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Recensione di Ride

Titolo: RIDE
Genere: Racing
Piattaforma: PlayStation 4
Sviluppatore: Milestone
Publisher: Milestone
Data di uscita: 27 marzo 2015

Era il lontano 1999 quando gli scaffali videro la comparsa di quello che ancora oggi è considerato uno dei migliori videogiochi dedicati al mondo delle moto: Superbike World Championship. E la cosa più sorprendente fu scoprire che a produrre tale gioiello era stata la Mlestone, una piccola casa produttrice orgogliosamente italiana.

Da allora gli sviluppatori milanesi ne hanno fatta di strada, sfornando giochi più o meno blasonati, come la serie WRC, SCAR, Moto GP ed MXGP e tanti altri. Analizzando a conti fatti il loro pedegree sarebbe facile dire che, vista l'esperienza nell'ambito delle corse e, in particolare, delle due ruote, era più che lecito aspettarsi quel passo in più per passare dall'ordinario all'eccellenza. 

Ecco quindi spuntare RIDE, un titolo tanto ambizioso quanto coraggioso (tanto da essere stato etichettato dagli stessi produttori il “Gran Turismo” delle due ruote) che si ripropone di portare sul vostro schermo casalingo tutta la passione che gravita attorno alle motociclette.

Eredità

L’idea di RIDE si erige dalle solide fondamenta costruite con l’esperienza accumulata nella creazione della serie MotoGP, dalla quale eredita l’ottimo modello di guida. Il primo punto in comune è infatti rappresentato dalla scalabilità degli aiuti: così come in MotoGP, il gioco si rivolge a tutti, dai neofiti incuriositi agli appassionati delle due ruote, il tutto grazie ai numerosi aiuti alla guida che vi prenderanno per mano fino ad abbandonarvi a voi stessi (nel momento in cui lo deciderete) imponendovi di gestire, tra gli altri, il peso del pilota e i freni differenziati.

Anche il motore fisico di RIDE ha molto in comune con quello di MotoGP, frutto dell’evoluzione perdurata negli anni, che ha permesso agli sviluppatori di dover solo affinare quanto di buono già apprezzato con la versione pistaiola. 

I punti in comune si concludono qui, ed è un piacere esaltare la prima vera differenza tra i due titoli, ovvero la varietà di moto disponibili nel gioco, per un totale di 114 moto suddivise tra 14 costruttori, compresi anche alcuni prototipi elettrici.

Ed è proprio nel parco moto che traspare l'orgoglio tutto italiano degli sviluppatori: a differenza di Tourist Trophy (in cui le moto italiane si contavano sulle dita di una mano), in questo RIDE circa 4 moto su 10 provengono dagli stabilimenti produttivi di Aprilia, Bimota, Ducati ed MV Agusta, mentre il resto se lo contengono BMW, Buell, Honda, Kawasaki, KTM, Suzuki, Triumph e Yamaha. 

Differenze vere

Un altro punto a favore di questo RIDE sta nella varietà delle moto presenti, in quanto non vi capiterà di trovare modelli che differiscono solo per la livrea, inclusi giusto per fare numero. Invece vi accorgerete come siano tutte molto diverse da guidare, costringendovi ad adattare il vostro stile di guida a ciascuna di esse per riuscire nell’intento di portarle al limite. 

Le moto, inoltre, potranno essere personalizzate mediante l’acquisto di componenti effettivamente presenti sul mercato, a partire da elementi puramente estetici come specchietti, colorazioni delle carene, manopole, portatarga modificati o frecce, senza dimenticare quei componenti che modificano le prestazioni della vostra compagna di viaggio, come motore, scarichi, freni, gomme, elettronica e così via.

Come se non bastasse, anche l'abbigliamento del vostro avatar potrà essere customizzato a suon di accessori come giacche, stivali, tute, guanti, caschi, anche in questo caso tutti effettivamente acquistabili presso il vostro rivenditore di fiducia.

RIDE bene chi RIDE primo

Ma è in pista, oppure per strada, dove RIDE si fa apprezzare maggiormente: il modello di guida è un ottimo equilibrio tra simulazione e arcade, consentendovi di decidere voi stessi l’equilibrio a mezzo degli aiuti alla guida attivati.

