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Recensione di Turning Point: Fall of Liberty

Titolo: Turning Point: Fall of Liberty
Genere: Sparatutto in prima persona (fps)
Console: Playstation 3
Sviluppatore: Spark
Publisher: Codemaster
Data di uscita: 21-03-2008

 
“E’ sbagliato voler guardare troppo avanti. Il destino di ognuno di noi può essere compreso solo un passo alla volta”
(Winston Churchill)


Questa è la frase di esordio di Turning point: Fall of liberty il nuovo fps targato Codemaster che ci promette una ambientazione fanta/storica liberamente ispirata alla seconda guerra mondiale.
Come è noto i conflitti mondiali sono stati utilizzati un numero impensabile di volte per fare da sfondo a fps talvolta mediocri, talvolta indimenticabili; fatto sta che il tema è ormai trito e ritrito e nonostante la grafica sempre migliore ed una I.A. sempre più reattiva le novità sono davvero poche.

Ci si potrebbe dunque aspettare anche da questo titolo la solita guerriglia contro gli immancabili tedeschi allo scopo di contribuire alla vittoria dell’ allora Alleanza, ma cosi non è.

La prima grandissima differenza è lo scenario che fa da sfondo alla vicenda:una New York City vibrante e piena di vita colma di edifici e fedelmente riprodotta, sicuramente tutti quelli che masticano un minimo di storia noteranno subito il semplice fatto che in questa città i tedeschi di Hitler non sono mai arrivati………

Lo scopo del gioco è proprio quello di gettare un interrogativo allo stesso tempo inquietante e interessante: Se nel 1932, a seguito del famoso incidente di Churchill, investito da un taxi, invece di perdere l’ uso della gamba destra fosse morto, cosa sarebbe stato della seconda guerra mondiale e dei piani di quest’ uomo che contribuirono in modo decisivo alla vittoria contro l’ Asse?
Secondo Codemaster non solo la guerra sarebbe continuata,ma la potenza dei tedeschi sarebbe divenuta cosi preponderante da colpire il cuore dell’ america stessa!

E’ in questo scenario apocalittico che si snodano le vicende del protagonista che dovremo interpretare, un semplice operaio edile che si trova nel mezzo dell’ offensiva tedesca contro la sua amata città.
Lo scenario è sicuramente molto originale e nonostante l’ accurata rappresentazione delle armi e degli equipaggiamenti dell’ epoca, non mancano elementi fantascientifici come gli enormi dirigibili tedeschi che sorvolano l’ atlantico per bombardare New York.

ACTHUNG !!!!!

