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Recensione di F1 2017

Titolo: F1 2017
Genere: Racing
Piattaforma: PlayStation 4
Sviluppatore: Codemasters
Publisher: Koch Media
Data di uscita: 25 agosto 2017

I videogiochi a cadenza annuale, tipicamente sportivi e motoristici dedicati alla stagione in corso (o in fase di conclusione) di un campionato, da anni si dividono in due gruppi: il primo è quello in cui ricadono i titoli che di anno in anno rinnovano i contenuti ricalcando i movimenti di mercato e implementando gli eventuali aggiornamenti di regolamento, magari con qualche affinamento di grafica per togliersi di mezzo le critiche della stampa che l’anno prima hanno evidenziato lacune su cui lavorare. Poi c’è un secondo gruppo in cui troviamo titoli in cui gli sviluppatori, oltre agli affinamenti sopra citati per prima categoria, hanno elaborato anche un progetto dettagliato da portare avanti anno dopo anno per affinare, migliorare e far evolvere sostanzialmente il titolo, in modo da renderlo godibile anche a coloro che hanno acquistato il prequel.

Per nostra fortuna questo F1 2017 appartiene alla seconda schiera di giochi, in quanto rappresenta una notevole evoluzione del già buon titolo che l’anno scorso abbiamo potuto apprezzare. Ma andiamo con ordine.

Meno nervosa

Inutile dire come il roster dei piloti, così come le vetture, i circuiti e i cambiamenti di regolamento siano coerenti con la stagione attuale del circus che ci appassiona in TV. Siamo quindi qui a parlare della dipartita del campione del mondo in carica Rosberg verso la meritata pensione alla tenera età di 32 anni (!), dell’arrivo di Bottas ad occupare il sedile lasciato libero, dei 20 circuiti e 10 team, con vetture che quest’anno sono caratterizzate da ruote più larghe, da un passo maggiorato, dalle riviste appendici aerodinamiche e diffusori. Il tutto è stato riprodotto dagli sviluppatori di Codemaster affinando anche il modello di guida in modo tale da rendere la vettura meno nervosa e più facile da gestire rispetto alla passata stagione, rendendo gli aiuti non così indispensabili per non finire in retromarcia nelle vie di fuga. Vi sarà immediatamente evidente già dai primi giri (magari nella solita modalità time attack) come ora anche il pad riesca a compiere il suo onesto lavoro regalandovi soddisfazioni, anche se ovviamente è fortemente consigliato l’impiego di un buon volante per assaporare al 100% quanto di buono proposto da questo F1 2017.

Ma è la modalità carriera che vi permetterà di gustare totalmente il lavoro degli sviluppatori: si comincia con una breve scelta del vostro alter ego virtuale mediante la selezione di nome, volto, casco e scuderia. Ovviamente è consigliato cominciare da un team secondario in quanto le aspettative dei top team potrebbero portare al vostro licenziamento entro poche gare.

Evoluzione

Appena messo insieme il vostro avatar verrete catapultati in un mondo inondato da una miriade di informazioni, estremamente complesso, che dovrete tentare di rendere familiare per riuscire a districarvi nelle condizioni più complesse. In queste circostanze si rivela utile l’ingegnere di macchina, capace di dispensare sempre consigli efficaci. Notevole attenzione deve essere rivolta al sistema di evoluzione della vettura, che assomiglia molto a un titolo GdR, in quanto dovrete decidere quale dei 4 rami far evolvere tra Aerodinamica, Power Unit, Resistenza e Telaio. Ogni sviluppo impiegherà un certo tempo per rendere disponibili i risultati, i quali potrebbero anche riservare brutte sorprese: non tutti i lavori, infatti, porteranno a un miglioramento, costringendovi a ripartire da zero.

Per ottenere gettoni spendibili in altri sviluppi di ricerca non solo dovrete concludere a punti le gare, ma potrebbero essere utili anche i turni del venerdì e del sabato, un ottimo modo per invogliarvi a sfruttare tutte le sessioni di prove disponibili. Potrete inoltre investire anche nel team di R&D al fine di renderlo più affidabile (in modo tale da portare meno frequentemente a sviluppi negativi), più efficace (per velocizzarne l’esecuzione) e così via. Sapendo che gli altri team evolveranno durante la stagione, si capisce come far progredire la propria vettura sia una chiara necessità al fine di non rimanere indietro nei momenti clou della stagione.

