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Recensione di Titan Quest

Titolo: Titan Quest
Genere: Action RPG
Piattaforma: PlayStation 4 (testata), Xbox One, PC, Nintendo Switch
Sviluppatore: Iron Lore Entertainment
Produttore: THQ Nordic
Data di uscita: 20 marzo 2018 (PlayStation 4, Xbox One)

Il ritorno di un gioco mitologico

Titan Quest vede la luce per la prima volta nel 2006, su PC, grazie alla sapiente mente di Brian Sullivan, co-creatore di Age of Empires. Fortunatamente il gioco riesce ad ottenere un ottimo successo, diventando in breve tempo uno dei punti di riferimento del genere. Questo ha portato alla nascita di ben due espansioni: Immortal Throne, inclusa anche nella versione console, e Ragnarok. Dietro quest’ultimo update c’è anche un fatto curioso, in quanto è stato rilasciato nel 2017, ben 11 anni dopo la pubblicazione del gioco principale.

Dopo ben 12 anni, Titan Quest approda su console, permettendo quindi a tutti i giocatori sprovvisti di un PC di poter assaporare un titolo di grande livello. Purtroppo la realtà dei fatti è diversa dalle premesse e possiamo anticiparvi che su console il gioco non raggiunge la versione originale.

Divinità antiche

Nonostante l’introduzione non lasci ben sperare, la trama di Titan Quest propone degli spunti molto interessanti, affrontando un tema molto particolare come quello della mitologia. Inizialmente, il gioco consente la creazione del personaggio, cui è possibile attribuire il sesso e il nome. Dopo pochi minuti ci si accorge che qualcosa all’interno del mondo non và come dovrebbe: le terre sono, infatti, infestate da creature malvagie ispirate soprattutto alle leggende dell’Antica Grecia. Il motivo di questi attacchi, è da ricercarsi nelle manovre di alcuni Titani che furono esiliati tantissimo tempo prima rispetto all’epoca in cui è ambientato il gioco. Distruggendo alcuni canali particolari, i Titani hanno interrotto le comunicazioni tra umani e divinità, gettando le popolazioni nello sconforto e nell’incapacità di reagire alle rappresaglie delle forze oscure.

Il richiamo all’antichità è molto forte, basti vedere le location visitabili come Atene, Delfi, Egitto o la Babilonia, ma anche per la presenza di personaggi iconici come l’eroe Leonida o il Dio Zeus. Nonostante i diversi spunti storici di grande fascino, la narrazione risulta problematica. La trama viene, infatti, raccontata attraverso i dialoghi con i vari NPC presenti nelle varie zone. Purtroppo molti colloqui non hanno un grande impatto narrativo, anche per alcuni motivi tecnici che vi spiegheremo più tardi, e rendono la storia molto frammentaria, confusionaria ma, soprattutto, un semplice pretesto per dare un minimo di senso alle varie azioni di puro gameplay che si compiono.

Azione deludente

Il vero cuore di Titan Quest è sicuramente il gameplay, il perno centrale che ha reso il titolo molto apprezzato nel 2006. Su console è difficile trovare giochi di questo tipo e, a parte Diablo III che attualmente rappresenta il top, risulta complicato anche stilare dei termini di paragone. Lo scopo del titolo è di eliminare quante più creature possibili (veramente migliaia), aumentare di livello, migliorare il proprio equipaggiamento e ripetere all’infinito questo schema fino a quando non si è decisi a terminare la trama principale.

Inizialmente si rimane notevolmente spiazzati: l’approccio con il quale il giocatore è accompagnato all’apprendimento delle diverse meccaniche, non è dei migliori. Il sistema di controllo è sia semplice sia “ingarbugliato”. I comandi base si racchiudono in quadrato o triangolo per gli attacchi semplici, mentre la levetta sinistra è relegata al movimento del personaggio. I veri problemi arrivano nei momenti di gestione dell’inventario e dei diversi menù, dove appare in modo palese il limite nel riadattare i controlli di una tastiera PC a un pad. L’assegnazione data dal team di sviluppo è a tratti confusionaria ma, ancora più grave, nelle descrizioni delle abilità sono rimasti i riferimenti a mouse e tastiera. Nonostante la semplicità dei controlli di movimento, la difficoltà è molto elevata nella rapidità dello stesso e nella selezione dei nemici.

