Titolo: Nine Parchments
Genere: Blast ‘em up / Action RPG
Piattaforma: Xbox One (testata) / Playstation 4 / Nintendo Switch / PC
Sviluppatore: Frozenbyte
Editore: Frozenbyte
Data di uscita: 5 dicembre 2017
Ormai anni addietro, durante il salto tra quinta e sesta generazione videoludica, il genere “blast 'em up” subì una battuta d'arresto sul mercato home-console, orientandosi maggiormente verso il PC-Gaming.
Questo portò, per lo meno inizialmente, alla produzione di un'ondata di giochi flash, proposti su svariati portali web e, negli ultimi anni, a release indipendenti tra cui è possibile annoverare diversi titoli di spicco, ad esempio Magicka di Arrowhead Game Studios.
Alla fine del 2017 lo studio finlandese Frozenbyte ha pubblicato un nuovo esponente di questo genere: si tratta di Nine Parchments, un titolo semplice, scacciapensieri, impreziosito da una componente multiplayer online e non proprio originale. Ne abbiamo analizzato i singoli aspetti.
C’era una volta, in un Regno Fantasioso, una prestigiosa accademia di magia. Tutto procedeva con serenità quando un'improvvisa esplosione di una parete che dà all'esterno, fece volare via nove pergamene (da qui il titolo del gioco).
Mentre il decano, spaventato per l’accaduto e preoccupato per l'importanza degli incantesimi contenuti nei rotoli, sembra nel panico più totale, gli studenti, desiderosi di vivere un'avventura incredibile, si precipitano nel loro salvataggio…
In sostanza, niente di eccessivamente elaborato: la trama, in questo gioco, è un semplice pretesto per giustificare l'abuso di incantesimi che avviene svariati stage, pensati e proposti da Frozenbyte più per garantire un divertimento pratico, da soli o in compagnia, che per narrare vicende emozionanti.
Nine Parchments si svolge su nove livelli, divisi in tre o più stage; il giocatore controlla il proprio personaggio, inquadrato in visuale isometrica, attraverso gli analogici, quasi al pari di un twin-stick-shooter: una leva per il movimento e l’altra per gestire la direzione del lancio dell’incantesimo.
Per attaccare i nemici si hanno a disposizione diverse magie che si differenziano per raggio d’azione e caratteristiche elementali: fuoco, ghiaccio, vento, fulmine, vita e morte.
Già dalle prime ore di gioco ci si rende conto di un palese difetto: la difficoltà nel calibrare qualunque sortilegio debba essere lanciato. Il punto d'impatto dell'incantesimo che si decide di utilizzare, a meno che non sia rappresentato come fascio rettilineo, non finisce quasi mai dove il giocatore vorrebbe indirizzarlo, anzi, rischia quasi sempre di creare situazioni spiacevoli.
Perché spiacevoli? Perché in Nine Parchments è costantemente attivo il fuoco amico. Colpire i propri alleati, invece dei propri nemici, è più facile di quanto non si creda, anche con molta esperienza alle spalle. Probabilmente solo Battletoads per NES risultava, in tal senso, più frustrante del lavoro di Frozenbyte… Poveri compagni di squadra.
In merito al gameplay quindi, tenendo in considerazione l’offerta di un Magicka, simile ma ben più solido, allora è possibile capire quanto ci sia difficile perdonare questa problematica di Nine Parchments.
La caratterizzazione del proprio avatar dipende da chi si sceglie di impersonare all'inizio del gioco, ossia uno tra gli studenti dell'accademia di magia. La personalizzazione del protagonista riguarda esclusivamente il cappello, il bastone equipaggiato e, in termini più pratici, il suo skill-tree.
Questo propone diverse abilità esclusive che possono essere acquisite e potenziate un massimo di cinque volte, in base a quanti punti abilità gli si dedicano ad ogni level-up. Essenzialmente, le skills migliorano le capacità offensive, difensive, e di cura.
In realtà, per aumentare ulteriormente le proprie statistiche si può far affidamento ai diversi bastoni, rilasciati dai nemici sconfitti, che non servono, quindi, da mero abbellimento estetico. Inoltre, questi sono utili per sbloccare nuovi personaggi nel corso della storia (compiendo specifiche missioni secondarie).
I cappelli, invece, non apportano alcuna variazione al gameplay ma solamente visiva.
Date le premesse, passiamo al comparto grafico, che di base presenta un'ottima visuale isometrica, giochi di luce davvero ben realizzati e una pattern cromatica vivace selezionata con cura.
Il level design, però, non gode di grande varietà e offre stage monotoni, lineari e poveri di dettagli, resi ancora più noiosi da nemici che cambiano quasi sempre solo per quantità, e raramente per varietà. Se si gioca in single player tutto ciò porta alla noia già a metà della prima run.
Il vero punto di forza di Nine Parchments è il multiplayer, pertanto il vero divertimento viene quando si gioca in compagnia, e non da soli. Tuttavia, come abbiamo detto sopra, anche questo punto ha delle carenze, a causa del fuoco amico: i difetti, così, si fanno ancora più opprimenti e rendono meno piacevole l'esperienza collettiva.
Niente da obiettare per quanto concerne la soundtrack, sempre molto piacevole.
In tutto ciò, fate finta che non esista Magicka, perché altrimenti non troverete motivi validi per giocare Nine Parchments.
Nine Parchments è un titolo che prende una formula certificata e comprovata cambiando qualche elemento qua e lá, spesso arrecando danno al prodotto finale. La componente multiplayer rende tutto sommato divertente l'esperienza di gioco ma è sufficiente ad elevarlo mai oltre la posizione di "clone di Magicka". Ideale solo per serate tra amici… Almeno qualcuna.
La recensione di Nine Parchments è stata scritta e curata da Edgecrusher per GameStorm.it, pubblicata il 22-03-2018
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