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Recensione di Minecraft: Story Mode - Season 2

Genere: Avventura grafica
Piattaforma: PlayStation 4 (testata), Xbox One, PC, iOS, Android
Sviluppatore: Telltale Games/Mojang
Produttore: Telltale Games
Data di uscita: 15 agosto 2017

 

Telltale Games, un nome, una garanzia

Il debutto dell’avventura grafica che vede Telltale unire le forze con Mojang per dare vita a Minecraft: Story Mode, risale ad ottobre 2015, quando il primo episodio venne rilasciato sia sulle console di vecchia ed attuale generazione, che su PC e dispositivi mobile.

Questo è diventato il primo titolo dello studio nordamericano ad essere apertamente indirizzato alle famiglie, viste le tematiche molto più leggere e spensierate che vengono affrontate, rispetto ai temi più cupi e maturi visti ad esempio nella saga di The Walking Dead, o in quella di The WolfAmongUs, titoli molto apprezzati della compagnia californiana.

Visto l’ottimo risultato e le recensioni che lodavano il senso dell’umorismo e la fedeltà al prodotto originale (che vanta una fanbase davvero estesa), Telltale ha avuto il via libera per continuare le avventure di Jess, personaggio principale che può essere personalizzato dal giocatore, il quale ha la possibilità di sceglierne il sesso e alcuni tratti somatici, come il colore della pelle.

Telltale Games non ha bisogno di grosse presentazioni, visto che negli ultimi anni si è fatta largo nel panorama videoludico grazie ad alcune delle più acclamate avventure grafiche che, finora, hanno sempre preso spunto da franchise già esistenti.

Composta da un gruppo di ex dipendenti di LucaArts, la compagnia fa il suo debutto nel 2005 con Telltale Texas Hold'em, titolo dedicato al poker. A parte alcuni casi, la compagnia ha da sempre optato per i giochi ad episodi, con una storia divisa in più puntate che veniva plasmata dalle scelte del giocatore.

La notorietà definitiva arriva con la prima stagione di The Walking Dead, pubblicata nel 2012, che vede come protagonisti Lee e Clementine, due personaggi di spessore che regalano un’emozionante avventura, ancora oggi una delle più toccanti mai create dalla compagnia.

Tra i titoli di successo della software house, non possiamo non citare anche The WolfAmongUs, Tales from the Borderlands, Game of Thrones e Batman: The Telltale Series.

 

L’eroe perde il pelo ma non il vizio

Nel caso vi siate persi le puntate precedenti, quello che dovete sapere sulla prima stagione di Minecraft: Story Mode è che tutto ha inizio per via della leggenda dell’Ordine della Pietra, un gruppo di eroi che riuscì nell’impresa di sconfiggere il Drago dell’End. Jesse e i suoi amici partecipano ad un evento pur di incontrare uno dei coraggiosi membri dell’Ordine, dando vita ad una serie di imprevisti che li porterà ad unire le forze per riuscire a sconfiggere il malvagio Witherstorm, uscendone vittoriosi e fondando un nuovo Ordine della Pietra.

La seconda serie si apre con gli amici che ricordano il passato, grazie al cantastorie del gruppo che narra le gesta del nuovo Ordine, seppur condendole con qualche piccolo extra che non fa mai male. Il nostro eroe, Jesse, ha ormai appeso la spada al chiodo, e si gode giustamente il periodo di pace per il quale ha lottato duramente, sacrificando anche qualche caro amico. Chiunque lo incontri per le strade di Beacontown, visitate insieme al suo fido “tirocinante” Radar, ha sempre una parola gentile e di ringraziamento per lui, ma anche qualche incaricoextra (che il giocatore può decidere se ignorare o meno) che lo tiene occupato in questo periodo di quiete.

Uno dei suoi vecchi compagni d’avventura, la fidata Petra, lo convoca alla Cava, dando così inizio, seppur involontariamente, alla catena di eventi che porterà Jesse a recuperare un misterioso guanto dagli enormi poteri, che gli tornerà molto utile quando dal nulla spunterà quello che sembra essere il nemico principale della seconda stagione: il gigantesco Admin fatto di cristalli di Prismarino.

Il secondo episodio inizia proprio con la rivelazione del nome dell’antagonista,che si erge davanti a tutti gli abitanti di Beacontown, chiedendo di parlare con il Campione, Jesse, il quale ovviamente non si tira indietro: in fondo, tutti contano su di lui. Il gigante vuole testare le abilità di “Colui che Indossa il Guanto”, come lo chiama lui stesso, e lo sfida ad un combattimento notturno (“perché combattere di sera è così drammatico!”) che lascerà la povera cittadina a pezzi, letteralmente.

