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Recensione di Life is Strange: Before the Storm

Titolo: Life is Strange: Before the Storm
Genere: Avventura grafica
Piattaforma: PlayStation 4 (testata), Xbox One, PC
Sviluppatore: Deck Nine
Produttore: SquareEnix
Data di uscita: 31 agosto 2017

Prequel di un successo o un successo del prequel?

Dopo l’enorme successo di Life is Strange, avventura grafica prodotta dallo studio francese Dontnod Entertainment, i fan hanno chiesto a gran voce “di più”, e in particolare di scoprire cos’era successo alle due protagoniste prima che la tempesta arrivasse ad Arcadia Bay.

Square Enix, publisher della saga, ha deciso di accontentare queste richieste, dando l’ok per il prequel intitolato “Before The Storm”, che avrebbe visto come protagonista Chloe Price prima del “ritorno all’ovile” di Max, ma non senza alcuni cambiamenti che vi andiamo ad elencare brevemente.

Partiamo da quello che c’è stato al timone del progetto, con lo studio indie Deck Nine Games che passa al comando, occupandosi dello sviluppo. La motivazione dietro questa scelta è dovuta al carico di lavoro di Dontnod, che al periodo si occupava non solo di concludere lo sviluppo di Vampyr, ma anche di iniziare quello della seconda stagione di Life is Strange. Per questo è subentrato lo studio americano, noto in precedenza col nome di Idol Minds, salito alla ribalta nel 2007 con Pain, titolo che nel 2009 divenne il più scaricato nel PlayStation Store. A poco meno di dieci anni daquesto traguardo, lo studio ha deciso di dedicarsi appieno alle avventure grafiche, optando per il nome attuale e iniziando proprio con il titolo che vi andremo a recensire.

Questa non è stata l’unica novità all’interno del prequel, dato che un altro protagonista cardine per il successo di Life is Strange ha dovuto fare un passo indietro. Parliamo di Ashly Burch, doppiatrice di Chloe Price nella prima stagione, la quale, a causa dell’adesione allo sciopero dei doppiatori di videogiochi voluto dal sindacato americano SAG-AFTRA, ha dovuto declinare, cedendo il posto alla nuova leva, Rhianna DeVries, della quale parleremo approfonditamente più avanti. Burch ha comunque partecipato al progetto, offrendo le sue conoscenze sul personaggio più punk e anticonvenzionale di Life is Strange, collaborando alla stesura del copione col team di sceneggiatori, per evitare di snaturare troppo Chloe.

Nasce così Life is Strange: Before the Storm, un prequel composto da tre episodi (più uno extra, “Addio”, con protagonista nuovamente Max, incluso nell’Edizione Deluxe) che ha debuttato su PlayStation 4, Xbox One e PC il 31 agosto 2017 con la season premiere, “Svegliati”, proseguendo il 19 ottobre con “Il Mondo Nuovo”, e concludendosi il 19 dicembre con il finale, “L’Inferno è Vuoto”.

Questi racconteranno ai giocatori non solo com’era Chloe prima di incontrare nuovamente Max, ma finalmente risponderanno ad una delle domande lasciate in sospeso dal titolo di Dontnod: “Come si sono conosciute Chloe e Rachel Amber?”.

Per scoprirlo non vi resta che avventurarvi nuovamente ad Arcadia Bay insieme a noi.

 

Arcadia Bay prima della tempesta

Bentornati, o benvenuti ad Arcadia Bay, nel caso non abbiate mai giocato a Life is Strange.

Ci teniamo a precisare che non è obbligatorio aver giocato il titolo di Dontnod per godersi questa nuova avventura grafica, ma è sicuramente consigliato per non perdervi nemmeno uno dei richiami presenti.

