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Recensione di Nidhogg 2

Titolo: Nidhogg 2
Genere: Indie / “Fighting”
Piattaforma: PlayStation 4 (testata), Xbox One, PC
Sviluppatore: Messhof
Produttore: Messhof
Data di uscita: 15 agosto 2017

 

Messhof non INDIEtreggia, raddoppia

Per permettervi di capire meglio l’anima di Nidhogg 2 vogliamo prima farvi fare un salto nel passato quando ancora in pochi potevano prevedere il successo di quello che, a tutti gli effetti, era più assimilabile ad un curioso “esperimento” di un singolo programmatore.  Il developer Messhof, o meglio Mark Essen, lavorò al primo Nidhogg per poterlo presentare, nel 2010, ad uno show annuale dedicato alle esperienze multiplayer, il Game Center presso la New York University. Il codice del gioco proposto per l’occasione era, però, ancora acerbo e subì modifiche nei successivi quattro anni, fino alla sua definitiva relase, nel gennaio 2014.

Nelle sue seguenti apparizioni (che ne hanno anticipato il lancio) ottenne il riscontro positivo della critica, vincendo ai Game Design Award e all’Independent Games Festival nel 2011, e all’Indiecade nel 2013.

Realizzato con GameMaker Studio e identificabile (in modo riduttivo) come “simulatore di scherma dal carattere arcade” vantava un multigiocatore essenziale, funzionale e basato su comandi semplici che richiedevano al player un utilizzo intelligente e strategico, per poter avere la meglio sull’avversario. Mancava, tuttavia, una componente singleplayer di pari qualità.

È proprio in questa lacuna che va ad inserirsi il sequel, Nidhogg 2, che riprende, in parte, la semplicità e l’immediatezza del predecessore e la arricchisce con nuove e più elaborate caratteristiche.

Perdendo la propria identità? Migliorandosi?

Scopriamolo assieme analizzando i vari aspetti del game.

Tutto a destra o tutto a sinistra, vince chi arriva prima

Il concept alla base di Nidhogg 2 è il medesimo del predecessore: che si tratti di modalità singola o di multigiocatore lo scopo è quello di trafiggere di volta in volta il proprio avversario, così da accedere alla casella successiva dello stage, con l’ambizione finale di essere divorati da un carinissimo (insomma) pene-corno… emh, volevamo dire Níðhǫggr, il drago-serpente della mitologia norrena.

La prima novità riguarda la possibilità di personalizzare il proprio spadaccino, dai capelli al look, passando per il colore e gli accessori.

La modalità arcade è suddivisa su dieci stage che si fanno progressivamente più ostici, in particolar modo per un level design ben più articolato rispetto a quanto visto sul primo capitolo: dislivelli, buchi e ostacoli ambientali che limitano la visibilità e il movimento. Inoltre, ogni livello è caratterizzato dall’utilizzo di armi differenti.

È questa la seconda novità legata al gameplay: il giocatore può impugnare la classica spada, lo spadone, il pugnale e l’arco. Ognuna permette pose difensive e offensive diverse, ad esempio, l’inedito spadone, può essere utilizzato in posizione alta e bassa e ha un range di attacco maggiore. L’arco consente attacchi a distanza, senza ricorrere al lancio dell’arma stessa e la conseguenza di esser costretti a combattere solo con calci e pugni.

Il pugnale è più rapido ma ha un campo d’azione molto limitato.

Nel multiplayer, online e locale, si riscontrano tutti i limiti di questa scelta: l’armamentario viene fornito in modo casuale ad ogni morte, e da origine ad uno sbilanciamento, talvolta notevole, tra i due giocatori. L’importante enfatizzazione della strategia, vanto di Nidhogg, quasi scompare in Nidhogg 2, lasciando spazio alla randomicità, e conferisce al game un carattere meno tattico e più improntato verso l’ingenuo divertimento “trash-splatter” tra amici.

Le fasi di studio tra avversari rimangono ma sono, tuttavia, estremamente limitate e cedono campo ad un più semplice hit & run.

Da 8 a 16 bit con tanto colore (e confusione) in più

Il primo impatto estetico con il nuovo lavoro di Messhof doveva essere un chiaro indizio sul cambiamento dell’anima “candida” della serie: tanti colori, e un comparto grafico che abbandona il nostalgico 8-bit per un meno antico 16-bit Style. Chiaramente, il colpo d’occhio non può che beneficiarne; ma quanto è funzionale nel contesto dell’opera?

Ambientazioni dettagliate e colme, pattern cromatica vivace, animazioni divertenti e violente che non lesinano fiotti di sangue (o meglio fluido del colore del personaggio) incarnano benissimo il tentativo di evoluzione ricercato da Mark Essen.

Ma, per fare un’analogia, prendete un “bifolco”, vestitelo con un elegante smoking, guardatelo atteggiarsi da falso nobile. Non è diventato migliore, si presenta solo più piacevole da vedere ma ha perso la propria natura, quella che, nel bene e nel male, gli dava un’identità chiara.

Nidhogg è il bifolco. Nidhogg 2 è il bifolco in smoking che, pur essendo talvolta interessante, ha perso ciò che lo contraddistingueva: un’ignorantissima semplicità.

La soundtrack, buona ma non eccezionale, si sposa perfettamente con la nuova versione del simulatore di scherma, risultando a tratti caotica e ripetitiva.

In sintesi:

Nidhogg è un indie piacevole, che non offre una grande longevità nella modalità arcade ma garantisce serate di “divertimento easy”, soprattutto tramite il multiplayer locale. Ha perso, però, la semplicità e l’anima strategica che hanno permesso al predecessore di elevarsi tra i titoli indipendenti. Meno tattico, più caotico, più splatter, più colorato, più hit & run, rappresenta comunque un buon passatempo tra amici (più che un buon gioco).

Pregi:

  • Immediato e divertente.
  • Modalità arcade che si fa giocare con piacere.
  • Un 16-bit colorato, vivace e arricchito …

Difetti:

  • Può stancare presto, specialmente se lo si gioca da soli.
  • Elementi che conferiscono casualità al multigiocatore limitandone l’aspetto strategico.
  • … a tratti caotico.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 6,8

CONTENUTI 7 / 10

GAMEPLAY  6,5 / 10

COMPARTO TECNICO-SONORO 7 / 10

La recensione di Nidhogg 2 è stata scritta e curata da G-PqV per GameStorm.it, pubblicata il 27-08-2017

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Nidhogg 2

  • Versione ps4 in esclusiva digitale
  • Data di uscita:
    15-08-2017
  • Categoria:
    arcade
  • Disponibilità per:
    PS4
  • Popolarità:
    0 %
  • ps4

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