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Recensione di The Liar Princess and the Blind Prince

Titolo: The Liar Princess and the Blind Prince
Genere: Azione Avventura, Platform
Piattaforma: Nintendo Switch, Playstation 4 (testata)
Sviluppatore: NIS America
Produttore: NIS America
Data di uscita: 12 febbraio 2019

A distanza di un anno, anche in Occidente

Quasi un anno fa, nella Terra del Sol Levante, ha visto la luce un gioco dal titolo piuttosto bizzarro e al contempo accattivante: The Liar Princess and the Blind Prince. Nel nostro articolo precedente in cui vi abbiamo mostrato i primi trenta minuti di gioco, abbiamo paragonato, non a caso, questo titolo allo splendido Child of Light di Ubisoft Montreal. Le due opere sono tanto distanti nelle meccaniche di gioco quanto simili per stile narrativo e un'atmosfera toccante ed eterea. Non perdiamo tempo e andiamo subito ad analizzare The Liar Princess and the Blind Prince nella sua incarnazione per Playstation 4.

Questa edizione occidentale del gioco, però, non comprende una trasposizione per la portatile di casa Sony, versione che, invece, è disponibile su suolo Nipponico.  

Il calore di una melodia e il rischio dello scoprire la verità

Ci troviamo in un Regno lontano nel tempo e nello spazio, un luogo in cui la magia coesiste con la tecnologia medievaleggiante dell’uomo; quì prospera armonia e non vi sono guerre da combattere. All’interno della foresta sulla quale si affacciano le mura del castello, ogni notte è possibile ascoltare un canto dolce e soave, di una bellezza indescrivibile, capace di avvolgere e scaldare il cuore di chiunque lo riesca ad udire. È il canto di un lupo che inneggia così alla vita e alla beltà del creato che lo circonda: il suo messaggio d’amore verso il cielo e la natura. Il piccolo principe di questo splendido Regno ha preso l’abitudine di addentrarsi nella foresta nella notte per sedersi e godere di sì soave romanza.

In una di queste occasioni, il Principino rimane talmente colpito dal canto che non può non iniziare ad applaudire per celebrare il canto appena udito. A dir poco estasiato, continua ad applaudire al punto da attirare l’attenzione del lupo che, fino a quel momento, mai si è accorto di avere un ammiratore così piccolo e dolce. Il cuore della “bestia” viene come scosso da questo episodio e scoppia di felicità al saper di donare così tanta gioia ad un altro essere vivente, prima di ricordarsi della sua vera natura: si sente un mostro mangia uomini. Fugge così nella speranza di non essere riconosciuto dal piccolo principe poiché non vuole spaventare quel bimbo così dolce e a cui ha saputo scaldare il cuore. La scena si ripete ogni notte per settimane, mesi e stagioni fino a quando il Principe decide che vuole ad ogni costo conoscere chi è capace di donargli tali emozioni e si appresta, quindi, a scalare il dirupo al di sopra del quale aveva identificato la provenienza del canto. Il lupo, intento a cantare, non si accorge dell’avvicinarsi del Principe fino a quando non vede la piccola mano sul ciglio del dirupo e in quel momento, preso dal panico, sposta la zampa verso il viso del Principe per impedirgli di vedere chi è in realtà a cantare. Facendo così, inavvertitamente, lo colpisce con gli artigli gli occhi facendolo precipitare dal dirupo (fortunatamente senza ulteriori conseguenze). Una guardia di passaggio trova il Principe privo di conoscenza e lo porta al castello, dove successivamente viene rinchiuso in parte per la propria incolumità ma, forse, più per nascondere il viso sfregiato del figlio del Re alle genti.

Il lupo colto dai sensi di colpa si dirige verso la casa di una vecchia strega che abita nel bosco e, sacrificando la sua splendida voce, chiede di poter prendere forma umana divenendo in questo modo una Principessa. Scopo della sua decisione è di recuperare il Principe dalla cella e condurlo dalla strega sicché possa riacquistare la vista.

Quando il gameplay incontra la narrazione

Inizia in questo modo un’avventura che si suddivide in tre capitoli ognuno di essi composto da vari livelli che accompagnano il giocatore all’epilogo. Abbiamo a che fare con un titolo non estremamente impegnativo, specie nelle prime fasi di gioco, strutturato principalmente come un platform a scorrimento orizzontale con più livelli di parallasse. Nei panni della Principessa - Lupo dobbiamo fondamentalmente scortare il Principe fino alla meta finale.

