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Recensione di Monster Hunter Generations Ultimate

Titolo: Monster Hunter Generation Ultimate
Genere: Action RPG
Piattaforma: Nintendo Switch
Sviluppatore:  Capcom
Produttore: Capcom
Data di uscita: 28 agosto 2018

La Caccia è aperta anche su Nintendo Switch

L'arrivo di un nuovo titolo della serie Monster Hunter, in grado di fracassare ogni record di vendite nella Terra del Sol Levante (e non solo), è sempre momento di grande concitazione e fermento per tutti i videogiocatori del mondo. Specialmente dopo l'enorme successo di quel Monster Hunter World in grado di attrarre nelle sue grinfie anche chi (come chi scrive questa recensione -NdR-) magari non si era mai approcciato al brand, o lo aveva fatto in maniera del tutto sporadica. Ovviamente, in termini di spettacolarità grafica, Monster Hunter Generations Ultimate non può andare a rivaleggiare col suo fratello maggiore datato 28 gennaio di quest'anno (arrivato recentemente su PC) ma saprà comunque dare grandi gioie ai possessori di Nintendo Switch. Andiamo con ordine.

Siediti vicino al fuoco e ti racconterò una storia... o forse no?

La trama, come da tradizione e con l'eccezione del sopracitato MHW, non eccelle per profondità, ma svolge la sua funzione senza sbavature: ci trasporta in un mondo popolato da bestie enormi (anche 10 volte più di noi), creature che possono farci a brandelli con pochi colpi e che siamo destinati ad affrontare. I dettagli di “contorno” sono marginali e serviranno solo a creare un contesto in cui il giocatore si muoverà, mostro dopo mostro, verso la conquista della “catena alimentare”. La nostra esperienza coi vari NPC che popoleranno il mondo di gioco si ridurrà al proporre e accettare missioni di vario genere (dalla semplice raccolta di oggetti specifici all'abbattimento di determinati tipi di mostri) e nulla più.

“Alla fine, è tutta questione di polso e mano ferma...”

Premessa iniziale e doverosa, specie per chi viene dalle versione 3DS del titolo: Capcom ha reso disponibile (gratuitamente) una comoda app che permette di trasferire i propri dati di salvataggio dalla vecchia versione a quella nuova, previo il possedimento di una copia di entrambe. Aggiunta gradita e apprezzata, in quanto chi bazzica la serie da anni sa benissimo quanto i progressi nella propria avventura siano davvero preziosi.

Le migliorie apportate da Capcom in questa conversione sono diverse e rendono l'esperienza di gioco accattivante anche per chi proviene da 3DS. Per prima cosa, troviamo due nuovi Stili di Caccia, ovvero quello Valoroso e Alchemico, che vanno ad aggiungersi a quelli passati (Ombra, Gilda, Aereo e Offensivo). Per il giocatore sarà quindi possibile scegliere, oltre tra le 14 classi di armi (le stesse di MHW), uno di questi stili di caccia e una o più arti di caccia. Nei vari stili è possibile modificare alcune abilità dell'arma equipaggiata, per ottenerne altre in cambio, mentre le Arti sono dei “colpi speciali” attivabili dopo aver caricato una apposita barra (o col tempo o colpendo i mostri).

Inutile dire come oltre al numero delle armature, delle armi e degli accessori vari ed eventuali, sia stato ampliato anche il “comparto mostri”: siamo certi, quindi, che tutti troveranno “pane per i propri denti” (o lame, passateci il gioco di parole) per cacciare ogni creatura possibile.

