategie di default o impostate da noi; ben vengano buchi o “svarioni” che non mancheranno comunque, ma questo fa parte anche del calcio reale.
Nota stonata forse è la superpotenza di alcune stelle, come Ibrahimovic, Kaka’ Cristiano Ronaldo e Messi, davvero impossibili da fermare, specie se in condizione positiva (arancione o rossa).
Va detto però che la Konami ha scelto ancora una volta di continuare a seguire un sistema di gioco che ormai inizia a mostrare segni di cedimento, se paragonato a quello della concorrenza. Il movimento tradizionale ad 8 direzioni forse dovrebbe essere rivisto, non solo variando il set di animazioni di base, ma aprendo magari alle enormi possibilità offerte dall’analogicità dei controller. In ogni caso per rendere meno legnose le movenze, gli sviluppatori Konami hanno introdotto nuovi tocchi e gesti atletici, che cercheranno di far passare inosservato (anche se difficile) l’orribile stile di corsa rimasto immutato rispetto al discusso prequel.

L’evoluzione definitiva può attendere

Pes 2009 è un sicuramente un titolo di buon livello, nettamente superiore al predecessore, ma non ancora il top che tutti si aspettavano. Chi pensava all’evoluzione definitiva verso un titolo completamente next-gen, sia dal punto di vista grafico che del gameplay, rimarrà un po’ deluso.
Le migliorie dal punto di vista tecnico ci sono state, e non poche. Del resto migliorare un comparto tecnico come quello di pes 2008 non era impresa ardua: la resa grafica dei calciatori è stata migliorata attraverso un più corretto utilizzo di poligoni e textures; miglioramento apprezzabile nelle inquadrature ravvicinate ma non nelle sequenze in-game. Per quanto riguarda invece la stilistica, la ridotta velocità di gioco permette una fisicità maggiore, visibile specie nei portieri e nei calciatori al momento del calcio al pallone, che risulta di buona fattura; non dello stesso avviso è la corsa, che resta praticamente invariata rispetto alla versione precedente.
Positiva anche la realizzazione degli stadi (ben 19), che possono contare su scene di ingresso davvero ben realizzate, anche se nel complesso non vantano molti dettagli, sia sul campo di gioco che sugli spalti. Infatti spettatori e persone a bordo campo risultano essere poco definiti, apparendo a volte un po’ troppo scarni.
Nel complesso quindi il comparto grafico è ampiamente positivo, non mostrando fenomeni di aliasing e rallentamenti, presenti invece nella versione 2008. Nel capitolo precedente infatti capitava spesso, in occasione di situazioni di gioco particolarmente affollate, specie nel zona in basso dello schermo dove è presente il radar e le informazioni sui giocatori, dei forti rallentamenti, eliminati totalmente in pes 2009.
Per quanto riguarda l’audio, la telecronaca è affidata ad una delle voci storiche di Sky, Pierluigi Pardo, con il commento tecnico del mitico Josè Altafini. Pardo risulta sempre puntuale e coerente con lo svolgimento delle azioni di gioco; non dello stesso avviso è Altafini, che come nella realtà interverrà contraddicendo a volte il telecronista, e facendo continuamente riferimento al famosissimo manuale del calcio con le sue mitiche frasi (“è un golasssssssso amisciii”, “da manuale del calcio a pagina 65”).
Capitolo a parte gli effetti sonori, che viaggiano a corrente alternata, tra la buona riuscita di quelli riguardati l’azione di gioco (tocchi di palla, contrasti, ecc.) e le musiche dei menu, e quelli non molto positivi riguardanti i cori del pubblico spesso statici e ripetitivi.

