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Recensione di Assassin's Creed

Titolo: Assassins’s Creed
Genere: Azione
Console: Xbox 360
Sviluppatore: Ubi Soft
Publisher: Ubi Soft
Pubblicazione: 16 -11-2007

L’inizio di questo Assassin’s Creed è quanto di più anonimo non si possa immaginare: un comune barista dei tempi nostri (forse del prossimo futuro) viene costretto da un misterioso dottore a sdraiarsi su una altrettanto misteriosa macchina, battezzata Animus, capace di leggere la memoria genetica di ogni essere umano. Chi di voi non conosce la memoria genetica? D’altronde la spiegano fin dall’asilo... In ogni caso trattasi della memoria degli antenati, quella che comporrebbe gli istinti tipici delle specie viventi.
Proprio grazie a questo esperimento (un tantino coatto, ad essere sinceri), il giovane scopre di non essere poi tanto comune, in quanto discendente di un tal Altair, un combattente appartenente alla confraternita degli assassini che nel XII secolo aveva giurato guerra all’ordine dei Templari.
Non appena il barista avrà preso sonno, vi troverete proiettati in Terra Santa nell’anno 1191, periodo storico caratterizzato dall’imperversare della Terza Crociata e dell’imminente conquista di Acri. D’ora in poi i vostri panni saranno quelli del vero protagonista, ovvero il sanguinario avo, che per la cronaca era appena stato declassato dal capo Hassan per aver fallito una importante missione (l’uccisione di Robert Sablé e la conquista di un tesoro) contravvenendo le tre più importanti regole della confraternita: non uccidere innocenti, nascondersi e non compromettere la confraternita.

Profilo basso o alto

Poco importa; anche se declassati al grado minimo, avrete ora la possibilità di riconquistare la fiducia dei vostri superiori ripercorrendo la strada che lo aveva portato a divenire il miglior combattente del gruppo, portando a termine le missioni che vi saranno affidate, ovvero assassinare nove uomini chiave (tra oratori, traditori, politici, predicatori cristiani e personaggi scomodi), cercando così di favorire la vostra parte sulle sorti del conflitto.
Per fare ciò dovrete cominciare a raccogliere informazioni, pedinare vittime, origliare conversazioni, destreggiarsi negli interrogatori (in cui dovrete seguire la vittima fino a una zona isolata e picchiarla finché non spiffererà tutto) e senza dimenticare i viaggi che vi porteranno ad esplorare le tre principali città presenti nel gioco, Damasco, Gerusalemme e Acri.
Tale varietà di azioni è supportata adeguatamente da un sistema di controllo semplice e a modo suo innovativo: i quattro tasti identificano le parti del corpo del protagonista, quindi la loro pressione innesca la relativa azione. Ai grilletti, invece, è affidata la selezione del profilo, tra basso e alto. Il primo è l’ideale per mischiarsi con la folla, compiendo azioni che si addicono perfettamente al contesto e permettendovi di passare inosservati. Tra le varie azioni non si può non menzionare la camminata in preghiera, lo scostare le altre persone senza urtarle e tutte quei gesti che vi porteranno a mimetizzarvi perfettamente in mezzo alla gente comune.
L’alto profilo, invece, consiste nello scaraventare a terra le persone, correre acrobaticamente e scalare le pareti. Tali azioni non faranno altro che evidenziare la vostra presenza, facilitando quindi le guardie nell’individuarvi.
Anche gli scontri armati seguono la stessa impostazione, ovvero vi sarà consentito di decidere se affrontare la vittima designata con un duello a suon di spade, oppure eliminarlo con una pugnalata tanto silenziosa quanto inaspettata.

In fuga

Dopo essere stati scoperti a seguito di un’uccisione dovrete ovviamente dileguarvi. Ad indicare lo stato di allerta dei nemici ci penserà l’apposita icona in alto a sinistra, che sarà rossa nel caso una guardia vi stia dando la caccia, mentre diventerà gialla non appena sarete scomparsi dalla vista dei nemici. I modi per interrompere la linea visiva tra voi e gli inseguitori sono molteplici, primo tra tutti l’eliminazione diretta dell’antagonista, altrimenti potrete decidere di andare a nascondervi laddove non potranno raggiungervi: Altair, al contrario degli altri, possiede notevoli abilità acrobatiche (il paragone con il protagonista di Prince of Persia è d’obbligo) e vi stupirà con l’agilità con cui si arrampicherà sugli edifici in cerca di un riparo (non senza il vostro supporto, che consisterà nell’indicare con lo stick analogico la direzione di un appiglio raggiungibile), dove lascerà calmare le acque. Solo dopo che si sarà ristabilita un minimo di calma potrete scendere di nuovo, mescolandovi tra la folla. Ed è proprio in queste circostanze che dovrete adottare un profilo basso, se non vorrete terrorizzare la gente attorno a voi, che vi reagirà indicandovi urlando, scappando e richiamando inevitabilmente l’attenzione dei nemici.
A tutto ciò si deve aggiungere il contributo apportato dall’esplorazione in chiaro stile GTA, che vi coinvolgerà nella ricerca di bandiere e stendardi, e che vi impegnerà a portare a termine missioni secondarie, come salvare i poveri derelitti dalla ferocia dei vostri oppositori e così via. Ovviamente non avrete a disposizione alcun veicolo motorizzato per velocizzare gli spostamenti tra le varie città, ma potrete cavalcare dei veloci puledri che dimezzeranno i tempi di attraversamento delle lande desolate, le quali vi riserveranno incontri piuttosto variegati con gruppi di fedeli in pellegrinaggio, truppe in marcia, senza dimenticare piccoli villaggi e rovine.
Per avanzare nell’esplorazione, tuttavia, sarete forzati nello sbloccare l’area successiva scalando un punto panoramico, ovvero una torre, un edificio particolarmente alto, una cattedrale o qualsiasi cosa che vi faccia prendere visione dei veri protagonisti del gioco, ovvero i paesaggi. Vi accorgerete ben presto, infatti, della meravigliosa realizzazione grafica delle città e dei terreni circostanti, enfatizzata proprio dalla vista panoramica che sfoggerà un orizzonte visivo tale da distinguere profili a chilometri di distanza, il tutto accompagnato sapientemente dal vociare in lontananza della gente in strada, a cui si aggiungono rumori di fondo quanto meno credibili e realistici. L’effetto della scalata dei punti panoramici si rivela un espediente davvero speciale ed è un bene che il gioco vi forzi ad ammirare lo splendido lavoro realizzato.

