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Recensione di Oh...Sir!! The Insult Simulator

Titolo: Oh...Sir!! The Insult Simulator
Genere: Indie, Simulazione
Piattaforma: PlayStation 4
Sviluppatore: Vile Monarch
Publisher: Gambitious Digital Entertainment
Data di uscita: 30 Maggio 2017 (25 ottobre 2016 su Steam)

Ti sfido ad una gara di insulti, ma con stile

Inutile negarlo, gli insulti sono alla base di almeno il 50% delle conversazioni giornaliere che affrontiamo con famigliari, colleghi, conoscenti e così via. Alzi la mano chi, colto da un raptus di frustrazione, non ha mandato a “quel paese” la persona che si ritrovava di fronte. Beh, anche in “Oh...Sir!! The Insult Simulator” le cose vanno più o meno nella stessa maniera, visto che da una quasi innocua conversazione, si arriva ad un vero e proprio litigio ricco di offese, anche se mai eccessivamente pesanti.

Il titolo che andiamo a presentarvi, infatti, è un vero e proprio simulatore di insulti, come suggerisce il nome del gioco sviluppato dallo studio polacco Vile Monarch, e pubblicato da Gambitious Digital Entertainment. “Oh...Sir!! The Insult Simulator” è stato inizialmente rilasciato su Steam, il 25 ottobre 2016, ed è poi approdato su Next Gen il 30 maggio 2017, dove è in vendita in versione digitale al prezzo di 2,99 euro.

In guardia, marrano!

Ma torniamo al gioco. Vi state chiedendo come funziona un simulatore di insulti, vero? Ce lo siamo domandati anche noi  e, fin dal primo test, abbiamo notato che si presenta, almeno graficamente, come un picchiaduro, con differenti stage, delle barre di salute nella parte alta dello schermo (che in questo caso stanno però a rappresentare l’orgoglio dei due personaggi), e, ai lati, i due protagonisti del “match di litigio”.

“Oh...Sir!! The Insult Simulator” offre varie esperienze di gioco grazie alle modalità presenti che possono essere selezionate dal menù principale.

Per prima cosa, c’è un tutorial che spiega come destreggiarsi nei dibattiti e che inizia ad offrire un assaggio della tipologia di offese che saranno le vere protagoniste del game, tra i “Tua mamma è così tanto grassa che…” e i “Tuo marito va in giro per il parco nudo a…”.

A seguire è presente la modalità single player, che prevede un “Litigio Istantaneo” per offendere l’avversario e poi non pensarci più, e una modalità Torneo. Quest’ultima è composta da 5 litigi in altrettanti diversi livelli (di cui l’ultimo contro Dio in persona), che se vinti permettono di sbloccare nuovi personaggi.

In ultimo, vi è la modalità multiplayer, sia locale che online, perché, dopotutto, cosa c’è di meglio di offendere un amico seduto nel divano di fianco a te?

Sei così scarso ad insultare che ti serve un tutorial

Ma come si gioca? Ogni stage ha una piccola intro che dà il via alla discussione. Una volta iniziata, appare al centro dello schermo una lista di locuzioni da cui entrambi i contendenti devono scegliere a turno per creare il proprio insulto, che deve risultare grammaticalmente impeccabile (perché dopotutto i toni del gioco sono quasi raffinati), pena una minima perdita d’orgoglio. Qualora nella lista non ci fossero degli insulti adatti, è possibile ricorrere a delle frasi speciali, e diverse per ogni personaggio, disponibili nella parte bassa dello schermo e selezionabili con L1 ed R1. Se nemmeno tra questi ci dovesse essere una risposta congeniale (e corretta), si può scegliere di sorseggiare del tè per un refresh, sperando in qualcosa di grammaticalmente adatto per continuare, oppure optando per l’opzione “(…)” che offre nuove frasi, ma allo stesso tempo fa perdere uno o più turni, avvantaggiando il marrano di fronte a voi. Infine, col tasto cerchio, si può chiudere la catena di insulti e sperare di aver fatto meglio del proprio avversario, cosa riscontrabile dal punteggio che si ottiene ad offesa completa. Come abbiamo detto in precedenza, lo stage ricorda molto quello di un picchiaduro, e a sostenere questa nostra idea, c’è anche il fatto che si possono effettuare delle combo di insulti ed infliggere il colpo finale con delle “critical hit” sotto forma di “insulti sgarbati”.

