Titolo: Rocket League
Genere: azione
Console: Xbox One
Sviluppatore: Psyonix
Publisher: Psyonix
Data di pubblicazione: 17/02/2016

Brumzoomzoom

Arriva quasi a fari spenti, l’indie sicuramente più gustoso dello scorso anno. Non sono tanti i titoli della categoria che ci restano in mente; anzi, non ne annoveriamo proprio moltissimi, in tutta onestà. Questo, invece, sarà per l’amalgama che Psyonix ha voluto conferire al gioco, sarà perché escluso PES e FIFA non c’è nient’altro, per cui, da bravi italiani medi, aspettavamo un nuovo prodotto calciofilo con cui passare il tempo.

Motori senza donne

Al posto delle donne c’è l’amata sfera ove il cuoio ha lasciato il passo a materiali più metallici e futuristici. Aspettate, non vi abbiamo ancora spiegato di cosa si tratta, giusto? Colmiamo subito la lacuna: il gioco in questione è calcio, giocato da macchine telecomandate. Certo, detto cosi sembra poco stuzzicante; la stessa impressione che abbiamo avuto noi appresa la notizia del titolo, lo scorso anno. Vedendo i filmati e, successivamente provandolo ci siamo totalmente ricreduti. Sia praticato con sette amici che in solitaria, questo semplicissimo giochillo appassiona non poco risultando simpatico e ben lontano dalla spocchiosita’ degli altri calcistici. E’ semplice e, di primo acchito, banale ma via via che aumenta la pratica e la confidenza con l’auto e la palla si fa sempre più fatica a smettere: è divertente! Inutile indugiare su tattiche e moduli e calciatori, qui l’acceleratore è posto sulla dinamicità, sul coinvolgimento che le caotiche partite riescono a creare. Ci si fionda tutti sulla sfera e si cerca di spingere l’amato proiettile nella porta avversaria sgommando ovunque. Vi ricordate quando eravamo piccini? La palla era sempre nascosta da un nugolo di urlanti creature poiché non c’erano noiosissimi schemi da rispettare e il divertimento era l’unica cosa che contava: ecco ora è lo stesso; infatti, se possiamo azzardare un consiglio, l’ideale è lanciarsi in partite online, con altri sette gamers (anche perché le ricompense sono più interessanti). Si va da 1 contro 1 alla, appunto, 4 contro 4 della durata di 5 minuti e l’eventuale golden goal; in ogni caso non abbiamo notato problemi di latenze o matchmaking eterni, sarà forse anche per questo che qualche giorno fa c’è stato il record di utenti contemporaneamente connessi?

Supersonic Acrobatic Rocked-Powered Battle-Cars

Un titolone, troppo assurdo. Questo era Rocket League cinque annetti fa, rivisto (per fortuna) lo scorso anno durante la realizzazione per le piattaforme PC/PS4. Di “vecchio” è rimasto solo il concept e, per quello che stiamo vedendo, è solo un bene. Si salta, si sgomma, si compiono acrobazie magari massimizzate da un sapiente uso del turbo o dei power up da raccogliere e si segna. Tutto qui, ma molto appagante; immaginatevi uno speedball edulcorato dalle auto di Cars, ecco, il prodotto è servito. Facile da apprendere e da padroneggiare già dopo alcune partite di ovvia pratica s’inizia ad apprezzarne sempre più i dettagli; dalle auto, che annoverano delle novità rispetto alle precedenti versioni, ai campi da gioco, più numerosi e vari che nel recente passato. Quello che ci ruberà giusto un po’ più di tempo sarà quando l’automobilina volerà col turbo: ci vorrà un po’ più di pratica per capirne l’inerzia. Insomma le cose di cui bearsi rispetto alle altre console, ne abbiamo poiché come qualità grafica siamo alla pari con la PS4…no, non lo diciamo noi, ma ci siamo limitati a leggere succose schede di dettaglio che paragonano le tre versioni.

Partenza a razzo

Dicevamo più campi, più auto, più…tutto. Giocando abbiamo l’occasione di sbloccare sempre nuove auto e personalizzazioni che spaziano dalle ruote alle livree dei mezzi; intendiamoci, non essendo la tipica produzione AAA dovremo scendere a patti con il comparto tecnico basato sull’Unreal Engine 3 ma, non temete, se non avessimo letto il nome, non ce ne saremmo nemmeno accorti poiché le dinamiche e le moli di dati che il motore deve muovere non sono poi cosi tante e questo garantisce una discreta caratterizzazione dei mezzi oltre che una fluidità di gioco ai massimi livelli: ben 60fps. Esatto, avete letto bene. Ora diteci che questa non è una partenza a razzo! Anche se lo schermo è diviso, per sfidare (e sfottere) un incauto avversario, seduto sulla poltrona con noi, la fluidità sembra non risentirne con le vetturine che schizzano per ogni dove quasi dotate di vita propria come la quasi controparte disneyana. Il design rimanda molto al mondo dei toys di casa Disney (secondo noi, ovviamente) e lo stile grafico utilizzato è piacevolmente giocattoloso con neon a profusione ed effetti speciali forse un po’ sotto tono, se proprio vogliamo dirla tutta.

Sciabolata morbida

Un gameplay veloce e dinamico che ci vede sempre sul pezzo; partite caotiche che, anche se formate da due compagini sembrano sempre tutti contro tutti e divertimento a manetta. Pochi semplici ingredienti fanno, di Rocket League, un must. Svetta tra gli indie game senz’ombra di dubbio per cui, se avete qualche soldino da parte in attesa del prossimo titolo tripla A, potrebbe essere questo il caso giusto che raggiunge l’apice in concomitanza del comparto online con le sfide in rete che ci toglieranno parecchio tempo che avremmo potuto dedicare ad attività sociali.

Pregi

• divertente da giocare
• framerate stabile a 60
• ritmo di gioco frenetico

Difetti

• comparto tecnico “indie” (non al top)

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 8

La recensione di Rocket League è stata scritta e curata da FranX per GameStorm.it, pubblicata il 28-02-2016