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Recensione di Spintires: MudRunner

Titolo: Spintires MudRunner
Genere: Simulazione di guida
Piattaforma: PlayStation 4
Sviluppatore: Saber Interactive
Produttore: Focus Home Interactive
Data di uscita: 31 ottobre 2017

In un periodo ricco di uscite di giochi dedicati al mondo delle quattro ruote, a partire da Gran Turismo Sport per continuare coi diretti concorrenti Forza Motorsposrt 7 e Project Cars 2 e senza dimenticare i vari WRC 7 e Need For Speed Payback, siamo oggi ad accogliere Spintires MudRunner (SMR da qui in poi), un curioso gioco di guida dedicato al regno fuoristrada.

Se l’introduzione vi ha fatto venire in mente uno tra i vari Stelvio, X5 o Renegare sappiate che siete (appunto) fuoristrada: in SMR i protagonisti non sono i cittadini SUV, bensì fuoristrada ispirati agli Uaz che si vedevano circolare negli anni ’90, oppure camion e mezzi pesanti, tutti privi di licenza ufficiale ma comunque dai lineamenti velatamente sovietici.

Tra camion e Uaz

L’ambientazione di questo SMR è una zona paludosa della ex Unione Sovietica, caratterizzata da mappe totalmente esplorabili, anche se ovviamente sarà consigliabile procedere sulle stradine sterrate, che potrete anche consultare sulla mappa una volta che avrete sbloccato il punto di osservazione. Tali stradine saranno raramente asfaltate, mentre per la maggior parte del tempo dovrete districarvi tra sterrati e terreni paludosi.

Ed è proprio il terreno a rappresentare la più grande insidia di questo SMR: ciò che rende una esperienza di guida più unica che rara è la difficoltà nel procedere. Già nel percorrere i primi metri vi accorgerete come sia complicato avanzare a causa del fango onnipresente sulle ambientazioni in quanto vedrete la melma appiccicarsi sulle ruote del vostro mezzo, impedendo ai tacchetti del battistrada di fare aderenza e causando così lo slittamento della ruota. Per migliorare la situazione potrete cercare di passare in una pozza per lavare le ruote dall’intrusa fanghiglia oppure attivare (ove disponibile) la trazione integrale e il bloccaggio del differenziale che aiuteranno, ma di tanto in tanto la situazione sarà ancora complicata. Quindi potrete utilizzare tecniche più o meno avanzate per sbloccare il vostro mezzo dal pantano generale, come sterzare con le ruote anteriori per fare un po’ di spazio attorno ad esse, oppure accelerare e rilasciare il freno a mano di colpo per sfruttare la spinta del motore su di giri. Tutti questi accorgimenti aiutano, ma la soluzione estrema si rivela il verricello, che per fortuna è un accessorio di cui sono dotati tutti i veicoli e che però richiede un appiglio a stretto giro, altrimenti dovrete richiamare un altro dei vostri veicoli a liberare il camion in panne.

Portare legna a destinazione

Oltre a tutto ciò dovrete tenere d’occhio il livello di carburante, il quale scenderà più o meno rapidamente a seconda che la trazione integrale sia attivata o meno. Da tenere sott’occhio anche il livello di danno, il quale salirà non solo a causa di urti, ma anche se procederete con il blocco del differenziale sui pochi tratti asfaltati (nella modalità simulazione) e così via.

A parte la difficoltà di procedere, che trasforma le mappe discretamente ampie in vastissime lande praticamente impossibili da esplorare nella loro totalità, con rilievi da scalare e impetuosi torrenti da guadare, il cuore di questo SMR è l’attività da portare a termine, che per la maggior parte delle missioni consiste nel recuperare il legname disponibile nelle aree dove viene tagliata, caricare i tronchi sul vostro mezzo tramite la gru, quindi portare il legname in segheria. Procedere lungo il tragitto sarà ulteriormente difficoltoso a causa del maggiore peso del vostro mezzo, senza contare che il tutto sarà da ripetere più di una volta in quanto è probabile che il vostro rimorchio non sia ampio a sufficienza per accogliere tutto il materiale che vi verrà richiesto di portare a destinazione.

