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Recensione di Secret Agent Clank


Titolo:
Secret Agent Clank
Genere: azione stealth
Console: PSP
Sviluppatore: high Impact Games
Publisher: SCEE
Data di uscita: 11/07/08

Stavolta Ratchet è proprio nei guai, in quanto catturato mentre si intrufolava furtivo in un locale pubblico con l’intento di perpetrare un furto. Per fortuna il suo inseparabile compagno di mille avventure, Clank, decide di separarsi dal naturale compagno al fine di tentare di far luce su questa assurda vicenda. Per questo motivo il piccolo robottino vestirà i panni inconfondibili di un 007 qualunque, tentando di sgattaiolare nei luoghi più videosorvegliati dei vari mondi della galassia.
Questa è la trama (al limite della banalità) che sta dietro all’ennesimo titolo dedicato alla celebre coppia, che ha esordito per la prima volta su PS2 nell’ormai lontano 2002. A segnare un vero e proprio capovolgimento rispetto ai precedenti titoli è proprio il cambiamento di protagonista, passato dall’usuale Ratchet al piccolo Clank, che si distingue per caratteristiche completamente differenti dal suo gregario. A risentire direttamente del cambiamento sarà soprattutto il gameplay, in quanto vi accorgerete ben presto come dovrete far a meno delle solite fantasiose quanto potenti armi, per lasciare spazio in questo caso a gadget in stile agente segreto, come ad esempio la penna blackout (utile per offuscare l’obiettivo delle telecamere e dei laser di sorveglianza) e il rasoio boomerang. Non che il nuovo gameplay sia male... ma potrebbe non rispettare le attese di tutti.

Nell’ombra

Come detto, Clank dovrà sgattaiolare nell’ombra del campo visivo delle varie guardie, mimetizzarsi nei vari scenari nei modi più bizzarri (ad esempio mimando una statua piazzandosi su un piedistallo all’interno del museo, acquistando un giornale e facendo finta di leggerlo al mercato oppure nascondendosi tra le foglie delle piante), evitando assolutamente lo scontro a fuoco, che lo vedrebbe decisamente penalizzato. Esiste tuttavia un altro metodo per sopraffare le guardie, che consiste nel sorprenderli alle spalle, quindi premere l’apposito tasto che scatenerà una sequenza di altri quattro tasti (ramdom) da premere nel corretto ordine e in poco tempo. Seguirà un attacco particolarmente efficace nei confronti del malcapitato, condito da effetti grafici di stile tipicamente matrixiana.
Non tutto il gioco, fortunatamente, si articola in movimenti nell’ombra: al fine di ridurre un tantino la monotonia (che comunque si attesta a livelli medi) sono stati introdotte altre tipologie di livelli, come quello in cui, sempre nei panni del vostro fido robottino, sarete impegnati a premere al momento opportuno il giusto pulsante (seguendo le indicazioni delle icone che scorrono sullo schermo) nello stile Amplitude. Dopo ogni sequenza potrete godervi le evoluzioni di Clank attraverso i vari fasci di laser e guardie robotiche, evitati grazie a uno stile da break dance.

Varietà forzata

Anche in questo Secret Agent Clank dovrete collezionare i vari bulloni sparsi per i livelli, questa volta utili a potenziare le armi e i gadget (durata effetto e munizioni disponibili).
Per spezzare la monotonia vi dovrete anche esibire in livelli a bordo di veicoli (moto d’acqua, snowboard), ma soprattutto di tanto in tanto sarete chiamati a vestire i panni dei tre robottini Gadgebots, di Ratchet e anche dell’acerrimo nemico Qwark.
La prima variante consiste nel portare a termine una serie di enigmi guidando uno dei tre piccoli androidi, il quale potrà tuttavia impartire semplici ordini ai gregari. I vari enigmi sono al limite della banalità, ma comunque rappresentano una valida alternativa al gameplay principale.
Ratchet, dal canto suo, se la dovrà vedere con orde di nemici che gli piomberanno addosso in una stanza della prigione del carcere di massima sicurezza in cui è segregato. Si tratta, in pratica, della classica arena in cui sarete incaricati di debellare ogni elemento animato.
Infine va nominato il capitano Qwark, il quale dovrà vedersela con una sorta di Godzilla in un corpo a corpo piuttosto vivace.
Dei vari livelli elencati va detto che, mentre risulta poco chiara la connessione delle lotte del capitano Qwark con l’evoluzione della storia, mentre gli enigmi dei Gadgebots sono un discreto diversivo, i livelli di Rathcet sono di una monotonia talmente elevata da doverli considerare non riusciti.

Level design

Dal punto di vista del sistema di controllo non c’è nulla da contestare, se non una gestione imperfetta delle telecamere, rea di zoomare troppo nelle fasi più concitate, rendendole poco chiare.
Per quanto riguarda la parte tecnica, siamo di fronte a un titolo di buona fattura, capace di sfoggiare personaggi ottimamente caratterizzati con buone animazioni e un adeguato numero di poligoni, ambientazioni varie (tra cui è d’obbligo citare gli space resorts, le prigioni di massima sicurezza, il casino, il ristorante e il museo), ma va detto che tuttavia di tanto in tanto noterete ambientazioni spoglie e textures non troppo definite. Un’ulteriore lancia va spezzata a favore del titolo, capace di essere sempre fluido.
Le musiche di accompagnamento, dal canto (è proprio il caso di dirlo) loro, sono orecchiabili e adeguate alle circostanze. Anche il sonoro fa il suo dovere, con un doppiaggio di ottima qualità.
In conclusione, a fronte di circa 8-10 ore di gameplay talvolta anche troppo ripetitivo e non sempre convincente, estendibili grazie a un livello di difficoltà aggiuntivo e alle varie sfide da compiere (ad esempio completare una gara su veicolo senza sfracellarsi...), siamo di fronte a un titolo che si stacca dalle precedenti esperienze di gioco vissute con la serie Ratchet & Clank, con pregi e difetti

PAGELLA

Gameplay: 6

Il gameplay è di tanto in tanto ripetitivo, con alcuni picchi di monotonia, specialmente nei livelli impersonati da Ratchet.

Sonoro: 7

Buono il comparto sonoro, caratterizzato da musiche discrete, buoni effetti sonori e un ottimo doppiaggio.

Grafica: 7

Il gioco mostra buoni spunti grafici (modelli 3D ben caratterizzati anche da buone animazioni), ma porge il fianco a causa di alcuni difetti, come le ambientazioni ripetitive, spoglie e caratterizzate da textures non troppo definite.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 6,5

Questo Secret Agent Clank rinnega la strada percorsa dalla serie fino ad oggi, impostando uno stile alla Metal Gear Solid, intervallato da sporadiche sessioni di arene nei panni di Ratchet, Qwark e i Gadgebots. Peccato che non tutti siano veramente apprezzabili.

La recensione di Secret Agent Clank è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 23-08-2008

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Secret Agent Clank

  • Immagine della copertina del gioco Secret Agent Clank per PlayStation PSP
  • Data di uscita:
    16-07-2008
  • Categoria:
    platform
  • Disponibilità per:
    PS2 PSP
  • Popolarità:
    2.45 %

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Valutazione del gioco 8.5

L'ultimo voto è stato 10 dato da gemelli98

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