Dopo un combattimento intenso e prolungato, l’Eroe e i suoi amici sembrano aver avuto la meglio sul gigante di Prismarino, che all’improvviso torna alla carica, con un nuovo lookdecisamente più “mignon”, e una nuova sfida per il gruppo: ritrovare l’orologio usato poco prima dall’Admin,  grazie al quale è possibile passare dal giorno alla notte e viceversa, nascosto nel suo Castello del Terrore (sì, si chiama davvero così).

La sfida lanciata metterà a dura prova l’amicizia e la forza del gruppo, che si ritroverà più volte a discutere su quale possa essere il miglior modo per affrontare con successo questa nuova avventura,ma anche a litigare a causa di Radar, membro inesperto del gruppo e per questo preso di mira dai più anziani, che non lo ritengonoall’altezza, visto che finora non si è dimostrato abbastanza coraggioso. Il “tirocinante”sarà quindi costretto a provare che non è lo smidollato che tutti pensano, e dalla sua avrà Jesse che cercherà in tutti i modi di infondergli fiducia e fargli capire che crede ciecamente in lui.

Il tutto si concluderà con l’ennesimo cliffhanger, come spesso si vede negli episodi delle opere di Telltale.

Azione, lotta e Quick Time Event, non manca più nessuno, solo non si vede il caro crafting

Chi ha giocato la season premiere di questa seconda stagione, si ritroverà di fronte ad un episodio decisamente più veloce e ricco d’azione, visti i tanti combattimenti presenti, conditi con scelte importanti e un mix tra il marchio di fabbrica di Telltale, i QuickTime Event (QTE d’ora in poi), e le caratteristiche del titolo di Mojang, ossia la costruzione di oggetti ed edifici.

In questo secondo episodio infatti ce n’è letteralmente per tutti i gusti, grazie alle postazioni di lavoro presenti in alcune location (quando necessario ai fini della storia), che porteranno il giocatore a sfruttare lo scarno inventario a sua disposizione per creare picconi, arco e frecce e poco altro. Largo (moderatamente) anche alla fantasia grazie alla possibilità di costruire (o nel caso di questo episodio, ricostruire, visti i danni causati dall’Admin) alcuni degli edifici di Beacontown, tra cui il monumento dedicato al fido maialino Reuben, sacrificatosi nella prima stagione.

Purtroppo, però, i momenti dedicati al crafting sono così pochi che si contano sulle dita di una mano (e ci avanza pure qualche dito), un difetto che ha un peso non indifferente in un titolo del genere, basato sul gioco sandbox che ha alla base proprio la fantasia e la possibilità di creare qualsiasi cosa a proprio piacimento.

Come in tutti i giochi Telltale, i comandi sono sempre abbastanza limitati, e vengono sfruttati principalmente durante i QTE che richiedono al giocatore di seguire velocemente i comandi sullo schermo, per evitare i colpi dei nemici, attaccarli a propria volta, ed eseguire salti e acrobazie. Per quanto riguarda il movimento del personaggio, ritorna il solito modus operandi del team indie, che permette di controllare il protagonista con l’analogico sinistro, e il puntatore con quello destro.

I combattimenti in questo episodio non sono mancati, e nonostante alcune boss fight davvero epiche, lo stile Telltale, coi suoi combattimenti semplificati, raramente porta il giocatore a vedere la scritta “Game Over”. Per i combattimenti minori, invece, è prevista una barra della resistenza, da tenere sempre d’occhio; questi permettono una maggior libertà al player, che può far rotolare Jesse per schivare gli attacchi avversari, avvicinandosi piano piano al nemico per poi colpirlo più volte cliccando il tasto indicato sullo schermo, e sconfiggerlo.

Chiudiamo questo paragrafo con uno dei punti forti dei giochi Telltale, ossia le scelte che permettono alla storia di svilupparsi su diversi binari. Anche in questo episodio ci ritroveremo di fronte a scelte che non sarà facile prendere: ci ruberanno qualche secondo, se non qualche minuto, prima di optare per una delle risposte disponibili. Per ora è ancora presto per capire l’impatto delle decisioni, visto che è solo il secondo capitolo di cinque, ma possiamo solo sperare che siano importanti e pesanti a livello di storyline.

Let it go, let it go!

La prima cosa che sicuramente salta all’occhio in questo secondo episodio, è il modo in cui Telltale lavori e giochi con la tavolozza dei colori, andando a sfruttare molto di più i colori freddi, in perfetta armonia con il clima gelido voluto dal malvagio Admin. Da quando, infatti, viene lanciata la seconda sfida, quella di recuperare l’orologio, l’universo del gioco si tinge maggiormente di blu e bianco, a causa dell’improvvisa nevicata che proseguirà fino agli ultimi secondi del game, rendendo l’ambientazione decisamente più cupa.