Le prede sono circa un centinaio, a cui si aggiungono un paio di Devianti inediti, ossia Bloodbath, Diablos e Valstrax, il tutto diviso in tre Rank di difficoltà crescente in base al vostro livello di caccia. I Devianti, per chi di voi se lo stesse chiedendo, sono versioni “pompate” e incaxxatissime di alcuni mostri standard, in grado di mettere seriamente alla prova le abilità ed l'equipaggiamento del player, offrendo un buon livello di sfida. È presente, oltretutto, il famoso grado “G”, il picco ultimo di ogni Monster Hunter che si rispetti, il vero terreno di prova di tutti i cacciatori che si definiscono tali. Tornano in pompa magna i Felyne, i pelosi compagni di caccia dei nostri altereghi digitali: è possibile agghindarli con armi ed armature su misura e persino prenderne il controllo diretto.

Parlando da un lato meramente “tecnico” del gameplay consigliamo, a chi può farlo, di dotarsi di un pro controller, in quanto la distanza delle frecce direzionali dei Joy Con, utili ad attivare (per esempio) le Arti di Caccia, si trovano in posizione un po' troppo ravvicinata allo stick analogico sinistro, rendendo per alcuni (specie per chi ha le mani grosse) difficoltose determinate azioni. Non è qualcosa che va a minare, in maniera irreparabile, l'esperienza di gioco ma lo riportiamo per dovere di cronaca.

Attingendo alla natura portatile del titolo in analisi, ogni giocatore sarà felice di sapere che è possibile connettersi in modalità locale, wireless e online (fino ad un massimo di altri 3 giocatori), dando alle cacce un pizzico di pepe in più.

“Vedo le Textures brutte...”

Tristemente, dobbiamo riportare come Nintendo non abbia operato la migliore delle conversioni, anche in considerazione della natura da console portatile del titolo originale. Scordatevi quindi le rigogliose foreste, le giungle e le paludi popolate da piccoli insetti svolazzanti e le piccole creature che avete potuto ammirare in MHW: la mappa di gioco, divisa in vere e proprie “arene” separate da caricamenti (piuttosto invasivi) è, invero, piuttosto spoglia e povera di particolari se non quelli necessari.

MHGU è bloccato a 30 fps (sia in modalità docked che portatile), probabilmente per ovviare al fatto che l'hardware limitato di Switch soffrirebbe nelle numerose situazioni concitate che ci vedranno protagonisti nelle nostre cacce. Per lo meno, i 720p della risoluzione ci “distrarranno” dalla pochezza del dettaglio grafico, con un netto anti-aliasing a condire il tutto. È comprensibile che chi si approccia ad un titolo di questo brand non cerchi il maggior dettaglio grafico possibile, ma dopo aver assaggiato lo splendore di MHW, ci si ritrova quasi davanti ad un passo indietro. Anzi, senza il quasi. Ed è un peccato, perchè abbiamo visto quanto la piccola ibrida di Mamma Nintendo sia in grado di fare, quando dietro al prodotto vi è un lavoro certosino di ottimizzazione.

Menzione d'onore, invece, per il comparto sonoro: le musiche di gioco sono ben composte e sottolineano alla perfezione ciò che accade a schermo. Spettacolare, senza dubbio, il filmato iniziale, in grado da solo di caricare di adrenalina anche il giocatore più passivo e di trasportarlo nel mondo di Monster Hunter.

In sintesi:

Nonostante non sia esente da difetti, Monster Hunter Generations Ultimate rimane lo stesso un ottimo titolo e un buonissimo capitolo del brand omonimo. Le novità introdotte valgono da sole il prezzo del biglietto e per chi non ha avuto modo di mettere le mani sulla versione 3DS, uscita ormai 3 anni fa, l'acquisto è, se non obbligato, caldamente consigliato... In attesa, ovviamente, che Nintendo annunci il vero Monster Hunter per Switch, pensato e sviluppato esplicitamente per questa piccola console delle meraviglie.

Pregi:

  • Possibilità di trasferire i propri salvataggi da 3DS.
  • Buon numero di aggiunte e innovazioni.
  • Impianto consolidato e senza sbavature di gameplay.

Difetti:

  • Graficamente non al top.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 7,5

La recensione di Monster Hunter Generations Ultimate è stata scritta e curata da dust94 per GameStorm.it, pubblicata il 14-09-2018

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