A nostra disposizione abbiamo due tipi di approccio ben distinti basati sulla capacità della Principessa di mutare da forma umana a forma animale. In forma animale possiamo colpire e annientare chiunque ci si pari davanti senza doverci preoccupare di subire danno alcuno, mentre in forma umana è nostro compito prendere letteralmente per mano il Principe e guidarlo - ricordiamo che il poverino ha perso la vista - lungo i vari stage. È possibile impartire dei semplici ordini al giovane ereditiero, come spostarsi autonomamente avanti o indietro (lungo un breve spazio indicato da una linea tratteggiata ben visibile al giocatore) in modo da poter determinare con precisione il punto esatto in cui far terminare il movimento dello sventurato. Tra i vari ordini che si possono impartire al Principe, vi è anche quello di sollevare o posare determinati oggetti, su tutti le lanterne che la nostra dolce Principessa si rifiuta giustamente di toccare dato l’atavico terrore che prova nei riguardi del fuoco. Inoltre, quando la Principessa entra in contatto con i raggi della luna notturna, torna immediatamente in forma di lupo e questo spinge il giocatore a dover trovare soluzioni sempre differenti per affrontare determinate sezioni di gioco. Sono infatti presenti anche enigmi ambientali non eccessivamente difficili da risolvere e questo è un bene nell’ottica narrativa del titolo. Sì, perchè la sensazione è di progredire all’interno di una sorta di Visual Novel interattiva, vuoi per la cura del plot e dell’ambientazione generale, vuoi per il particolare stile grafico utilizzato in questa produzione. Potrebbe sembrare un gameplay molto semplicistico ma così non è: si tratta, invece, di un sapiente uso delle capacità dei due personaggi con cui abbiamo a che fare.

Sono presenti anche dei collezionabili in forma di petali e di fiori che sbloccano dei bellissimi bozzetti che spiegano nel dettaglio il perché di alcune scelte di design e una storia nascosta che fa da base - forse - agli eventi narrati in questa splendida novella dall’inaspettato sapore di fiele.              

La forma di una fiaba

Lo stile grafico adottato in The Liar Princess and the Blind Prince è decisamente azzeccato e ben disegnato, a mano, con un tratto simile a quello utilizzato nel già citato Child of Light di Ubisoft seppur nel complesso più cupo (volutamente). Spigolosità e morbidezza dei tratti si fondono in uno speciale connubio che regala sensazioni di vero piacere all’occhio del giocatore. La cura nelle espressioni dei protagonisti sono davvero di pregio: poche ma davvero ottime. Basti notare quanto belli siano i loro volti nelle varie situazioni come, ad esempio, nel solo lasciare che i personaggi si prendano o meno per mano. Le animazioni sono ottime e si adattano perfettamente al contesto narrativo del titolo che, ripetiamo, ha un certo richiamo alle Visual Novel.

Le musiche hanno un tocco di magico, qualcosa che si può percepire nelle più toccanti e dolci produzioni Anime quali Your Name o La Forma della Voce come pure nelle opere di Miyazaki. Le varie tracce riescono a rendere perfettamente l’intensità emotiva vissuta dai nostri primi attori come pure a “raccontare” l’ambiente a loro circostante: una campionatura eccellente del suono e un altissimo livello di esecuzione. Non è per nulla difficile fermarsi e rimanere in religioso ascolto di queste melodie mentre si osserva la cura certosina riposta su ciò che viene mostrato a schermo.

Da segnalare qualche piccolo rallentamento durante le fasi di salvataggio automatico ma nulla che possa minare l’esperienza di gioco e una longevità che si attesta attorno alle otto - dieci ore di gioco.

In sintesi:

The Liar Princess and the Blind Prince è sicuramente una perla di rara bellezza. Dolce, ammaliante e permeo di atmosfere eteree… non può non essere giocato. Un’avventura come poche in cui più volte viene messo il giocatore a rischio lacrime per via di una storia che tocca nel profondo, coinvolge e spiazza. Un racconto di fiducia, amicizia e amore che, però, contrastano con la menzogna e l’inganno. Ma cos'è, in fondo, l'amore se non saper anche mentire per il bene comune e arrivare anche a sacrificare tutto per chi di più prezioso si ha?

Pregi:

  • Una fiaba, dolce e intensa con retrogusto di fiele.
  • Gameplay semplice ma molto ben inserito nel contesto narrativo.
  • Realizzazione tecnica e artistica davvero stupenda.

Difetti:

  • Come tutte le cose belle, dura poco.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 9

La recensione di The Liar Princess and the Blind Prince è stata scritta e curata da Lian165 per GameStorm.it, pubblicata il 09-02-2019

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The Liar Princess and the Blind Prince

  • Versione ps4 in esclusiva digitale
  • Data di uscita:
    12-02-2019
  • Categoria:
    avventura
  • Disponibilità per:
    PS4 SWITCH
  • Popolarità:
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  • ps4

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Valutazione del gioco 9

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