Titolo: Air Missions: Hind
Genere: Simulatore di volo / Elicotteri
Piattaforma: Xbox One
Sviluppatore: 3Division
Produttore: 3Division
Data di uscita: 14 giugno 2017 (Xbox One) / 21 marzo 2016 (PC)
Se siete figli degli anni ’80 e ’90 o, magari, dei “semplici” retro-gamer avrete sicuramente giocato o sentito parlare della serie Strike, con Desert, Jungle e Urban Strike. Se non sapete a cosa ci stiamo riferendo, si tratta di una trilogia di videogiochi realizzata e pubblicata da Electronic Arts, a partire dal 1992, appartenente alla categoria degli shooter con visuale isometrica, nella quale i player controllano un elicottero in vari scenari di guerriglia.
Che cosa ha a che fare questa introduzione con ciò di cui vi parleremo? Poco e niente, se non il fatto che, anche in Air Missions, si vestono i panni di un pilota di elicotteri.
Precisiamo fin da subito che il titolo del team indie 3Division non è nato con le pretese di divenire l’erede spirituale degli Strike, ma non nascondiamo che ci saremmo aspettati di rivivere, almeno in parte, le belle e nostalgiche emozioni passate, se non altro per le tematiche affrontate e il contesto del game.
“Hind”, tenta di decollare, lo fa in più direzioni differenti, verso quella simulativa o quella più semplicemente arcade (in base al setting selezionato), senza mai, tuttavia, spiccare il volo. Vi spieghiamo perché analizzandone i singoli elementi.
Avrete sicuramente colto la citazione a Metal Gear Solid. È semplicemente un pretesto per arrivare al termine “Dannazione”. Esatto, perché il game della software house slovacca, non è esattamente un piacere da giocare, tantomeno quando devi analizzarlo al dettaglio.
La trama del game è, in sostanza, assente: il gioco è definibile come un combat flight simulator incentrato sull’elicottero d’assalto russo Mi-24 Hind, noto anche come “Carro Armato Volante” (Flying Tank). Non esiste un filone narrativo, i dialoghi sono pressoché assenti così come il pathos. Ci si limita a ricevere, volta per volta, delle missioni e al tentare di completarne gli obiettivi.
La mancanza di situazioni in grado di coinvolgere il destinatario del media e il ripetersi meccanico di azioni simili diventa ben presto fonte di noia e, salvo eccezioni, in pochi avranno il desiderio di stare incollati al pad e allo schermo per un lungo periodo.
L’unico elemento in grado di invogliare al proseguimento dell’avventura sono i bonus sbloccabili tramite il completamento delle quindici missioni totali. È, però, davvero troppo poco.
Il gameplay è di certo l’aspetto del gioco che ci ha convinti maggiormente. Innanzi tutto il livello di sfida è adattabile: i comandi di volo, gli aiuti, l’entità dei danni ricevuti, la presenza o meno di fuoco amico e la gestione delle collisioni con l’ambiente (anche in fase di atterraggio) sono completamente personalizzabili.
Questo consente al giocatore di scegliere un approccio maggiormente simulativo piuttosto che uno arcade (e viceversa), rendendolo Air Missions fruibile ad un pubblico vario e ampio. Abbiamo testato i vari settings venendo alla conclusione che la scelta intermedia risulta essere quella meno frustrante e, di conseguenza, la forma d’intrattenimento più efficiente.
Si tratta pur sempre di pilotare un elicottero, un velivolo le cui dinamiche, gestite da un semplice pad, sono, in ogni configurazione, tutt’altro che immediate. Ciò nonostante, è possibile apprendere movimenti e tempistiche attraverso una sequenza di missioni tutorial di difficoltà progressiva, al termine delle quali si dovrebbe aver raggiunto una sufficiente dimestichezza per proseguire con gli altri contenuti del game.
Gli incarichi proposti al pilota virtuale variano dal conflitto aereo con un altro elicottero alla distruzione di avamposti Anti-Aerei passando per i conflitti terra-aria contro mezzi da guerra avversari come i carri armati.