Il risultato è sorprendente in quanto capace di regalare davvero sensazioni ed emozioni, grazie alla percezione di peso che la moto riesce a ricreare nei cambi di traiettoria e in frenata, così come vi toccherà fare attenzione a parzializzare i due freni e il gas per evitare pericolose sbacchettate, senza dimenticare di gestire il peso del centauro per massimizzare l’efficacia della vostra moto.

I tracciati disponibili sono 14, ciascuno dei quali proposto in più varianti per rendere meno ripetitive le vostre scorribande. Sono inclusi ex circuiti dei circus mondiali (come Imola, Magny Cours e Donington), alcune ambientazioni cittadine (tra cui Miami e Milano), senza dimenticare le strade del Passo dello Stelvio oppure della Riviera francese o del Galles del nord. In ogni caso non vi capiterà di ripercorrere le stesse strade già affrontate in MotoGP, a beneficio della varietà del gioco.

Luci e ombre

A fare da filo conduttore tra le varie gare (che si distinguono tra corsa semplice, time trial, sfide di sorpassi, testa a testa) ci pensa la modalità carriera, che in questo caso prende il nome di World Tour, nel quale si nota tuttavia una certa ripetitività di fondo, senza contare come in poche ore di gioco vi accorgerete dell’estrema facilità con cui riuscirete a progredire nel gioco, tutto sommato troppo semplice.

Il comparto tecnico si rende protagonista di luci e ombre: se da un lato sono da elogiare le rappresentazioni di pilota e moto (queste ultime anche coadiuvate, per i modelli più recenti, dai modelli tridimensionali forniti dagli stessi costruttori), dall’altro va recriminata una certa carenza nella rappresentazione dei tracciati, probabilmente a causa del fatto che RIDE si rivolge sia alle console di nuova generazione, sia a PS3 e Xbox 360 proponendo gli stessi contenuti e quindi necessitando di un compromesso che penalizza la nostra PS4.

Concludono i punti deboli di questo RIDE l’assenza di condizioni meteo variabili, un sistema di collisioni da migliorare con evidenti compenetrazioni ed effetti poco credibili (probabilmente ereditato da MotoGP), senza dimenticare effetti particellari datati, un evidente pop-up e la comprensibile assenza del danneggiamento delle moto (probabilmente dettata dagli stessi costruttori) e, per finire, un sonoro di medio/bassa qualità, da arricchire con effettivi campionamenti dei motori delle moto.

In conclusione...

RIDE rappresenta un passo avanti rispetto alla serie MotoGP, forte di una notevole quantità e varietà di moto disponibili, un’esperienza di guida appagante ed ottimamente bilanciata tra simulazione ed arcade, capace di regalare emozioni, senza dimenticare la possibilità di personalizzare la vostra moto.

Peccato per alcuni difetti (peraltro alcuni cronici dell’engine di Milestone) come il sistema di collisioni, il sonoro, la grafica delle ambientazioni e l’eccessiva facilità del gioco.

In conclusione, RIDE è un ottimo punto di partenza che speriamo possa evolvere sin dalla prossima uscita, magari con un titolo dedicato esclusivamente alle console di questa generazione. Nel frattempo gli appassionati motociclisti possono stare sicuri che apprezzeranno questa italianissima produzione.

Pro

  • Modello di guida emozionante
  • Varietà delle moto disponibili
  • Bella rappresentazione delle moto…

Contro

  • …anche se le ambientazioni lasciano a desiderare
  • Sistema di collisioni da rivedere
  • Progressione nel gioco troppo facile

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 8

La recensione di Ride è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 12-05-2015

Commenti sulla recensione (3)

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Commenti
avatar di Play3Slim
20-10-2018
Play3Slim

Ben fatto

0
avatar di Play3Slim
25-11-2017
Play3Slim

bellissimo davvero sto giocando addirittura con la mia moto

0
avatar di jappo90
11-06-2015
jappo90

ottimo gioco pero ho riscontrato anche dei problemi nella modalita online dove capita che il punteggio che accumuli si azzera senza motivo,ti ritrovi a dover ripartire col punteggio azzerato...e questo mi ha fatto girare un po i maroni...

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Valutazione del gioco 9

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