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Recensione di GOD WARS: Future Past

Titolo: God Wars Future Past
Genere: Japanese Role-Playing Game, strategico a turni
Piattaforma: PlayStation 4
Sviluppatore: Kadokawa Games
Publisher: NIS America
Data di uscita: 16 Giugno 2017

Il sacrificio per placare gli Dèi

God Wars: Future Past è un JRPG strategico sviluppato da Kadokawa Games e distribuito da NIS America, giunto in Europa il 16 Giugno 2017. Questo titolo, disponibile su PlayStation 4 e PlayStation Vita, prende spunto dalla mitologia giapponese e anche dal folklore legato ai vari testi del Kojiki, conosciuto anche come Furukotofumi in cui poesie e canzoni narranti demoni e divinità la fanno da padrone.

Il gioco è ambientato nella terra di Mizuho, divisa, a sua volta, nelle regioni di Fuji, Izumo, e Hyuga. Le varie terre sono prese di mira da una serie di disastri causati dall'ira degli Dèi contro gli umani e, per porre fine a questa terribile incombenza, la regina di Fuji, Tsukuyomi, decide di sacrificare sua figlia Sakuya in cima al Monte Fuji, così da placare l'ira divina.

Passati tredici anni da questo evento, la scena si sposta sulla terza figlia della regina, Kaguya, tenuta prigioniera all’interno di un tempio, con lo scopo di essere utile per un nuovo sacrificio, qualora lo si ritenesse necessario. Accorre, in suo aiuto, il classico eroe senza macchia, Kintaro, con la missione aiutarla a fuggire e a ritrovare sua madre, per cercare di trovare una soluzione alla minaccia che li attanaglia.

Forgiatevi, oh novelli praticanti dell’antica arte degli RPG Strategici

Ora veniamo a quello che è effettivamente il fulcro di questo titolo, (in quanto videogioco, le informazioni su cosa succede “pad alla mano”, sono sempre fondamentali), il battle-system.

L’assenza eventuale di dimestichezza con gli strategici è, anche in questo gioco, causa di iniziali difficoltà e un player poco esperto rischia malmenato ad ogni turno del combattimento, con conseguenti fasi di try & error e apprendimento, imprescindibili per capire come avere la meglio sui nemici.

Entrando più nello specifico, come è solito nei tattici, il combattimento avviene su delle scacchiere con visuale isometrica, nelle quali si devono collocare i personaggi del party che, andando avanti nel gioco, si espanderà gradualmente. Per ogni PG è possibile usufruire di ben tre job, ma solo il principale scelto diventa quello caratterizzante. Ogni singola mossa va minuziosamente studiata, perché è sufficiente un piccolo errore di valutazione per finire al tappeto. Una cosa è certa: finché non si entra nell'ottica di questo tipo di media, forgiando la propria esperienza sul il genere e sulle meccaniche specifiche di God Wars, non è possibile godere appieno del battle-system. Nel campo di battaglia sono disseminati scrigni che contengono oggetti o fastidiosi status malefici.

Un’altra nota dolente è individuabile nella lentezza con cui si svolgono le battaglie, servita da un macchinoso sistema di menù, e da animazioni tecnicamente datate. Ad incrementare la difficoltà contribuisce l'IA dei nemici, decisamente troppo funzionale, tanto da rendere le battaglie ostiche anche a chi mastica RPG strategici da sempre.

La posizione da cui si attacca il nemico è importantissima, con l'attacco frontale si causano i danni base, con quello laterale si incrementa il danno, ma è l'attacco alle spalle quello più devastante, tale da consentire al giocatore di sconfiggere più velocemente il nemico.

La world-map è statica e, in essa, ogni nuova destinazione è contrassegnata da un pallino e dalla descrizione della location. Muovendosi in essa, come da copione, si incappa in nemici e boss fight.

Sempre nella world-map è possibile accedere ad un menù dedicato alla personalizzazione dell'equipaggiamento, delle classi, apprendere nuove abilità grazie all'esperienza delle battaglie, e salvare la partita.