Tutto ha inizio nel 2010, in un luogo che in Life is Strange ha regalato moltissime palpitazioni: le rotaie del treno. Qui troviamo una Chloe sedicenne, simile a quella che conosciamo, ma ancora immatura e in piena fase ribelle, che ancora una volta scherza con la morte. Il suo comportamento sconsiderato è dovuto al non riuscire ad accettare la prematura dipartita del padre, venuto a mancare poco prima a causa di un terribile incidente stradale, e allo sconforto nel quale è caduta quando Max, sua amica d’infanzia, ha abbandonato la città per trasferirsi a Seattle, tagliando completamente i ponti con la sua vecchia vita.

La giovane fa di tutto pur di partecipare ad un concerto rock clandestino che si tiene all’interno di una segheria ai limiti della città. Dopo essere riuscita ad entrare, non senza sudarsi l’ingresso, incontriamo il secondo volto noto ai fan del gioco, ossia Frank (e più avanti sarà in compagnia dell’adorabile Pompidou, ancora cucciolo), il famoso spacciatore amante dei fagioli. Manco a dirlo, Chloe si caccerà nei guai, presa dalla foga di pogare, e ad aiutarla ad uscire da una situazione spinosa sarà proprio la misteriosa Rachel Amber, la reginetta della scuola e luce degli occhi della propria famiglia, visti anche gli ottimi voti che ottiene in ogni materia.

Ha così inizio uno dei rapporti più importanti della vita di Chloe, con quella ragazza che inizialmente sembra così diversa da lei, ma con la quale scoprirà di avere tante cose in comune, lasciandosi lentamente trascinare sempre più a fondo dal carisma e dal mistero che rappresenta Rachel Amber.

Un’altra delle relazioni alla base di questa trilogia di episodi, è il rapporto tra Chloe, sua madre e l’ex soldato, David. La giovane si mostra già insofferente alla loro storia, nonostante sia solamente agli inizi, e si scontra costantemente con il suo futuro patrigno che vuole imporle delle regole per rimetterla in riga ed evitare che butti la sua vita giù per lo sciacquone. Joyce, combattuta tra gli affetti, spesso dovrà decidere da che parte schierarsi, scontentando inevitabilmente uno dei due.

Stanca di pensare a tutto ciò che non va nella sua vita, Chloe marina la scuola insieme a Rachel (decisione che le costerà cara), nascondendosi nel belvedere dal quale si può osservare tutta la cittadina di Arcadia Bay. Purtroppo, le due assistono ad una scena che fa scaldare Rachel, e non solo… Da qui in poi avrà inizio un domino di situazioni che stravolgeranno la vita della giovane, scatenando un effetto a farfalla (dopotutto si tratta pur sempre di Life is Strange) che culminerà nell’episodio finale, dove ad aspettare il giocatore ci sarà l’ennesima scelta difficile che metterà a dura prova la bussola morale della protagonista.

Detto questo, Before the Storm non parla soltanto del rapporto tra le due, mostrandoci ambienti già visti, ma con nuovi “attori” che daranno linfa vitale a location e situazioni che sarebbero state altrimenti troppo ripetitive. Volti noti come Victoria Chase e Nathan Prescott, leggermente diversi da quelli che abbiamo conosciuto nei panni di Max, si mescolano con altri studenti come il duo nerd Steph&Mikey, che offriranno a Chloe la possibilità di scatenare la giocatrice di ruolo che è in lei.

Nonostante queste nuove conoscenze, la voglia di evadere dalla noiosa vita di Arcadia Bay non accenna a calare e il richiamo dell’avventura non resta sordo alle orecchie di Chloe. Rimesso in sesto il pick-up già visto nel titolo originale, le due pianificano di scappare, senza però fare i conti coi fantasmi delle scelte precedenti che, com’era prevedibile, torneranno a perseguitarle.

Col bagaglio emotivo che scaturisce da tutto questo, inclusi i forti sentimenti provati per l’amica, quasi tutti i nodi verranno al pettine nel capitolo conclusivo del prequel, in un finale che spera di essere all’altezza di quello di Life is Strange.