Ha un secondo per parlare del nostro salvatore, Chtulhu?

Un pregio del titolo è individuabile nei personaggi giocabili, ognuno con i propri punti deboli e forti, e con le proprie battute personalizzate. Tra gli insultatori base sono presenti Mr J. Shufflebottom, Mrs. Maggie, Sir Knight, Albert e (udite, udite) H. P. Lovecraft. Come detto prima, è possibile sbloccare i restanti 5 personaggi completando la modalità torneo (sarà necessario farlo più di una volta e con personaggi diversi) al fine di poter impersonare anche Nigel H, Grisha, Father (un omaggio al Dio interpretato da Morgan Freeman visto in “Una settimana da Dio”, nonché Boss Finale), Lo Wang e Serious Sam.

Per quanto riguarda la grafica e la colonna sonora, la prima è molto semplice e cartoonesca, con alcune animazioni caratteristiche degne di nota (come ad esempio Lovecraft che “tira fuori i tentacoli” durante un insulto critico) visibili quando i personaggi ricorrono ai propri insulti speciali.

In merito alla soundtrack, non c’è di intrigante, a meno che non siate fan dei Monty Python. In quel caso, potreste sentire qualcosa di familiare, dato che alcune musichette ricordano la intro usata dal gruppo comico per alcuni dei loro spettacoli.

Do you speak English? No? Peggio per te

Ma passiamo alle note dolenti. Senza dubbio “Oh...Sir!! The Insult Simulator” non è un gioco per tutti, per un semplice motivo: non è localizzato. Il gioco richiede una buona conoscenza della lingua inglese e della sua grammatica, dato che non presenta né l’audio, né le scritte a video in lingua italiana.

Le battute sono decisamente per “palati fini”, visto che l’umorismo utilizzato per questo gioco si ispira a quello dei Monty Python, un gruppo comico britannico in auge dagli anni ’60 agli anni ’80, che si ricollega molto ai riferimenti culturali che però non possono raggiungere tutti perché legati a contesti tipicamente “british” e non famosi a livello europeo, né tantomeno globale.

La longevità del titolo è pressoché nulla, dato che le battute tendono a diventare ripetitive dopo pochi scontri, rendendo il tutto abbastanza noioso e monotono. Se alla scarsa forza delle battute si aggiunge un doppiaggio non sempre all’altezza, il risultato non è esaltante.

In sintesi:

In sostanza, l’idea dietro ad “Oh...Sir!! The Insult Simulator” è sicuramente nuova e carina, ma forse a causa del budget ridotto e dei tempi stretti, ci si ritrova tra le mani un gioco che risulta monotono dopo poco tempo. Il non avere nemmeno dei sottotitoli italiani, e sentire battute riservate ad un pubblico “di nicchia”, sicuramente non aiuta questo titolo a farsi strada nei cuori dei giocatori, e lo relega nella categoria del “studia ma non si applica”.

Pregi:

  • Idea carina ed innovativa.
  • Humor pensato per i fan dei Monty Python.

Difetti:

  • Assenza totale di localizzazione.
  • Longevità estremamente ridotta.
  • Doppiaggio a tratti robotico.
  • Colonna sonora pressoché nulla.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 5

La recensione di Oh...Sir!! The Insult Simulator è stata scritta e curata da dryily per GameStorm.it, pubblicata il 20-06-2017

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Oh...Sir!! The Insult Simulator

  • Versione ps4 in esclusiva digitale
  • Data di uscita:
    30-05-2017
  • Categoria:
    simulazioni
  • Disponibilità per:
    PS4 XONE
  • Popolarità:
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Valutazione del gioco 6

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