L’ azione si apre con il protagonista che sta lavorando alla costruzione di un grattacielo nella grande mela e quindi la prima difficoltà da superare è la difficile (si fa per dire) discesa dalle pericolanti impalcature per raggiungere la strada.
Bisogna dire subito che l’ impatto con il gioco è tutt’ altro che entusiasmante, soprattutto per il comparto grafico, trovandoci di fronte ad un gioco per PS3 ci si aspetterebbe molto di più che palazzi a malapena costellati di dettagli basilari come finestre e balconi; anche i modelli poligonali degli oggetti, come le macchine, le cassette delle poste ecc non brillano certo per verosimiglianza con i loro alter ego materiali.
Le texture sono molto imprecise per non parlare della sgranatura di pixel che si riscontra negli effetti, nelle esplosioni e nel fumo.
Altra pecca grafica è riscontrabile nel modello poligonale dei tedeschi, non solo è estremamente blando e superficiale ma la cosa peggiore è l’ imprecisione dell’ effetto ragdoll.
Per non parlare del fatto che i corpi dei tedeschi scompaiono dopo pochi secondo dalla loro uccisione, quasi a sottolineare che il motore grafico potrebbe eccessivamente rallentarsi a causa dei numerosi oggetti su schermo.
Passando a descrivere il gameply anche qui ci sono numerose note dolenti…..
In primo luogo l’ incredibile imprecisione della mira del protagonista, d’accordo che si è voluto sottolineare l’ inesperienza di un semplice ed onesto lavoratore, ma vi capiterà di sparare un intero caricatore e magari aver centrato il bersaglio una manciata di volte, senza contare che invece i tedeschi sono dei cecchini nati.
Nessuna azione alla Rambo per intenderci……
Da segnalare inoltre la linearità del percorso da seguire, non ci sono variazioni e dunque la libertà di movimento e il tatticismo si riducono ad un semplice nascondersi e sparare su binari prestabiliti.
L’ intelligenza artificiale dei nemici non brilla per prontezza e tattica, il più delle volte tendono a nascondersi e a sparare nella speranza di cogliere l’ incauto giocatore.
Nel prosieguo del gioco sarà richiesto al giocatore di fare una scelta delle armi da portare perché, realisticamente, il povero carpentiere ne potrà portar con se solo 2, nonostante ciò, in caso di necessità sarà possibile combattere corpo a corpo con i nemici ed utilizzarli addirittura come scudo per proteggersi dai proiettili.
Esattamente come in Call Of Duty 4 anche in Turning Point: Fall of Liberty non esistono medikit, quando si viene colpiti la barra dell’ energia cala ma basterà stare al riparo per qualche secondo, per vederla tornare al massimo dell’ energia.
Per quanto riguarda la trama essa si snoda in tre capitoli ambientati a New York, Washington e Londra, nei quali saremo chiamati ad espletare missioni di vario genere.
Proprio la rappresentazione di queste ambientazioni, nonostante i limiti tecnici di cui abbiamo discusso, si può considerare un punto di forza di questo titolo: le atmosfere sono cupe e soffocanti e la presenza di un possibile nemico dietro ogni angolo si fa sentire, immergendo il giocatore in una esperienza unica.
Purtroppo però come è evidente le pecche sono davvero troppe e da un gioco next-gen è giusto aspettarsi di più, dunque se proprio siete interessati all’ acquisto di un gioco tecnicamente non eccelso ma la cui trama sia ben congeniata Turning point: Fall of Liberty è il gioco che fa per voi.

Conclusione

La scarsa attenzione per i particolari e l’ imprecisione dei comandi ha portato questo titolo a meritare a stento la sufficienza, nonostante il polverone sollevato dalle promesse fatte in sede di sviluppo, non si può fare altro che sperare che in futuro venga fatto un lavoro migliore. La grafica è mediocre e non a livello di una next-gen.

Malgrado le critiche tecniche, Turning point: Fall of liberty porta elementi innovativi degni di nota come la storia e l’ambientazione, decisamente diversa e innovativa rispetto ai soliti fps

PAGELLA

Grafica: 6

Modelli poligonali banali e spogli di dettagli, degni di nota positiva solo gli effetti di luce.

Sonoro: 7

Musiche ispirate ma non molto adrenaliniche e che talvolta mal si accompagnano ad uno sparatutto in prima persona.

Gameplay 6

La mira è altamente imprecisa cosi come gli spostamenti del personaggio, i nemici in contrasto sembrano dei cecchini tanto è precisa la loro mira.

Longevita': 6

Il gioco è estremamente lineare e a causa di un percorso fisso, non si presta ad un’ alta rigiocabilità.

 

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 6



La recensione di Turning Point: Fall of Liberty è stata scritta e curata da ocean84 per GameStorm.it, pubblicata il 31-05-2008

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Turning Point: Fall of Liberty

  • Immagine della copertina del gioco Turning Point: Fall of Liberty per PlayStation 3
  • Data di uscita:
    26-03-2008
  • Categoria:
    sparatutto
  • Disponibilità per:
    PS3 X360
  • Popolarità:
    0.35 %

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Valutazione del gioco 6.5

L'ultimo voto è stato 8 dato da klodian

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