 

La novità migliore? Le Sfide d’insolenza

Chi ha giocato il titolo di Dontnod, troverà in questo prequel un gameplay pressoché identico, salvo alcune novità visto il cambio della protagonista, che elimina una delle caratteristiche principali di Life is Strange, ossia i viaggi temporali. In questo prequel, infatti, non ci saranno, e con essi sparisce anche la possibilità di riavvolgere il tempo per poter cambiare risposta. Tutto ciò che si decide in Before the Storm è, infatti, permanente, una novità che rende le scelte da compiere ancora più difficili e cariche di pathos.

Per i neofiti, il breve tutorial ha inizio ora. La protagonista si muove con l’analogico sinistro, mentre con quello destro si sposta la telecamera. Fortunatamente, i movimenti del personaggio non saranno troppo macchinosi, dato che il dorsale R2 (o corrispettivo sulle altre piattaforme) le permette di accelerare il passo, anche se ancora non abbiamo una corsa vera e propria. I tasti sulla destra sono invece riservati per interagire con oggetti e persone, mentre L2 permette di guardare gli appunti scritti da Chloe sulla mano per ricordare al giocatore quale sia l’obiettivo della quest, e di saltare una scena già giocata nella modalità collezionista.

Il touchpad è riservato all’utilizzo del diario, che torna in questo prequel ma con qualche differenza. Qui sarà possibile controllare gli SMS ricevuti, le foto dei collezionabili, i personaggi incontrati, ma soprattutto le lettere che Chloe ha scritto a Max ma che non ha mai spedito. Quest’ultime fungono da vero e proprio quaderno, dato che la giovane rigetta in esse tutti gli avvenimenti e il suo stato d’animo.

A proposito dei collezionabili, a sostituire le foto di Max ci sono i graffiti, che Chloe potrà disegnare in alcuni posti prestabiliti con il pennarello, oppure inciderli con un coltello, o addirittura disegnare con il dito su una macchia d’olio. Ogni graffito proporrà due opzioni che sbloccheranno il relativo trofeo a prescindere da quale si scelga.

Una delle novità più apprebili è, sicuramente, la “Sfida d’Insolenza”, nella quale si ricorre a pretesti ed insulti per convincere qualcuno a fare quello che vuole Chloe. Per vincere la discussione bisognerà fare attenzione alle frasi dell’avversario, per rigirarle a proprio favore quando la parola passerà alla protagonista. In questa meccanica si dovrà fare attenzione alla clessidra presente in basso, nella parte centrale dello schermo, che segnerà il tempo rimanente per scegliere l’opportuna opzione di dialogo. Il botta e risposta andrà avanti finché non si sarà riempita tutta la barra sottostante, vincendo o perdendo così il litigio.

 

Il nuovo motore grafico va a risolvere il problema delle animazioni che affliggeva LiS

A livello visivo, il gioco non presenta molte differenze rispetto al titolo originale, questo è dovuto al fatto che molti ambienti sono stati “riciclati” per questo prequel. Lo studio ha sfruttato il motore grafico Unity, che si integra con un toolset creato e sviluppato da Deck Nine, chiamato StoryForge, che offre maggior libertà sia agli sviluppatori che agli sceneggiatori.

Questa combo ha sicuramente giovato alle animazioni dei personaggi, problema sempre presente in Life is Strange, che ora risultano meno ridicole e più emotive, permettendo al giocatore di immedesimarsi maggiormente nella trama. Il cambiamento è stato positivo anche per le ambientazioni, molto curate e dettagliate, che ci offrono ottime illuminazione e definizione.

Largo anche alla nuova colonna sonora, di cui si è occupato il gruppo inglese dei Daughter, che ha tenuto testa agli ottimi risultati della soundtrack indie presente in Life is Strange. Qui entrano in gioco anche le opinioni e i gusti personali e, nonostante molti siano affezionati ad alcuni dei brani che hanno accompagnato le avventure di Max, non si può negare che la rock band londinese abbia fatto un egregio lavoro nello scrivere alcuni dei motivi che accompagnano le emozioni dei personaggi sullo schermo.

