Titolo: Red Faction: Guerrilla Re-Mars-Tered
Genere: Action Adventure/TPS
Piattaforma: Nintendo Switch
Sviluppatore: Volition
Produttore: THQ
Data di uscita: 2 luglio 2019
A distanza di un anno dalla sua uscita su Xbox One, PlayStation 4 e PC (qui la nostra precedente recensione), la versione rimasterizzata di Red Faction Guerrilla, distribuito per la prima volta durante la scorsa generazione di console, esce finalmente anche sulla piccola Ibrida dell Grande N, di fatto segnando un decennale dal suo approdo sugli scaffali. Sin dagli albori della saga, la distruzione del mondo di gioco l'ha fatta da padrone: saranno riusciti i ragazzi di Volition a replicare anche sulla console nipponica quell'esperienza di gioco così peculiare? Rimanete con noi e lo scoprirete.
La storia di Red Faction Guerrilla funge da sorta di reboot per la saga iniziata sulla prima PlayStation, continuandola in qualche maniera. Vestiremo i panni di Alec Mason, ingengere minerario appena sbarcato sul pianeta. Il nostro Alec si troverà suo malgrado invischiato nella lotta per riprendere Marte dalle mani della EDF, la Earth Defense Force, che nei primi giochi aveva vestito i panni dei “buoni” e aveva sconfitto la Ultor Corporation. Paradossalmente, nel corso del tempo, la EDF ha occupato il posto lasciato dalla Ultor come despota incontrastato del pianeta, portando alla nascita di un corpo di rivoluzionari, la Red Faction. Ed è proprio alla Red Faction che è affiliato il fratello di Alec, Dan Mason, che pochi minuti dopo averlo accolto dopo lo sbarco, viene ucciso dagli uomini della EDF. Alec si arruola nella Red faction per vendicare il fratello, iniziando un percorso di vera e propria distruzione di tutto ciò che gli si parerà davanti.
Come è chiaro sin da subito, il motore narrativo della vicenda non è dei più originali e non ci riserverà grandi colpi di scena, accompagnandoci per circa 10 ore.
Ora come dieci anni fa, il fulcro e il vero punto di forza dell'offerta ludica del titolo Volition era ed è la grandissima distruttibilità degli ambienti e delle strutture. Alec avrà sin da subito accesso ad un martello da lavoro e a delle cariche che gli permetteranno di demolire interi edifici. La suddetta demolizione avrà due scopi ben precisi: uno strategico, andando ad indebolire il controllo che la EDF ha sulle varie zone che compongono la mappa di gioco e l'altro di arricchimento del nostro arsenale. Dagli edifici abbattuti potremo, infatti, raccogliere materiali che potranno essere convertiti in simpatici gadget e potenziamenti per gli stessi, facilitandoci nella nostra opera di livellamento di tutto ciò che porta una insegna EDF su di sé. Abbattere un edificio in testa ai soldati della EDF ci farà inoltre risparmiare proiettili, cosa che si rivelerà sempre più necessaria col progredire dell'avventura. Purtroppo, le missioni si ripresentano nelle stesse modalità e con gli stessi difetti di 10 anni fa, in tipico stile open-world: alla lunga, la noia si presenterà a chiedere il conto.
I sopracitati materiali saranno ottenibili anche da casse e depositi sparsi per il mondo e ci daranno accesso ad una serie di power-up che nella vecchia versione del gioco erano disponibili nel solo multiplayer: gli Zaini. Essi ci forniranno una serie di perks interessanti, tra cui la possibilità di volare.
Accanto alla modalità singleplayer, troviamo una esperienza di gioco in multiplayer mutuata in tutto e per tutto dalla versione originale di Red Faction Guerrilla. Potremo sfidare avversari online in playlist di mappe, suddivise in 8 modalità fino ad un massimo di 16 giocatori per volta, ma anche condividere i Joy-Con con altri 3 amici in locale per sfidarci a suon di record nella modalità Squadra Demolizioni.
Passiamo ora alle note “dolenti”: il comparto grafico. Il motore Geomod 2.0 garantisce la spettacolare distruzione tipica della saga, ma si ferma a questo. Red Faction Guerrilla, nonostante un discreto lavoro di pulizia, è un titolo che dimostra ampiamente i suoi 10 anni di vecchiaia e su Switch, per limiti tecnici della console, questa problematica si palesa ancora di più. Avremo a disposizione due opzioni grafiche, Qualità Elevata e Prestazioni Elevate, ma vi diciamo sin da subito che la prima, specialmente in modalità docked, soffre di cali di frame-rate piuttosto evidenti. Se vorrete godere del titolo con una fluidità accettabile (ossia attorno ai 30 frame per secondo), dovrete giocoforza avvalervi della seconda opzione, Prestazioni Elevate. Il mondo di gioco è in generale piuttosto scarno e privo di dettagli, problema derivante dall'età della versione originale.
Anche i comandi si sono rivelati abbastanza ostici per via di alcune impostazioni di base piuttosto discutibili, ma basterà smanettare un po' con l'editor e la situazione migliorerà un po'.
Menzione d'onore per il doppiaggio italiano, mutuato dalla versione del 2009. Comparto sonoro e soundtrack di buon impatto.
Red Faction Guerrilla: Re-Mars-Tered, nella sua conversione per Nintendo Switch, offre tutta una serie di contenuti aggiuntivi all'avventura originale uscita ormai 10 anni fa, ma con essi si porta dietro svariati difetti tipici dei titoli open-world (datati), oltre ad un comparto tecnico altalenante. Chi non ha mai giocato al titolo originale potrebbe volerci dare un'occhiata, specie in virtù della originale distruttibilità ambientale, mentre per gli altri potrebbe non valere la pena pagare il prezzo del biglietto.
La recensione di Red Faction Guerrilla Re-Mars-tered è stata scritta e curata da dust94 per GameStorm.it, pubblicata il 20-07-2019
Elenco degli utenti collegati in questo momento su gamestorm
×