Come detto sopra, la varietà delle missioni è limitata ma è presente una grande quantità di elementi sbloccabili, tra cui nuovi elicotteri (alcuni disponibili fin dall’inizio), armamenti differenti, colorazioni e così via.
Per quanto riguarda l’arsenale bellico, il velivolo possiede tre differenti slot nei quali è possibile equipaggiare:
È premura del pilota virtuale scegliere il set giusto per ogni missione, e gestire le munizioni al meglio durante l’operazione cercando di non terminarle prima del raggiungimento degli obiettivi.
In merito alla visuale, sono selezionabili differenti tipi d’inquadratura, alcuni puramente estetici altri più funzionali. Tale varietà consente di utilizzare il punto di vista ideale per l’azione che si deve compiere: ad esempio, l’utilizzo di flares a lancio verticale o le fasi di atterraggio risultano meno complesse e più precise scegliendo una prospettiva dall’alto.
Purtroppo dobbiamo avvisarvi che, anche in termini di sistema di gioco la situazione non è delle più rosee. I comandi non sono immediati e risentono di un minimo ma evidente input-lag. La gestione della fisica, compreso il moto stesso dell’elicottero, non è sempre ottimale, l’intelligenza artificiale nemica (e alleata) è elementare e caotica.
Air Missions riesce ad essere più divertente (impresa ardua, ve lo assicuro) se giocato con amici in co-op online ma, anche in questo caso, il ritmo e l’entusiasmo non “decollano” quasi mai, se non per via degli esilaranti incidenti di percorso che aumentano esponenzialmente con il numero di umani inesperti alla cloche.
Il lavoro del piccolo Team Slovacco sul comparto tecnico/estetico del game si mantiene sulla sufficienza, con degli elementi positivi che stonano in un “deserto” fatto d’imprecisioni.
I modelli poligonali dei velivoli e le texture che li rivestono sono, nel complesso, di buona fattura e la pattern cromatica generale, su tonalità fredde, contribuisce ad un buon impatto visivo iniziale.
Gli scenari, invece, sono veramente troppo poveri: spesso ci si trova davanti (o meglio sopra) a distese incredibili di nulla, con i soli nemici/avamposti sparsi in modo quasi casuale sulla mappa.
E, riprendendo il titolo del paragrafo, è qui che il gioco precipita. Immersi nel nulla ci si trova spesso ad osservare il dettaglio di ciò che, invece, è presente sullo schermo: la realizzazione delle ambientazioni e quella del suolo sono insufficienti, con “rivestimenti” sgranati, compenetrazioni sul terreno frequenti, e strutture sospese per aria (fenomeno visibile a bassa quota e in fase di atterraggio).
In merito alle prestazioni, il frame-rate nel complesso è stabile ma sono frequenti i caricamenti in ritardo di poligoni e texture, con conseguenti fenomeni di pop-up.
Buono, con qualche pecca, il campionamento degli effetti sonori che fonde sonorità realistiche ad altre più arcade.
Sufficiente la soundtrack, piacevole ma poco varia.
Sul parlato possiamo dirvi veramente poco. Le fasi con i dialoghi sono ridotte all’osso e di certo non presterete attenzione a questo particolare.
Air Missions: Hind è un prodotto dedicato principalmente agli “amanti dell’elicottero” (non pensate male, intendiamo il velivolo). Non è una simulazione pura, non è un arcade ma soprattutto, non rappresenta una valida forma d’intrattenimento, che si tratti di mero divertimento, scarso, o di emozioni (non pervenute). Ed è questo l’elemento che dovrebbe essere imprescindibile quando si realizza un media video ludico. Peccato, ha idee che potrebbero farlo decollare, ma non riesce comunque a volare.
La sensazione complessiva è quella di un videogame potenzialmente valido ma sviluppato in modo approssimativo o frettoloso, addirittura incompleto. Inoltre, il prezzo di 16,99€ non spinge di certo all’acquisto.
TRAMA 4 / 10
GAMEPLAY 6,5 / 10
COMPARTO TECNICO 6,5 / 10
La recensione di Air Missions: Hind è stata scritta e curata da G-PqV per GameStorm.it, pubblicata il 16-06-2017
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