Titolo: Soul Sacrifice
Genere: Azione, JRPG
Console: PSVITA
Sviluppatore: Comcept, Marvelous Entertainment, SCE Japan Studio
Publisher: SCEJ
Data di pubblicazione: 3 maggio 2013
Soul Sacrifice è, senza troppi giri di parole, uno dei titoli più attesi della line up per PS Vita. I giochi davvero eccellenti stentano ad arrivare e questo prodotto rappresenta certamente un'ottima possibilità per tutti i possessori della handheld Sony di rispolverarla. Sin dalla sua prima presentazione il titolo ha suscitato molta curiosità, sia da parte degli utenti, sia da parte della critica, che gli ha dedicato davvero molte attenzioni. Anticipiamo, sin d'ora, che le attenzioni ricevute erano davvero meritate. Vediamo un po' di che tratta questo Soul Sacrifice.
Già il titolo lascia un po' presagire lo scenario che ci troveremo a calcare una volta avviato il titolo. Il nostro protagonista si trova circondato da gabbie, ed egli stesso è rinchiuso in una di queste. Tra i prigionieri già morti e quelli che vengono sacrificati in apertura, l'inizio di questa avventura è assai cruento. Le urla del prigioniero che viene sacrificato accanto alla nostra gabbia, lasciano presagire una fine spaventosa anche per il protagonista. Eppure, un libro piuttosto particolare inizia ad interagire con noi e ci mostrerà la via per riuscire a sopravvivere in questo inferno. La nostra unica possibilità sarà quella di percorrere la storia di Magnus, potente stregone che si sazia di sacrifici umani per arricchire i propri poteri. Ci troveremo così a vagare per circa 20 ore di giochi, tra aberrazioni e mostruosità varie da combattere.
Prima di ogni missione ci ritroveremo a scegliere un set di magie e di abilità da assegnare al nostro personaggio. L'avventura ci porterà ad incrementare e a perfezionare le varie abilità attraverso un sistema di redenzione o punizione di alcuni demoni. Già, perché dopo aver avuto la meglio su un mostro rivale, avremo la possibilità di decidere delle sorti di alcuni mostri, potendo decidere se salvare o condannare la creatura di turno. Questo sistema, che sembra riprendere un po' quello già visto in Dante's Inferno, avrà un ruolo principale all'interno dell'intera avventura. Salvare o condannare un mostro, infatti, avrà delle ripercussioni sia sulla trama dell'avventura, sia sulla strutture delle varie magie. Non possiamo spoilerarvi nulla della trama, ma questo sistema potrebbe portare i giocatori più incalliti a ripetere l'avventura più volte e a godersi le sfaccettature della trama, che non manca di colpi di scena davvero ben fatti. Quanto al gameplay, invece, condannare o salvare un'anima consentirà di sviluppare alcune abilità particolari del protagonista: il sacrificio di un mostro determinerà un incremento del potere delle magie e, più in generale, dell'attacco, mentre salvando le anime potremo beneficiare di abilità in difesa. Insomma, starà a noi scegliere l'una o l'altra strada, consapevoli che le scelte effettuate avranno delle importanti ripercussioni sulla storia e sui poteri del personaggio.
Abbiamo parlato della possibilità di equipaggiare sei diverse abilità prima di ogni missione. Questo approccio risulta davvero strategico, non solo perché dovremo effettuare importanti scelte prima di scendere in combattimento, ma anche perché ci verrà assegnato un numero di magie limitate per ogni scontro, così che ci ritroveremo a centellinare l'utilizzo dei nostri poteri per potere aver la meglio sulla mostruosità di turno.
Alle missioni principali si alternano alcune quest secondarie, che unite alle prime determineranno quella grande longevità di cui abbiamo accennato poche righe più su. In queste missioni secondarie potremo anche utilizzare, se consentito, gli Arcimmondi, sempre dopo averli risparmiati in combattimento. Insomma, come avrete capito, la struttura di salvare o condannare alcune aberrazioni si pone come caratteristica centrale all'interno dell'intera produzione e serve a dare grande varietà al prodotto e a far sentire il giocatore vero e proprio protagonista dell'azione. Ovviamente, le ore necessarie al completamento dell'avventura potrebbero essere inferiori, ma il consiglio è quello di progredire pian piano, in modo da guadagnare esperienza per non trovarsi di fronte a mostri troppo ostici da sconfiggere. Purtroppo c'è da segnalare la ripetitività delle missioni di sottofondo, che inizia a farsi un po' pesante da metà avventura. In questo senso non avrebbe certamente guastato un po' di varietà in più. Anche il numero dei nemici purtroppo non è alto e anche da questo punto di vista la varietà non è il punto forte del gioco.
Audio e grafica, invece, sono pienamente soddisfacenti. La direzione artistica mostra sin da subito che Soul Sacrifice intende “coccolare” il giocatore e inserirlo pienamente all'interno dell'azione di gioco. Avrei preferito un versante audio in italiano, invece dovremo “accontentarci” solo di una localizzazione vocale inglese, con sottotitoli in italiano. “Accontentarci” si fa per dire, dato che il doppiaggio inglese è davvero di alti livelli. Certo, saremo costretti a leggere sottotitoli durante le battaglie e durante l'avventura, ma è un piccolo prezzo che noi italiani paghiamo molto spesso, anche se una produzione del genere poteva, e forse doveva, regalare l'audio in lingua italiana.
Soul Sacrifice, se si eccettua il numero non imponente dei nemici e la scarsa varietà delle missioni, è un vero e proprio must have, non solo e non tanto perché la line up di PS Vita non è certamente delle migliori, quanto proprio per le qualità intrinseche del titolo. Da acquistare, senza alcun dubbio, sempre che amiate il genere.
La recensione di Soul Sacrifice è stata scritta e curata da Orsoraro per GameStorm.it, pubblicata il 20-05-2013
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