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Recensione di MotoGP 15

Titolo: MotoGP 15
Genere: Racing
Piattaforma: PS4
Sviluppatore: Milestone
Publisher: Milestone
data di uscita: 24 giugno 2015

Per una software house avere la licenza per riprodurre fedelmente i piloti, i veicoli e i circuiti mondiali autorizza, di fatto, a diventare produttori seriali di titoli a raffiche annuali. Non fa eccezione la Milestone, la quale si è accaparrata la licenza Dorna per riprodurre vita, morte e miracoli delle categorie Moto 3, Moto 2 e Moto GP ed ecco quindi arrivare anche quest'anno il gioco dedicato. Si tratta ovviamente di  MotoGP 15.
Tutti i punti di forza apprezzati nella versione dell’anno scorso sono qui riproposti, con alcuni affinamenti che vanno oltre i canonici aggiornamenti degli schieramenti di partenza e alle livree delle moto in griglia… ma andiamo con ordine!

Numeri incoraggianti

I numeri in gioco sono di prim’ordine. Sono 20 i modelli di moto appartenenti alle 3 classi tutti distinguibili attraverso un totale di 40 livree. Ma questo è solo il preludio che porterebbe qualsiasi appassionato ad avere l’acquolina in bocca.
Particolare attenzione è stata rivolta nella riproduzione delle colorazioni di moto e piloti (basti pensare che il gioco è disponibile sugli scaffali appena un paio di mesi dopo l’esordio della stagione mondiale), inclusa anche una riproduzione dei valori in pista che ha fatto uso di tecnicismi come la registrazione dei ruggiti dei 4 cilindri in pista per stimarne la potenza massima.
Se aggiungiamo le varie modalità presenti, tra cui sessione di prova, gara semplice, campionato, carriera, eventi reali 2014 e sfide in sella delle leggendarie 500 2T, si capisce come lo sforzo fatto dagli sviluppatori milanesi sia stato volto nell’ottica di non un semplice aggiornamento delle scuderie per riprodurre fedelmente la stagione in corso, bensì proporre quel qualcosa in più che invogli anche l’utente già in possesso delle versioni precedenti ad aggiungere questa versione alla propria collezione.

Modello collaudato

Il modello di guida è in buona sostanza quello apprezzato l’anno scorso, con solo piccoli affinamenti volti a rendere più reattiva la moto nei cambi di direzione. Per il resto siamo sempre di fronte alla stessa simulazione, addolcita da aiuti alla guida scalabili che rendono il gioco progressivamente più vicino all’arcade.
Tra le novità figura la possibilità di gestire il proprio team attraverso dei GP credits. Credits accumulabili grazie al raggiungimento di obiettivi sia in gare online, sia in scorribande offline, spendibili per moto più performanti oppure per la customizzazione del vostro pilota attraverso un'ampia scelta fra un centinaio di accessori, ereditati dall’esperienza di Ride.
La carriera ripercorre sostanzialmente quanto proposto l’anno scorso: esordirete come wild card in un paio di occasioni e, sulla base delle vostre prestazioni, vi verrà offerta un’opportunità più o meno allettante per affrontare il circus mondiale, ovviamente partendo dalla Moto 3 e, a scalare, fino a raggiungere la classe regina.
Tra le varie opzioni che potrete selezionare figura anche il motorhome, qui presente in tre taglie: lo scarso Basic per i neofiti, il raffinato Mid Range e, per gli incontentabili, il Top Range.
Completano l’offerta l’esperienza online, con multiplayer fino a 12 piloti che potrete sfidare in gare, stagione completa oppure in stagione sintetica

Disappunto

E arriviamo, purtroppo, alle note dolenti. L’ampia gamma di versioni per console in primis, se da un lato permette a qualunque possessore di Xbox 360, Xbox One, Ps3, Ps4 e Pc di gioire di questo titolo, dall’altro impedisce ai possessori delle console di ultima generazione di apprezzare un comparto grafico finalmente sviluppato sulle potenzialità delle migliori CPU in circolazione invece del solito compromesso messo insieme alla meno peggio per farlo girare decentemente anche sulle datate PS3 e Xbox 360.
Anche l’AI continua a mostrare i trenini e i limiti già visti e criticati l’anno scorso, senza dimenticare il sistema di rilevamento di collisioni, piuttosto approssimativo e irritante nel momento in cui vi ritroverete inspiegabilmente a gambe all’aria per contatti apparentemente piccoli. Per fortuna, a limitare la sensazione di frustrazione, ci pensa il tasto Rewind, ormai onnipresente nei titoli di corse contemporanei.
Si merita l’ultima critica il sistema meteo dinamico, il quale effetto è più coreografico rispetto all’effetto sul modello di guida.

Conclusioni

Moto GP 15 si rinnova: oltre al canonico (quanto dovuto) aggiornamento degli schieramenti di partenza, assistiamo a piccoli ritocchi alla maneggevolezza delle moto nei cambi di direzione, qualche aggiunta di natura gestionale alla vostra carriera di pilota e di team manager, qualche affinamento qua e là e basta.
Peccato per l’insistenza a proporre versioni per tutte le console, comprese quelle di vecchia generazione, che ha forzato a compromessi sul motore grafico penalizzandone l’appeal, senza contare il solito tallone d’Achille della serie, il sistema di collisioni.
Peccato, l’ennesima occasione persa per proporre un capolavoro. 

Pro

  • Modello di guida collaudato e affinato
  • Bella rappresentazione delle moto…

Contro

  • …anche se le ambientazioni lasciano a desiderare
  • Sistema di collisioni poco convincente

VALUTAZIONE COMPLESSIVA 7,5

La recensione di MotoGP 15 è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 08-07-2015

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