I wanna be a hero…

Avviando il gioco dopo aver inserito il disco nella console, notiamo come è cambiata radicalmente l’impostazione dei menu, sia a livello grafico che contenutistico. Per quanto riguarda le modalità di gioco oltre alla solita esibizione, al campionato master, all’editor ed alle varie coppe personalizzabili e non, troviamo due grosse novità. La prima riguarda la Champion’s League. Da molto tempo in rete circolava infatti un video che faceva trasparire chiaramente l’acquisizione delle licenze UEFA Champion’s League da parte della Konami; un grosso passo in avanti per una casa come quella nipponica che non aveva mai dato peso a certi elementi. Grazie a questa licenza infatti sarà possibile giocare la mitica Champion’s League in tutto il suo splendore oppure un match esibizione di Champion’s League, con tanto di musica ed introduzione iniziale, menu, scenografie e sovraimpressioni tipiche delle indimenticabili “notti da campioni”. 
Tutto questo fa pensare che finalmente la Konami abbia capito l’importanza di un fattore come le licenze ufficiali ed abbia finalmente colmato quel vuoto tanto grande per molti fans: ma non è cosi. Siamo di fronte infatti all’ennesima “beffa” se cosi la vogliamo chiamare. E’ vero si che riavremo Liverpool e Manchester, ma saranno le sole in quanto resteranno “innominate” ancora Arsenal, Chelsea e soprattutto numerose squadre spagnole che fino alla scorsa stagione avevano il nome ufficiale (Atl Madrid, Siviglia, ecc.). Assenti le squadre tedesche come il Bayern Monaco e presenti con tanto di licenza ufficiale le solite squadre olandesi che nessuno vuole. Per fortuna che almeno noi italiani siamo andati bene!
La novità più grande tuttavia non è rappresentata dalla Champion’s League ma dalla modalità Diventa un Mito. Con questa modalità infatti potremmo non solo creare il nostro alterego o un qualsiasi personaggio che vogliamo, personalizzandolo da capo a piedi (con tanto di scansione di foto digitale se lo vogliamo), ma condurlo dalla sua nascita calcistica di 17enne amante del calcio a calciatore professionista affermato. Dopo aver scelto i tratti somatici, il fisico, la capigliatura e tutti gli accessori calcistici, sarà la volta della struttura fisica, tipo di calcio e di corsa e ruolo. Una volta finito il personaggio disputeremo un match di esibizione, una sorta di provino, al termine del quale verremo contattati da 3 diverse squadre, in una delle quali entreremo a far parte per iniziare la nostra avventura. Le prime proposte contrattuali ci permetteranno di prendere confidenza con il calcio professionistico: partiremo dalle riserve, dovremo sudare nelle partitelle di allenamento per conquistarci prima un posto in panchina tra le riserve titolari, e poi nell’undici titolare che la domenica scenderà in campo. Fin qui potrebbe sembrare tutto riciclato e già visto ma la novità c’è e si sente: in campo controlleremo solo il nostro personaggio, sia in possesso di palla che non. Saremo noi a cercare il passaggio dal nostro compagno, richiamando la loro attenzione quando smarcati (con il tasto R2), o facendo un movimento guidato (L1). Davvero entusiasmante e consigliatissima a tutti coloro che vogliono provare il calcio videoludico da un’altra angolazione.
Non vergognatevi se imprecherete contro i vostri compagni di squadra (controllati egregiamente dalla cpu) quando durante i match vi troverete smarcati a tu per tu col portiere ma non riceverete da loro la palla per puro egoismo, è normale!! lo fareste anche voi!
Piccolo cenno per la modalità online: ancora in fase di assestamento presenta comunque notevoli miglioramenti in termini di lag tra connessioni. Non ci sono infinite modalità ma solo i classici match singoli che influiranno in termini di punteggio sulla classifica. A questi match si affiancheranno quelli che permetteranno di utilizzare il proprio player (Miti in Rete). Ritornano, assenti nella scorsa edizione, i match a 4 player.

Conclusioni

Pro Evolution Soccer 2009 non rappresenta ancora il passaggio definitivo verso la next-gen che tutti noi attendevamo. I miglioramenti rispetto alla versione precedente ci sono e non pochi, dalle modalità al gameplay, ma ancora non basta. Una grafica migliorata ma non ancora ai livelli attesi su ps3, una giocabilità troppo legata al tradizionalismo e la mancanza di molte licenze minano un titolo che poteva fare molto, molto, di più. Resta comunque un ottimo titolo di calcio, ancora il migliore in giro, un passo in avanti al suo acerrimo nemico Fifa 09. Da comprare assolutamente.

PAGELLA

Grafica: 8

Comparto grafico migliorato specie nelle inquadrature e nelle rese facciali. Buona anche la fisicità dei giocatori.

Sonoro: 8,5

Telecronaca positiva con un duo inedito su console che ci farà divertire (specie il mitico Josè). Buona resa degli effetti sonori.

Gameplay: 8

Sistema di controllo migliorato, immediato e semplice come sempre, con un’accezione più simulativa e meno arcade rispetto al prequel. Sistemi di tiro e passaggio ridefiniti.

Longevità: 9.5

Longevo come non mai grazie all’introduzione della licenza UEFA Champion’s League e della modalità Diventa un Mito. Da giocare  e rigiocare più volte.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 9



La recensione di Pro Evolution Soccer 2009 è stata scritta e curata da ocean84 per GameStorm.it, pubblicata il 09-11-2008

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