Panorama

Dopo ogni scalata non vi verrà tuttavia richiesto di ripercorrere al contrario la strada appena percorsa, in quanto esiste un metodo molto più rapido per riportare i piedi a terra, ovvero il Salto della Fede: è sufficiente individuare una trave sporgente e buttarsi giù, per ritrovarvi quasi magicamente a terra, con la caduta attutita da una provvidenziale balla di fieno. Tornati a terra vi accorgerete come anche in questo caso la realizzazione delle ambientazioni sia altrettanto bella, con un livello di dettaglio ed effetti di illuminazione tali da riuscire spesso a sorprendere. Particolare attenzione è stata riposta anche nella caratterizzazione delle città: Gerusalemme si rivela una città popolata da gente piuttosto benestante, con una notevole quantità di palazzi signorili e moschee. Ad essa si contrappone Acri, afflitta dalla peste, caratterizzata da una abbondante quantità di sporcizia e da abitazioni nettamente più povere.
Anche Altair, dal canto suo, sfoggia un aspetto davvero convincente, caratterizzato da un gran numero di splendide animazioni ed effetti di luci e ombre sui suoi vestiti che rendono davvero splendida la sua apparenza.
Tanto splendore, tuttavia, presenta anche alcune pecche, a partire da un’abbondante presenza di compenetrazioni tra gli arti del vostro personaggio e gli elementi facenti parte dello scenario, così come le animazioni dei comprimari, non altrettanto curate come quelle del protagonista, le perfettibili animazioni dei cavalli e un lieve fenomeno di pop-up, particolarmente evidente durante le cavalcate.
Ben fatto è anche il comparto audio, con una quantità notevole delle voci (interamente in italiano) che tuttavia si distinguono anche per una certa ripetitività delle frasi recitate. Splendida, invece, la colonna sonora curata da Jesper Kid (autore tra gli altri di quella di Hitman), che si unisce a rumori ambientali altrettanto ben fatti.
Un’ultima sorgente di disappunto proviene dal sistema di combattimento, caratterizzato dall’impegno di due soli pulsanti, ma che riserva brutte sorprese per l’AI) dei nemici, tutt’altro che particolarmente brillanti e di cui non vi sarà difficile disfarvi in poco tempo. Tale aspetto, unito alla ripetitività di azioni che tenderanno a portarvi alla noia nella seconda metà del gioco, sono gli unici veri difetti di uno splendido stealth, che ha rischiato di diventare un capolavoro e un riferimento per il genere.


PAGELLA

 

Gameplay: 8

Buona l’impostazione del gameplay, piuttosto vario e intrigante nella prima metà del gioco, tuttavia si rivela un tantino ripetitivo nella seconda metà.

Sonoro: 9

Ottima la colonna sonora che si sovrappone a una ricreazione dei rumori di fondo altrettanto ben fatta, e a un doppiaggio interamente in italiano di buon livello

Grafica: 9.5

La grafica è l’aspetto migliore del gioco, caratterizzata da dei panorama a dir poco mozzafiato e da una realizzazione di protagonista e relative animazioni davvero impeccabile. Peccato per alcune compenetrazioni e per una cura degli altri personaggi non all’altezza di Altair.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 8.5

Uno splendido stealth che ha rischiato di diventare un capolavoro e il nuovo punto di riferimento per il genere, guastato tuttavia da alcune lacune nei dettagli, da un’AI migliorabile e da una ripetitività che può portare alla noia nella seconda metà del gioco

 

Per non perdervi nulla di Assassin’s Creed
Per permettervi di assaporare ogni singola sfumatura e ogni dettaglio del gioco è disponibile la guida strategica ufficiale, che approfondisce ogni singolo dettaglio dell’esperienza ludica, dall’addestramento alla varietà dei nemici, senza dimenticare l’intero tragitto che vi permetterà di vedere i titoli di coda del gioco. La guida include mappe, indicazione delle zone d’interesse principali e una quantità a dir poco industriale di immagini del gioco.

Guida Strategica Ufficiale per Assassin's Creed

La recensione di Assassin's Creed è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 07-12-2007

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Valutazione del gioco 9.4

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