Rivali agguerriti

Poi si arriva all’esperienza in pista, dove si percepisce immediatamente quanto gli sviluppatori si siano sforzati di rendere il gioco il più possibile coerente con l’esperienza di guida di un pilota: a parte i soliti aiuti scalabili, che rendono il gioco fruibile da tutti, va menzionata anche la possibilità di selezionare il livello di competitività degli avversari, i quali si distinguono per una buona AI rendendosi protagonisti di duelli agguerriti per primeggiare ad ogni staccata.

Una volta nel cockpit, come accennato, il modello di guida regala soddisfazioni davvero positive, con una vettura che ora sovrasterza in modo più prevedibile rendendovi la vita più facile anche sotto la pioggia.

Una volta in pista dovrete fare attenzione alla gestione delle gomme, avendo anche un occhio di riguardo per il motore tentando di non spremerlo eccessivamente quando non serve, soprattutto tenendo a mente che avrete a disposizione solo quattro power unit durante l’arco dell’anno, le quali tenderanno ad usurarsi perdendo prestazioni ed affidabilità. Dovrete inoltre affrontare anche situazioni più o meno complicate ed imprevedibili, magari con guasti parziali alla power unit che vi porteranno all’impossibilità di sfruttarla appieno, senza dimenticare altre raccomandazioni dell’ingegnere al muretto che vi darà istruzioni come evitare di spremere al 100% la vettura per evitare guasti imminenti, che si nasconderanno sempre dietro ogni curva ad aspettarvi come la classica tigre nella savana attende la preda.

Meteo variabile

A tutto ciò va aggiunto il meteo dinamico, splendida variabile impazzita dei weekend, capace di rimescolare le carte di un gran premio quando meno ce lo si aspetta (forse troppo frequentemente), senza dimenticare la progressiva gommatura della traiettoria ideale in condizioni di asciutto, che rende più performante (come in realtà) parte della pista.

Tutto quanto descritto riesce nell’intento di coinvolgere il giocatore in un mondo che rassomiglia quanto i piloti di Formula 1 devono effettivamente affrontare ad ogni gara, a patto di settare la lunghezza delle gare ad almeno un terzo per poter assaporare tutte queste possibili combinazioni: l’approccio mordi e fuggi non vi farà apprezzare appieno quanto di buono questo F1 2017 ha da offrire.

Graficamente il gioco si mostra molto bello da vedere per i modelli 3D delle vetture, con qualche mancanza riguardante le ambientazioni. Splendida invece la realizzazione dell’effetto della pioggia, che vi renderà la vita difficile non solo per la ridotta aderenza, ma anche per la scarsa visibilità, specialmente se per qualche motivo vi ritroverete a gareggiare nelle retrovie.

Il sonoro, dal canto suo, riprende in modo convincente il terribile rumore ovattato delle vetture odierne, con tanto di un discreto commento di Vanzini, coadiuvato da un non altrettanto brillante Filippi al commento tecnico. Splendido, invece, l’urlo dei 10 cilindri aspirati delle riproduzioni delle vetture bonus (Williams, McLaren, Ferrari e altre ancora, tutte appartenenti al periodo 1988-2010), che avrete l’opportunità di guidare tra un weekend e l’altro.

In conclusione

Formula 1 2017 si rinnova, migliorando ulteriormente il già più che discreto prequel, convincendo e immergendo il giocatore in un mondo in cui non è solo importante sfoggiare un piede pesante, ma anche esibirsi in una oculata gestione della propria vettura e del suo sviluppo.

Un ottimo modello di guida e un buon comparto tecnico contraddistinguono un titolo che vi promette di emozionare anche solo per essere arrivati a punti con un team minore.

La profondità del titolo richiede di giocarlo con lunghezze significative, in quanto l’approccio mordi e fuggi non farebbe emergere la sua profondità.

Pregi

  • Ottimo modello di guida
  • Profondo, coinvolgente, emozionante
  • Tecnicamente più che buono

Difetti

  • Richiede impegno e costanza… ma non è necessariamente un difetto
  • Forse gli acquazzoni sono troppo frequenti

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 9

La recensione di F1 2017 è stata scritta e curata da monsteruno per GameStorm.it, pubblicata il 17-10-2017

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