Titan Quest è un titolo che propone una difficoltà molto alta, e tutte queste problematiche non fanno che rendere ancora più frustrante l’esperienza di gioco. A tutto questo, inoltre, va aggiunta una scarsa possibilità di gestione dell’inventario, con l’impossibilità di poter spostare liberamente gli oggetti per ottimizzare lo spazio, e quindi doversi affidare al riordino automatico che, talvolta, occupa spazi in modo inspiegabile.

Bisogna comunque premiare la varietà delle classi disponibili (che rende l’esperienza variegata) e la gestione delle abilità. Quest’ultime si potenziano con l’aumentare del livello del personaggio (per ogni nemico sconfitto si ottiene un quantitativo d’esperienza fino al level-up), e si possono creare diverse combinazioni interessanti con nuove mosse. È possibile anche aumentare le statistiche, ma è una meccanica poco approfondita e, talvolta, ci si dimentica pure della sua esistenza. Per questo motivo sono da lodare anche i diversi potenziamenti atti a migliorare l’equipaggiamento che, nella maggior parte dei casi, evitano il dover affrontare infinite volte le orde di nemici al solo fine di salire di livello.

Nonostante siano presenti alcuni spunti interessanti a livello di gameplay il lavoro svolto non è di qualità memorabile, e le diverse problematiche legate al sistema di controllo, e alla parte gestionale, non fanno che rendere l’esperienza di gioco il contrario di quello che dovrebbe essere realmente.

Titani Rimasterizzati

Diciamolo senza troppi giri di parole: nonostante Titan Quest per console sia una remastered, questa definizione non è stata applicata alla lettera. I problemi tecnici sono molteplici, tanto che viene da pensare che sia stato svolto un semplice compitino, e quindi un lavoro non ottimale. Quello che va a risentirne maggiormente è sicuramente il gameplay, con nemici che s’incastrano nello scenario, una gestione della telecamera deficitaria, hitbox mal gestite e attacchi che saltuariamente lasciano il giocatore in balia degli avversari, in quanto non coordinati con la pressione dei pulsanti d’attacco.

Da un punto di vista meramente visivo, il gioco mostra una risoluzione maggiore rispetto alla prima versione per PC, con texture ripulite (ma comunque non perfette), e un frame-rate alto ma afflitto da cali inspiegabili.

Altri problemi si riscontrano nei tempi di caricamento delle texture a tratti troppo elevati, e pop-up che vanno anche ad intaccare il gameplay.

Per quanto concerne il comparto sonoro, le musiche sono ben realizzate e permettono al giocatore di immergersi all’interno delle atmosfere. Alla lunga, però, sono ripetitive e, talvolta, si stoppano per poi riprendere all’improvviso. Questo fenomeno si riscontra anche nei diversi effetti come lo scorrere dell’acqua o i suoni dei combattimenti.

Terminiamo con un’ulteriore nota negativa relativa alla localizzazione: il gioco è doppiato in inglese, e presenta i sottotitoli in italiano. In alcuni frangenti la traduzione non è delle migliori e, soprattutto, è assente durante le cut-scenes.

 

In sintesi:

Titan Quest per console non riesce a raggiungere i fasti della versione PC, rendendo vana l’attesa di tutti i giocatori interessati. Alcuni buoni spunti sono comunque presenti, ma i tanti problemi tecnici legati anche a un sistema di controllo tanto semplice quanto confusionario, non fanno altro che rendere l’esperienza di gioco frustrante. Per tutti gli appassionati del genere, Diablo III rimane il punto di riferimento su console, ma se si è comunque desiderosi di giocare al meglio Titan Quest è necessario attendere delle eventuali patch correttive (anche molto corpose), oppure acquistare la versione PC che include anche l’espansione Ragnarok.

Pregi:

  • Trama interessante ma…
  • Sistema di controllo semplice ma…
  • Gameplay divertente ma…

Difetti:

  • … narrata in modo poco convincente.
  • … allo stesso tempo troppo confusionario.
  • … afflitto da molti bug.
  • In generale i problemi tecnici sono troppi.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 5

La recensione di Titan Quest è stata scritta e curata da Albert91 per GameStorm.it, pubblicata il 25-03-2018

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