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Recensione di LEGO Marvel's Avengers

Titolo: LEGO Marvel Avengers
Genere: azione-avventura
Console: Xbox One
Sviluppatore: Tt Games
Publisher: Warner Bros
Data di pubblicazione: 28 gennaio 2016

LEGOlizzateli

Finalmente si riparte. Dopo l’asfittico gennaio, i primi, timidi giochi si affacciano sulle nostre console. E cosi, anche la “macchina” della famosa casa danese, riparte. Sei mesi dopo le imprese con i grandi sauri, un nuovo pezzo ad arricchire la vastissima collana dei titoli targati LEGO; al timone i soliti Travellers e il risultato è da scoprire. Intendiamoci, non ci aspettiamo nulla di nuovo, anche l’ultimo prodotto videoludico “scivolava”, aggrappandosi con le unghie a un filone ormai abusatissimo di cui iniziamo a sentire il bisogno di novità.

Un sortiLEGO?

Le ultime uscite dei Tt non hanno ringiovanito il filone nato oltre una decina d’anni fa con Star Wars. (quasi) Ogni blockbuster era seguito dall’omonima reinterpretazione in ottica LEGO; si è passati attraverso tutte le pellicole avventurose e supereroistiche. Il processo, si è sempre più affinato fino a raggiungere la qualità che conosciamo ora, che però ha sacrificato, nella propria evoluzione, architetture e aree totalmente fatte in mattoncini ora divenute un ibrido e si è inoltre stabilizzata sul medesimo gameplay da ormai una decina di capitoli. Le vere novità sono relative solo ai personaggi che per ovvie ragioni sono stati implementati per i differenti eventi cinematografici. Il cuore di ogni titolo è rimasto lo stesso: ci si muove per le varie ambientazioni con l’unico scopo di distruggere tutti gli oggetti e le infrastrutture demolibili per raccogliere le monetine (è un’azione che da’ assuefazione) e per creare nuove installazioni, sbloccando una determinata area e collezionando oggetti nascosti che servono a proseguire nell’avventura o a sbloccare nuove features o extra. Indipendentemente dal gioco LEGO posseduto, questa è la dinamica di base che ne muove i fili e condiziona l’incedere del nostro manipolo di personaggi via via a disposizione. Teoricamente è applicabile a ogni lungometraggio trasmesso nelle sale…e così è stato fatto. La giocabilità è immediata e accattivante, il raccogliere soldini dai pezzi distrutti è come una droga, difficile farne a meno, ma seppur giocabilissimo, iniziano a manifestarsi le avvisaglie della ripetitività delle cose da fare che ci trasciniamo avanti da troppi titoli a questa parte; non serve la nuova trasposizione marveliana per risollevarne le sorti. Inoltre il gameplay, per chi ha già avuto altri LEGO games, già minato dalle stesse cose da fare per tutto il tempo, soffre di una visuale particolarmente ingrandita delle aree di gioco e conseguente limitazione visiva della zona in questione con, spesso, una difficoltà aumentata a capire i puzzle ambientali, nascosti dalla telecamera e dalla visuale fissa.

LEGOland

Sempre più mattoncini, sempre meno paesaggi di mattoncini. In precedenza si parlava di telecamera e visuale; restando in tema non possiamo non soffermarci sull’aspetto puramente grafico. I blocchetti, abbondano e sono sempre in numero maggiore; tuttavia’ le ambientazioni non sono fatte di soli pezzi di Lego ma ormai ha preso piede l’unione di tali blocchi a strutture di natura differente. Un esempio? Un giardino con rocce e alberi veri in cui, però, spiccano anche le stesse controparti in materiale plastico. Ricordiamo i primi titoli interamente caratterizzati e creati solo di mattoncini; una piccola critica, la nostra, che malinconicamente voleva ricordare quando tutto era più creativo, seppur più semplice. Ora le dimensioni delle aree di gioco sono notevoli e probabilmente è difficile ricreare ogni singola scena solo con i blocchetti, però sarebbe stata di sicuro più peculiare. Lasciando stare le nostre lamentele, l’aspetto visivo viene soddisfatto con pixelloni grossi cosi che ben ricreano gli scenari visti in tutti i film dedicati agli Avengers e principali supereroi Marvel; la cura posta sul progetto è manifesta in ogni singolo particolare e i paesaggi creati sono lo standard dei Tt in termini d’interazioni ambientali, con un’elevata quantità di strutture distruggibili e con cui interagire. Lo spropositato numero di personaggi, ognuno diverso dall’altro e dei veicoli sbloccabili rappresentano solo la punta dell’iceberg che, come detto, soffre solo del fattore “tutto già visto”. Nonostante questo, è sempre un piacere “spaKKare” tutto e scoprire tutte le possibilità fornite dall’uso dei differenti eroi/supecattivi che sceglieremo in fase di backtracking. L’aggiunta dei veicoli da pilotare è stata ben accetta anche se andrebbe ritoccata la modalità guida poiché è talmente basilare da essere poco controllabile. Un’ultima lamentela: ma come si sbloccano gli Extra? Gli Hub di gioco non sono stati esaurientemente chiari , sotto questo punto di vista.

Sonoro eLEGOnte

Ci stiamo sbizzarrendo con parole assurde. Perdonateci, abbiamo quasi finito. Ci dedichiamo ora al comparto sonoro prima dei commenti di commiato. Tolto il fattore curiosità, potremmo indicare questo settore come uno dei meglio riusciti. L’onnipresente OST del film dedicato Avengers fa notare la sua imponente presenza fin dalle presentazioni iniziali e ci accompagnerà per gran parte della partita. A volte sarà alternata con altri motivi della produzione filmica della casa delle idee, a volte, invece, sarà padrona assoluta della scena. Certo, a lungo andare può magari venirne a noia, però, dopo molte ore di gioco, non ci siamo ancora stancati, cosi come non siamo stanchi dei dialoghi che, seppur a volte sembrino forzati, non abbiamo per nulla disprezzato il doppiaggio di ottimo livello fatto dai doppiatori originali.

AlLEGOria marveliana

Tutto da scoprire, tutto da spaccare e ricostruire, tutto da rigiocare. Tutto bello, però alla fine, lo abbiamo già fatto troppe volte, in passato. E’ realmente ora di svecchiare le dinamiche e rendere i LEGO games nuovamente appassionanti, sia per i grandi che per i più piccoli che, a causa di scelte stilistiche fanno fatica a capire cosa fare, in alcune sessioni di gioco proprio per la visuale forzata. Come al solito, se non avete avuto i precedenti titoli, potreste anche prendere in considerazione l’ipotesi di acquistarlo, altrimenti, il nostro consiglio è di provarlo, se possibile: è tutto già visto.

Pregi

  • 200 supereroi tutti da scoprire
  • musiche “degli” Avengers
  • rigiocabilità ai massimi livelli

Difetti

  • nulla di nuovo
  • inquadrature troppo ravvicinate che “tagliano” la visuale

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 7

La recensione di LEGO Marvel's Avengers è stata scritta e curata da FranX per GameStorm.it, pubblicata il 07-02-2016

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