L’aspetto grafico di Minecraft: Story Mode - Season Two è sì influenzato dallo stile Telltale, ma è pressoché identico a quello del titolo di Mojang, con personaggi ed ambienti “cubettati” tipici del titolo sandbox. Il difetto che ha, come capita in quasi tutti i titoli del team indie americano, sono i cali di frame-rate abbastanza frequenti, che non risultano essere eccessivamente fastidiosi o decisivi in termini di gameplay.

Passando al reparto audio, sicuramente il doppiaggio è uno dei punti forti, come spesso accade nei titoli Telltale. Al comando del gruppo, nei panni di Jesse, troviamo Patton Oswald che presta la voce alla versione maschile, e Catherine Taber a quella femminile. Entrambi riescono a dare una spinta in più alle già ottime battute degli sceneggiatori, aggiungendo un tocco emotivo o una spruzzata di humor quando necessario. Segnaliamo anche la presenza di Ashley Johnson nei panni di Petra, in passato interprete della giovane Ellie in The Last of Us.

La nota dolente è che, pur essendo un titolo apertamente indirizzato alle famiglie, non sono presenti né scritte a video, né audio in italiano. Purtroppo, Telltale (a causa degli scarsi risultati ottenuti coi suoi giochi in terra nostrana) si ostina a non inserire nemmeno i sottotitoli italiani nei suoi prodotti, privandosi di parecchi giocatori che sicuramente andrebbero ad aumentare ulteriormente i dati di vendita.

Chiudiamo, infine, con una delle caratteristiche più particolari del titolo ossia la possibilità di giocarlo nella modalità Crowd Play di Telltale, che permette di aggiungere altri giocatori online che potranno aiutare con le scelte. Chi ospita la partita in questa game-mode, infatti, può decidere se la scelta verrà presa in base all’opzione più votata da tutti i partecipanti, oppure ignorare i suggerimenti e andare per la propria strada. Per sfruttare questa modalità è necessario essere in possesso di un account Telltale, attivabile gratuitamente tramite il sito.

In Sintesi:

Il secondo episodio di Minecraft: Story Mode - Season Two incalza il ritmo ritenuto un po’ lento nel primo episodio e presenta finalmente un cattivo che sembra riuscire a tenere testa a Jesse e al suo gruppo di amici ed esploratori.

L’amicizia e la fiducia sono gli ingredienti alla base di questo prodotto apertamente indirizzato alle famiglie, che offre tematiche decisamente meno cupe rispetto agli altri giochi prodotti e pubblicati dallo studio a stelle e strisce, senza però rinnegare gli elementi che hanno portato al successo le avventure grafiche dedicate a The Walking Dead, Batman e Game of Thrones. Le scelte, infatti, la fanno da padrona, insieme ai Quick Time Event.

Il titolo può risultare un po’ difficile da digerire per chi è abituato a scene più forti e tematiche più pesanti, ma chi ama lo stile Telltale non resterà deluso dalla narrazione, sempre a livelli ottimi, e dalle scelte cardine che, seppur influenzate da argomenti più leggeri, risultano pur sempre impegnative.

Chi invece si avvicina al titolo perché fan di Minecraft, è meglio che sappia da subito che si ritroverà “con le mani legate” visto che questo gioco non offre la libertà di crafting alla quale sono abituati. Detto questo, non vi ritroverete in un mondo del tutto sconosciuto, grazie alla presenza di nemici storici come i Creeper, e potrete vivere una storia con uno spessore narrativo del tutto assente nel prodotto di Mojang.

La nota più dolente è l’assenza di localizzazione, che non permetterà a tutti di godersi questo titolo in compagnia della famiglia, vanificando, in parte, i propositi di Telltale.

Pregi:

  • Narrativa che parte in quinta fin dai primi secondi.
  • Doppiaggio in inglese ottimo.

Difetti:

  • Localizzazione italiana completamente assente.
  • Cali di frame-rate.
  • Assenza quasi totale del crafting tipico di Minecraft.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 6,7

La recensione di Minecraft: Story Mode - Season 2 è stata scritta e curata da dryily per GameStorm.it, pubblicata il 17-01-2018

Commenti sulla recensione (1)

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Commenti
avatar di ozzo
18-01-2018
ozzo

Non è male, avevo giocato la prima stagione e ho appena provato/iniziato questa seconda. Devo dire che la cosa è abbastanza interessante, il gioco è fluido anche se i parlato è ovviamente molto. Lo consiglio a tutti gli appassionati di Minecraft che sono interessati a giocare una avventura guidata, ovviamente bisogna essere belli ferrati con la lingua inglese, pensare di sopravvivere al titolo leggendo i sottotitoli è veramente pesante!

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Minecraft: Story Mode - Season 2

  • Immagine della copertina del gioco Minecraft: Story Mode - Season 2 per PlayStation 4
  • Data di uscita:
    11-07-2017
  • Categoria:
    avventura
  • Disponibilità per:
    XONE PS4
  • Popolarità:
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