La campagna in single player si rivela poco varia, e spesso e volentieri si riveleranno anche frustranti in quanto capiterà di dover scegliere all’inizio il tipo di cassone/rimorchio con cui equipaggiare il vostro mezzo, per poi scoprire solo arrivati a destinazione che si tratta di quello sbagliato.

Per fortuna ci sono le nove sfide a dare valore aggiunto al gioco, dove vi verrà richiesto di completare obiettivi più o meno complicati, da portare a termine con ulteriori obiettivi secondari (come evitare di passare sopra un ponte, guidare con la visuale dall’abitacolo o con il cambio manuale, schiacciare zucche e così via).

C’è anche una decina di veicoli sparsi per le mappe da sbloccare: una volta scovati li potrete guidare fino al garage, rendendoli disponibili per le partite successive.

Fisica avanzata

Come accennato, la fisica è il protagonista di questo SMR: i solchi lasciati sul terreno dalle vostre ruote ad ogni passaggio aumentano di profondità, ed effettuare una manovra di troppo per parcheggiare il rimorchio nel posto a lui destinato potrebbe fare la differenza tra il completamento della sfida e il fallimento.

È presente anche il ciclo giorno/notte che vi costringerà a vagare al buio con il solo aiuto dei fari del vostro mezzo, che aggiunge ulteriore sfida (come se non ce ne fosse già da vendere). Discreta l’implementazione dell’effetto illuminazione, anche se mancano le ombre.

Peccato per la mancanza delle condizioni meteo variabili (comunque di acqua sul terreno ce n’è già abbastanza) e per la visuale interna, caratterizzata da un cruscotto troppo stilizzato e dalla mancanza di specchietti retrovisori. Ancora peggiore la telecamera esterna, che si rivela utile per andare a vedere quanto fango hanno raccolto le ruote., ma che si rivela ostica per la totale manualità della sua gestione.

Tecnicamente il gioco è discreto, con chicche grafiche come l’acqua che ruota assieme agli pneumatici in uno scenografico turbine, senza dimenticare l’effetto di distorsione dell’aria dovuta alle parti calde del motore, l’evaporazione dell’acqua durante i guadi più profondi e gli sbuffi di fumo nero durante l’avviamento del motore, giusto a ricordaci che qui non è montata la trappola per il particolato. Il tutto è ben rappresentato con un livello di dettaglio che non rappresenta lo stato dell’arte, ma fa il suo lavoro anche se con qualche sporadico calo di frame rate.

Chiudiamo con il sonoro, il quale si rivela discreto, anche se è migliorabile il rumore delle turbine durante i cambi di marcia, e il multiplayer, disponibile fino a 4 giocatori in co-op.

In conclusione

Spintires MudRunner è un simulatore di guida molto lento, talmente lento che solo ruotare lo sterzo da una parte all’altra potrebbe richiedere un paio di secondi. Qui non ci si confronta con il tempo, bensì contro le avversità del terreno, specialmente il fango e gli acquitrini. Una simulazione delle leggi della fisica impeccabile si rivela il protagonista di questo gioco, che impiega lenti e pesanti mezzi per portare il giocatore da una parte all’altra della mappa.

Poca varietà di fondo mina il gameplay, che potrebbe allontanare i giocatori occasionali. Gli appassionati della guida tecnica e del fuoristrada puro, invece troveranno pane per i loro denti

Pregi

  • Ottima rappresentazione della fisica
  • Richiede impegno e tecnica

Difetti

  • Addomesticare la telecamera è più difficile che domare un cavallo imbizzarrito
  • Poca varietà di fondo

VALUTAZIONE COPLESSIVA: 7,5

La recensione di Spintires: MudRunner è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 14-11-2017

Commenti sulla recensione (1)

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Commenti
avatar di ozzo
16-11-2017
ozzo

Il primo impatto con questo gioco è stato pessimo, il gioco è apparso lento e sconnesso. Ho dovuto provar almeno duo o tre volte prima di riuscir ad iniziare una partita che mi facesse capire la bellezza del gioco. La fisica è ben realizzata e il gioco fuoristrada è veritiero o quantomeno il più veritiero fino ad ora visto ! il gioco si merita il voto della recensione ma come detto nelle note negative, la telecamera è una cosa veramente da rifare! è un elemento che purtroppo penalizza tutto il gioco.. peccato!

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Spintires: MudRunner

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