Fortunatamente, per quanto riguarda la localizzazione, siamo ben coperti anche noi italiani, visto che il gioco offre delle scritte a video e sottotitoli che permettono a chiunque di godersi il gioco, nonostante l’audio esclusivamente inglese. Detto questo, non sempre la traduzione è fedele a ciò che i personaggi dicono, e alcune battute risultano leggermente fuorvianti quando si tratta di scegliere un’opzione piuttosto che un’altra, visto il significato parzialmente diverso da quello dello script originale.

A proposito del doppiaggio, in questo prequel lo abbiamo trovato all’altezza del prodotto originale, nonostante ci siano stati dei cambiamenti nel cast. Come vi abbiamo anticipato, infatti, nei panni di Chloe c’è Rhianna DeVries, che si è ritrovata col difficile compito di doppiare un personaggio noto e amato, cercando di offrire un risultato all’altezza di quello fatto da Ashley Burch nell’opera originale. Ebbene, anche i più scettici dovranno ricredersi, visto l’ottima performance della giovane, in grado di regalare alla protagonista una voce molto simile a quella già nota, offrendo un’interpretazione davvero ottima.

In Sintesi:

Life is Strange: Before the Storm ci offre la possibilità di scoprire com’è iniziato tutto quello di cui abbiamo sentito parlare nell’opera originale. Ritroviamo tanti personaggi e luoghi noti e, soprattutto, scopriamo come Chloe è diventata la punk anarchica dai capelli blu che in tanti hanno amato nell’avventura di Dontnod. La giovane infatti sostituisce la sua migliore amica nei panni della protagonista, riuscendo a risultare carismatica e a non far sentire la mancanza della giovane fotografa.

Amicizia, famiglia, amore, tradimenti, adolescenza e crescita sono i temi principali alla base di quest’avventura grafica di Deck Nine, che ricalca un po’ le orme di quel titolo che tanto successo ha avuto all’interno del panorama videoludico (poteva risultare un’eredità davvero pesante). Lo studio a stelle e strisce è riuscito nell’impresa di rinnovare le cose che non avevano convinto in Life is Strange, cambiando qualcosa a livello di gameplay, inserendo elementi innovativi ed interessanti, e offrendo un copione degnamente interpretato dal cast di doppiatori.

I fan che tornano nell’universo di LiS ritroveranno tutti gli elementi che hanno reso famosa l’avventura grafica pubblicata da Square Enix, con richiami alla cultura popolare, battute divertenti, botta e risposta insolenti, simbolismo (che sostituisce il cervo della prima stagione con i corvi quasi sempre presenti nell’abbigliamento di Chloe), ed elementi nerd, come ad esempio la partita a D&D che è stata una delle novità più apprezzate.

Tutto questo è condito da un miglioramento nella grafica a livello soprattutto di animazioni, e da una colonna sonora che accompagna magistralmente le emozioni che questi tre episodi cercano di trasmettere ai giocatori.

Un successo su tutti i fronti, che potrebbe ripetersi con l’episodio bonus “Addio” in uscita il 6 marzo, che promette di mostrarci nuovamente il dinamico duo Max & Chloe in azione, prima di salutarci ancora una volta, in attesa di Life is Strange 2.

Pregi:

  • Ottimo doppiaggio e sceneggiatura…
  • Animazioni migliorate…
  • Novità interessanti nel gameplay
  • Ottima la colonna sonora dei Daughter.
  • Presenti i sottotitoli italiani.

    Difetti:

    • … ma le scelte a volte sembrano non avere il giusto peso.
    • … ma molti ambienti sono stati riciclati a causa del budget limitato.
    • Forse sarebbero stati necessari più di tre episodi.

    VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 8

    La recensione di Life is Strange: Before the Storm è stata scritta e curata da dryily per GameStorm.it, pubblicata il 24-01-2018

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    Life is Strange: Before the Storm

    • Versione ps4 in esclusiva digitale
    • Data di uscita:
      31-08-2017
    • Categoria:
      avventura
    • Disponibilità per:
      PS4 XONE
    • Popolarità:
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