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Recensione di Sword Art Online: Hollow Realization

Titolo: Sword Art Online: Hollow Realization
Genere: JRPG
Piattaforma: PlayStation Vita
Sviluppatore: Aquria
Publisher: Bandai Namco Entertainment
Data di uscita: 8 Novembre 2016

Era il lontano 2022 quando Kirito si rese protagonista di un’avventura al limite dell’inverosimile: dopo il lancio sul mercato di Full Dive, un visore di realtà virtuale che sfrutta la manipolazione della mente per proiettare tutti e cinque i sensi del giocatore nel mondo di un VRMMORPG, il nostro protagonista si trovò a giocare all’interno del suo videogioco preferito assieme a migliaia di altri appassionati che si sono accaparrato il tanto agognato gadget. Peccato che il destino fosse lì, dietro l’angolo, ad aspettarli: il creatore del videogioco in questione, infatti, modificò le regole del gioco intrappolando tutti coloro che in quel momento erano intenti a giocare, causandone la morte qualora dovessero vedere la schermata di gameover, oppure anche se tentassero di evadere dal gioco togliendosi il casco. C’era un solo modo per sfuggire a tale massacro, ovvero completare tutti i livelli del gioco, cosa che Kirito riuscì a portare a termine.

Vi chiederete come mai stiamo raccontando con il passato remoto le vicende accadute nel futuro… tutto questo è possibile e, soprattutto, ha un senso in quanto le vicende che stiamo per andare a raccontare si collocano temporalmente quattro anni dopo, quando il nostro Kirito e i suoi amici decidono di tornare a giocare come beta tester di un nuovo modello del visore, stavolta garantito come sicuro. Peccato che anche in questo caso accade l’imprevedibile.

Pressione casuale

Quella raccontata è la trama di questo Sword Art Online: Hollow Realization, un JRPG che pesca a piene mani l’atmosfera e le tematiche raccontate nella serie anime che dal 2012 appassiona telespettatori di tutto il mondo, anche se i titoli della serie non ripercorrono esattamente gli avvenimenti già raccontati nei vari episodi.

In Sword Art Online: Hollow Realization impersonerete i panni del protagonista, che potrete anche decidere di plasmare a vostro piacere cambiandone sesso, nome, connotati e voce tramite l’apposito editor, anche se va detto che tali cambiamenti svaniranno durante i dialoghi e i filmati, circostanze in cui l’aspetto originario di Kirito tornerà a riproporsi.

Il gioco è un classico RPG in tempo reale, in cui la pressione casuale dei tasti di attacco non paga, in quanto attacchi e l’impiego di skill portano al consumo dei punti che impiegheranno un certo tempo a ristabilire l’apposita barra.

A vostra disposizione ci saranno i tasti per eseguire combo, saltare, parare, e scagliare le abilità speciali. Non esistono classi, e va detto che è possibile cambiare al volo le armi equipaggiate, anche se per poterle padroneggiare sarà necessario accumulare punti esperienza.

Coltiviamo l’amicizia

Come accennato, avrete la possibilità di eseguire combo insieme a dei compagni di viaggio che popoleranno il vostro party (fino a 4 incluso il giocatore stesso). Ciascuno di loro sarà contraddistinto da un indice di affinità, che sarà associato alla loro attitudine ad eseguire i vostri ordini e a cooperare durante le battaglie. Al fine di elevare questo indice, quindi, sarete tenuti ad intrattenerli con lunghissimi dialoghi, invitandoli al bar, al ristorante e così via. Questa fase del gioco, purtroppo, si rivela noiosa e piuttosto ripetitiva, ma di fondamentale importanza per l’armonia del gruppo.

Un altro punto debole è rappresentato dalla scarsa varietà delle missioni, che non si spingono oltre al solito raggiungimento di un luogo, alla raccolta di oggetti e all’uccisione di un certo numero di mostri.

Tecnicamente il gioco non brilla: lo sviluppo comune con la PS4 ha penalizzato la versione per la console casalinga, ma la grafica per PlayStation Vita ha subito un declassamento per adattarlo all’hardware della console portatile, con evidenti deficienze per quanto riguarda textures e modelli poligonali, un vistoso pop up e una fluidità al limite dell’accettabile.

Il sonoro si difende bene, a fronte di un buon doppiaggio in giapponese, buone musiche e addirittura i sottotitoli in italiano, anche se con una traduzione approssimativa.

Chiudiamo infine con l’esperienza multiplayer online, che consentirà ad altri tre vostri amici di aggregarsi al vostro party per condividere le vostre avventure alla caccia di mostri.

Conclusione                

Sword Art Online: Hollow Realization si rinnova proponendo una nuova avventura nei panni di Kirito e dei suoi amici in un nuovo episodio di un VRMMORPG, con meccaniche di combattimento appena affinate, il sistema di gestione dell’affinità degli elementi del party, e i soliti abbondanti dialoghi, anche se va detto che il comparto grafico meriterebbe di essere rivisto e le strutture delle missioni potrebbero essere maggiormente variegate.

 

Pro

  • Ambientazione di gioco vasta
  • Meccaniche di gioco collaudate

Contro

  • Grafica deficitaria
  • Gameplay ripetitivo

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 6,5

La recensione di Sword Art Online: Hollow Realization è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 05-01-2017

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