Sul PSN sono usciti ben tre contenuti aggiuntivi/DLC gratuiti che vi illustriamo qua sotto.

Kaguya's Starting Equipment Set - Questo contenuto aggiunge i seguenti equipaggiamenti:

God Bow.

God Hood.

God Robe.

Scenario aggiuntivo 1 - Questo DLC aggiunge nuovi contenuti per la storia e la battaglia una volta finita la storia principale.

Scenario aggiuntivo 2 - Questo DLC aggiunge nuovi contenuti per la storia e la battaglia una volta finita la storia principale. Dovrete completare lo Scenario aggiuntivo 1 per avere accesso.

Sprite Super-Deformed all’interno di una Fiaba Nipponica

La grafica punta sullo stile super-deformed, strizzando l'occhio ad alcune famose opere e dipinti giapponesi, grazie al curato garbo estetico sia dello stylish dei personaggi, sia alle loro versioni anime nei lunghi intermezzi di dialogo.

Le ambientazioni sono decisamente ispirate e immergono, nell'immediato, il giocatore in quella che si può definire una struggente fiaba giapponese.

Uno dei punti non proprio a favore, si manifesta nella staticità in cui i personaggi sono proposti nelle scene di dialogo, dotati di una sola posa che nel proseguire dell’avventura e con il passare delle ore di gioco può stancare: soprattutto il protagonista Kintaro, ad esempio, tiene sempre un dito sotto al naso e la medesima postura “da sbruffone” anche in situazioni delicate, risultando, così, talvolta fuori contesto.

I suoni dello Shamisen e una localizzazione senza sentimento

La colonna sonora è attinente al mondo di gioco e sfrutta i classici flauti e lo Shamisen (strumento della famiglia dei liuti a tre corde) che subito fanno pensare al Giappone, anche se a lungo andare risulta un po' troppo ripetitiva.

A causa di un budget comunque non elevato, le pecche iniziano a farsi sentire sul doppiaggio in lingua inglese che non brilla sicuramente per qualità e recitazione. Le voci dei personaggi non protagonisti si somigliano un po' tutte, e sembra che stiano leggendo un copione, in modo meccanico e senza il minimo sentimento. Purtroppo la stessa cosa si può dire dei personaggi principali, dove anche nelle scene di pericolo l’interpretazione è decisamente sottotono, e rozza. Fortunatamente si può ovviare a questo grazie alla doppia lingua presente nel gioco, con un audio originale giapponese risulta più espressivo e curato.

In Sintesi:

Questo è un titolo di nicchia, dedicato agli appassionati non solo di JRPG in generale, ma proprio di tattici, in quanto non tutti riescono ad apprezzarli. Un prodotto finale nell'insieme buono, ma che porta con se svariati problemi, lasciando un po' l'amaro in bocca. Se amate il Giappone e i giochi di strategia è comunque un titolo da avere in collezione.

Pregi:

  • Ambientazioni e musiche ispirate.
  • Bellissimi filmati anime.
  • Combattimenti intensi e calcolati.

Difetti:

  • Doppiaggio inglese pessimo.
  • Realizzazione tecnica troppo old-style.
  • Chi non mastica l'inglese dovrebbe evitarlo.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA 7

La recensione di GOD WARS: Future Past è stata scritta e curata da Morgana90 per GameStorm.it, pubblicata il 12-07-2017

Commenti sulla recensione (2)

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Commenti
avatar di RobertoRomagnoli
13-07-2017
RobertoRomagnoli

Ottima recensione, fa venir voglia di prendere un gioco tattico in mano :) Anche a chi non ne gioca

1
avatar di FlareZero
12-07-2017
FlareZero

Ottima recensione, ora sono curioso.

2
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GOD WARS: Future Past

  • Immagine della copertina del gioco GOD WARS: Future Past per PlayStation 4

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Valutazione del gioco 6.5

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